On 17/11/2021 20:25, Giacomo Tesio wrote:
...
...and Data is Code. ;-)
and vice versa ;)
Ma nota che la Legge presuppone libertà, diritti e responsabilità di coloro che
le sono sottoposti, il software no.
Cosicché, chi controlla il software ha un potere maggiore di chi controlla la
Legge.
Pe
io so cosa avrei fatto
ci ho provato per anni...
On 17/11/21 21:50, Giacomo Tesio wrote:
On Wed, 17 Nov 2021 20:16:20 +0100 Stefano Quintarelli wrote:
inoltre, lo stato ha il monopolio della forza, che le aziende non
hanno.
Tutte considerazioni corrette Stefano, ma attenzione agli strawman.
On Wed, 17 Nov 2021 20:16:20 +0100 Stefano Quintarelli wrote:
> inoltre, lo stato ha il monopolio della forza, che le aziende non
> hanno.
Tutte considerazioni corrette Stefano, ma attenzione agli strawman.
Nessuno però qui propone che lo Stato abbia il monopolio dell'uso
legittimo dell'informat
On 17/11/21 20:25, Giacomo Tesio wrote:
Cosicché, chi controlla il software ha un potere maggiore di chi controlla la
Legge.
Perché attraverso il software può imporre la propria volontà agli utenti in modo
più stringente, preciso ed efficace di quanto la legge possa imporla ai
cittadini.
E s
On November 17, 2021 7:07:46 PM UTC, Andrea Trentini wrote:
> On 17/11/2021 20:00, Giacomo Tesio wrote:
> > ...
> > Le regolamentazioni che riguardano gli uomini si chiamano Leggi.
> > Le regolamentazioni che riguardano i computer si chiamano software.
>
> and "Code is Law"!
...and Data is Code
On 17/11/21 17:12, 380° wrote:
Ma davvero le "cose" che l'esecutivo "fa fare" ai privati sono meno
opache di quelle che fa un esecutivo opaco per mezzo di una azienda
pubblica (opaca)?
temo non avere chiarito il punto
l'informatica e' un potere (code is law)
se lo fa un'azienda hai piu' contr
On 17/11/2021 20:00, Giacomo Tesio wrote:
...
Le regolamentazioni che riguardano gli uomini si chiamano Leggi.
Le regolamentazioni che riguardano i computer si chiamano software.
and "Code is Law"!
(scusate, non ho resistito)
--
|_|o|_| Andrea Trentini - http://atrent.it
|_|_|o| Dipartimento
> E /comunque/ il software non ha NULLA a che fare con qualsiasi altro
> bene materiale o immateriale, ma proprio nulla: è per questo che non
> deve essere privato, non ci sono vie di mezzo.
Il software che tratta dati dei cittadini DEVE essere pubblico (anche
se fatto da privati).
Prima o poi cre
On Wed, 17 Nov 2021 19:20:56 +0100 Roberto Reale wrote:
> Le agenzie indipendenti che sviluppano prodotti in un'economia di
> mercato si chiamano aziende. Le agenzie governative devono fare altro:
> regolamentazione, vigilanza, centri di competenza etc.
Le regolamentazioni che riguardano gli uomi
Il codice dell'amministrazione digitale prevedeva che il sw sviluppato per una PA fosse
disponibile in sorgente alle altre PA.
io l'ho cambiato, prevedendo che il sw sviluppato per una PA sia disponibile in sorgente a
tutti.
se non lo fanno, violano la legge.
(ah, poi ho anche favorito che a
Le agenzie indipendenti che sviluppano prodotti in un'economia di mercato
si chiamano aziende. Le agenzie governative devono fare altro:
regolamentazione, vigilanza, centri di competenza etc.
On Wed, Nov 17, 2021, 6:36 PM Giacomo Tesio wrote:
> On Wed, 17 Nov 2021 17:12:17 +0100 380° wrote:
>
>
On Wed, 17 Nov 2021 17:12:17 +0100 380° wrote:
> Stefano Quintarelli writes:
>
> > On 17/11/21 13:40, Giacomo Tesio wrote:
> >>
> >> On November 17, 2021 12:26:12 PM UTC, Roberto Reale wrote:
>
> >>> Il punto è: perché lo Stato dovrebbe scrivere software o
> >>> implementare servizi?
>
Un’iniziativa che va nella direzione auspicata da Damiano Verzulli, mettendo
insieme diverse università, amministrazioni locali e aziende del Massachusetts,
per la creazione di un servizio cloud costruito e messo a disposiziine della
comunità, basato su tecnologie Open Source (LOKI):
https:
Stefano Quintarelli writes:
> On 17/11/21 13:40, Giacomo Tesio wrote:
>>
>> On November 17, 2021 12:26:12 PM UTC, Roberto Reale wrote:
>>> Il punto è: perché lo Stato dovrebbe scrivere software o
>>> implementare servizi?
>> Perché è l'unico modo efficace che ha garantire i diritti dei propri
On Wed, 17 Nov 2021 15:27:12 +0100 Roberto Reale wrote:
> Appunto, Giovanni: nel caso US lo Stato ha finanziato/favorito le
> imprese e il sistema produttivo nel suo insieme, non si è certo fatto
> carico di sviluppare software. Anzi, il caso dell'IRS è un esempio
> paradigmatico e per certi versi
> Tra l'altro, storicamente, è chiaro che la "Silicon Valley" l'ha
progettata, avviata e smisuratamente finanziata il governo USA
attraverso i progetti di ricerca delle università
Appunto, Giovanni: nel caso US lo Stato ha finanziato/favorito le imprese e
il sistema produttivo nel suo insieme, non
On 17/11/21 13:40, Giacomo Tesio wrote:
On November 17, 2021 12:26:12 PM UTC, Roberto Reale wrote:
Il punto è: perché lo Stato dovrebbe scrivere software o implementare
servizi?
Perché è l'unico modo efficace che ha garantire i diritti dei propri cittadini,
dissento.
credo che chiunque ab
On Wed, 17 Nov 2021 14:18:20 +0100 Roberto Reale wrote:
> Perché lo Stato non deve scrivere software e in particolare non farsi
> carico di fornire servizi che i privati sono in grado di offrire
> senza che si verifichino fallimenti di mercato?
Ma scusa, quali fallimenti devono verificarsi ancora
Roberto Reale writes:
> Il punto è: perché lo Stato dovrebbe scrivere software o implementare
> servizi? Questo non è compito dello Stato ma dei privati.
E chi l'ha detto? Il software è un bene pubblico, anche quando
sviluppato dai privati.
Tra l'altro, storicamente, è chiaro che la "Silicon
Perché lo Stato non deve scrivere software e in particolare non farsi
carico di fornire servizi che i privati sono in grado di offrire senza che
si verifichino fallimenti di mercato? Perché per definizione il mercato lo
sa fare meglio. I diritti si garantiscono attraverso regole e sanzioni.
Per qu
On 17/11/21 12:51, Stefano Quintarelli
wrote:
molto
meno
https://www.mdpi.com/2079-9292/9/1/114
https://www.navmart.com/products/here-real-time-traffic/
E ancora di meno costerebbe IMPEDIRE alle automobili di
circolare.
A proposito di Google…
https://www.key4biz.it/roma-capitale-gualtieri-corteggia-google-per-i-semafori-intelligenti/382107/
Inviato da Smartphone
Questo documento è digitale e vorrei che (digi)tale restasse
> Il giorno 17 nov 2021, alle ore 11:17, Angelo Raffaele Meo
> ha scritto:
>
> io di
On November 17, 2021 12:26:12 PM UTC, Roberto Reale wrote:
> Il punto è: perché lo Stato dovrebbe scrivere software o implementare
> servizi?
Perché è l'unico modo efficace che ha garantire i diritti dei propri cittadini,
nonché la propria sovranità (ovvero, in Italia, la democrazia descritta ne
Il punto è: perché lo Stato dovrebbe scrivere software o implementare
servizi? Questo non è compito dello Stato ma dei privati. Allo Stato spetta
solo agire in funzione pro-concorrenziale, disegnare e implementare policy
in grado di promuovere la partecipazione delle SME agli appalti pubblici. E
in
On Wed, 17 Nov 2021 09:41:21 +0100 Damiano Verzulli wrote:
> In sintesi: non trovo scandaloso quello che è successo, nelle scuole
> e negli Atenei, allo scoccare del lockdown.
Io sì.
Quello che hanno fatto, in fretta e furia, Google e Microsoft (perché
in fretta e furia l'hanno fatto) lo poteva
molto meno
https://www.mdpi.com/2079-9292/9/1/114
https://www.navmart.com/products/here-real-time-traffic/
ciao, s.
On 17/11/21 12:35, Angelo Raffaele Meo wrote:
A proposito di Gualtieri e Google, sono certo che con 6 milioni di euro una decina di
ricercatori italiani potrebbe, nell'arco di 6 m
A proposito di Gualtieri e Google, sono certo che con 6 milioni di euro
una decina di ricercatori italiani potrebbe, nell'arco di 6 mesi,
progettare la rete dei semafori intelligenti che potrebbe essere
collaudata su Roma e poi proposta al mercato internazionale. Abbiamo il
dovere di combatter
Stefano Quintarelli writes:
> quello che io trovo scandaloso e' che a lascuolacontinua.it e' stato
> chiesto di assicurare per iscritto che non ci sarebbe stato tratamento
> dei dati personali salvo quelli essenziali per l'erogazione dei
> servizi, che non sarebbe stato nulla usato a fini di mark
quello che io trovo scandaloso e' che a lascuolacontinua.it e' stato chiesto di assicurare
per iscritto che non ci sarebbe stato tratamento dei dati personali salvo quelli
essenziali per l'erogazione dei servizi, che non sarebbe stato nulla usato a fini di
marketing, che i servizi sarebbero stat
io disperato
Raf
Il 17/11/21 00:57, Giacomo Tesio ha scritto:
Sono allibito.
https://web.archive.org/web/2026234929/https://twitter.com/GoogleForEdu/status/1362427377666707456
Giacomo
___
nexa mailing list
nexa@server-nexa.polito.it
https://ser
Ciao Antonio
scusatemi se deraglio un pochino rispetto all'oggetto originale
ma... tutto si lega
Antonio Iacono writes:
[...]
> Accedendo ad un sito internet pubblico a volte si ha lo stesso
> disorientamento.
> Prendete il sito di una scuola, è pieno di acronimi, PTOF, PAI, PNSD,
> PCTO, è f
Il 17/11/21 09:41, Damiano Verzulli ha scritto:
[...]
A tal proposito, dalle parole del Ministro riprese dal video [vedi
sotto], trovo interessante il riferimento a questa "Task Force per le
emergenze educative del Ministero dell'Istruzione" e mi piacerebbe
capire di piu': qualcuno ha de
Il 17/11/21 00:57, Giacomo Tesio ha scritto:
Sono allibito.
https://web.archive.org/web/2026234929/https://twitter.com/GoogleForEdu/status/1362427377666707456
È un tweet del 18/02/2021 e tenendo conto dei tempi richiesti per la
preparazione, direi che è significativamente antecedente.
I
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