In data venerdì 29 aprile 2011 20:57:13, Davide Prina ha scritto:
> On 29/04/2011 12:40, Dott. Giovanni Bonenti wrote:
> > ricordiamoci che il kernel Linux era la tesi di
> > laurea di Torvalds
>
> questa cosa mi giunge nuova.
> Hai qualche link a riguardo?
http://it.wikipedia.org/wiki/Linus_Torv
On 29/04/2011 15:45, Paride Desimone wrote:
Assolutamente, volevo solo dire che se debbono tirar fuori 400 euro per
vedersi scritto il software da zero ed attendere un tempo abbastanza
indefinito,
secondo me se si vuole intraprendere una strada simile occorre prima di
tutto realizzare una tod
On 29/04/2011 12:40, Dott. Giovanni Bonenti wrote:
ricordiamoci che il kernel Linux era la tesi di
laurea di Torvalds
questa cosa mi giunge nuova.
Hai qualche link a riguardo?
Ciao
Davide
--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione contro i brevetti software in Europa:
ht
On 29/04/2011 12:00, Marco Bertorello wrote:
In effetti ogni tanto mi chiedo perchè sia così poco battuta la strada
di "liberazione" dei software proprietari, comprandoli dai detentori
del copyright...
se il software è di nicchia è letteralmente una miniera d'oro per
l'azienda che lo vende pe
ma il quoting corretto sta sparendo da questa lista?
On 29/04/2011 10:57, Margherita Di Leo wrote:
tempo fa quando dovevo comprare Primus di ACCA mi era
venuta un'idea. Avrei dovuto spendere 3-400 euro per un software
proprietario, ho pensato invece di chiedere a qualche sviluppatore di
riprodur
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 12.55 +0200, Felix ha scritto:
> Il 29/04/2011 12:00, Marco Bertorello ha scritto:
> > ..
> Perciò nacque, tempo fa il progetto COLE che poi si è arenato.
> La comunità, almeno per quel che riguarda il software contabilità, può
> fare molto ma molto meglio.
Il 29 aprile 2011 15:54, Christian Surchi ha scritto:
> Il giorno ven, 29/04/2011 alle 15.30 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
> scritto:
>> On Ven, Aprile 29, 2011 15:23, Christian Surchi wrote:
>> >
>> > siamo tutti musicisti, insomma :)
>> >
>> > comunque lo dicevo per sottolineare il fatto che
Il 29 aprile 2011 15:30, Dott. Giovanni Bonenti
ha scritto:
>
> On Ven, Aprile 29, 2011 15:23, Christian Surchi wrote:
>>
>> siamo tutti musicisti, insomma :)
>>
>> comunque lo dicevo per sottolineare il fatto che serva un approccio come
>> quello che dicevi tu per tutto il software "applicativo"!
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 15.30 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:
> On Ven, Aprile 29, 2011 15:23, Christian Surchi wrote:
> >
> > siamo tutti musicisti, insomma :)
> >
> > comunque lo dicevo per sottolineare il fatto che serva un approccio come
> > quello che dicevi tu per tutto il so
Il 29/04/2011 15:29, Margherita Di Leo ha scritto:
>
> scusa ma non credo che 3-400 euro siano troppi per un CAD di qualita`, tutti
> i professionisti che conosco hanno acquistato licenze di CAD anche molto
> piu` costose. Se pensi ad AutoCAD, solo la licenza light costa credo almeno
> 1000 euro. P
L'ho vista anche io.. ennesima stronzata.. in effetti non vedevo l'ora di
aprirmi i DWG sul telefono.
Ma non esiste solo Autodesk.
Il successo di AutoCAD e` la facilita` di crackarlo piu` della sua qualita`
(che, per carita`, non metto in discussione), per cui gli studenti hanno la
possibilita` di
Non quoto nessuno perché voglio fare una riflessione, il tema è
scottante e molti di noi si sono imbattuti a dover paragonare o anche
solo a dover "importare" dei file DWG provenienti dal famoso AutoCad di
Autodesk:
Tempo fa (parecchi anni fa) avevo anche dietro un iniziativa lanciata da
non ricord
On Ven, Aprile 29, 2011 15:23, Christian Surchi wrote:
>
> siamo tutti musicisti, insomma :)
>
> comunque lo dicevo per sottolineare il fatto che serva un approccio come
> quello che dicevi tu per tutto il software "applicativo"!
Assolutamente. Però io qualche musicista che ha una macchina GNU/Li
Il giorno 29 aprile 2011 15:21, Paride Desimone ha
scritto:
> Il 29/04/2011 11:30, Marco Bertorello ha scritto:
> >
> > Perchè se il caso fosse l'ultimo, si potrebbe fare una raccolta fondi
> > allo scopo. Se tutti quelli che spendono 3-400 euro per ACCA,
> > investono altrettanto in un fondo com
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 15.17 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:
> On Ven, Aprile 29, 2011 15:12, Christian Surchi wrote:
> > si', ma stiamo quindi parlando di realtà in qualche modo "evolute" e
> > coscienti? perché altrimenti la vedo difficile...
>
> E qui torniamo al discorso pr
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 15.07 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:
> Guarda sembra paradossale, ma secondo me *nonostante tutto* lo stato del
> software libero per il sound e video editing è a un livello più avanzato
> rispetto ai CAD, non fosse altro che c'è più gente con nel suo backg
Il 29/04/2011 11:30, Marco Bertorello ha scritto:
>
> Perchè se il caso fosse l'ultimo, si potrebbe fare una raccolta fondi
> allo scopo. Se tutti quelli che spendono 3-400 euro per ACCA,
> investono altrettanto in un fondo comune per creare un software libero
> equivalente, si potrebbe racimolare
On Ven, Aprile 29, 2011 15:12, Christian Surchi wrote:
> si', ma stiamo quindi parlando di realtà in qualche modo "evolute" e
> coscienti? perché altrimenti la vedo difficile...
E qui torniamo al discorso precedente, di individuare queste entità :-D
Ciao :)
Giovanni
--
Dott. Giovanni Bonenti
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 14.29 +0200, Margherita Di Leo ha
scritto:
> facile a dirsi, molto meno a farsi... è più facile comprare
> che dare dei
> soldi, sperando che poi qualcuno sviluppi quello che ti
> serve :)
>
>
> Credo che il punto qui sia "da
On Ven, Aprile 29, 2011 14:25, Marco Bertorello wrote:
>
> Ed è esattamente con questo concetto in mente, che nasce la mia idea:
> più facile _comprare_ un software libero da una software house, che
> raccogliere soldi per una comunità che _forse_ svilupperà il prodotto
Il problema è che ci vuole
On Ven, Aprile 29, 2011 14:13, Christian Surchi wrote:
> Il giorno ven, 29/04/2011 alle 12.40 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
> scritto:
>> Diversamente fra 5 anni saremo ancora qui a disquisire del perchè non
>> si
>> finanziano i CAD liberi.
>
> e allora passeremo ai programmi per la musica ;)
Il 29/04/2011 14:29, Margherita Di Leo ha scritto:
[cut]
Credo che il punto qui sia "da chi" comprare il prodotto che ci serve.
Potremmo per esempio _definire di comune accordo delle specifiche_,
magari _utilizzando una pagina wiki per la discussione_, _valutare che
budget_ abbiamo (inte
Ciao Christian
Il giorno 29 aprile 2011 14:12, Christian Surchi ha
scritto:
> Il giorno ven, 29/04/2011 alle 11.30 +0200, Marco Bertorello ha scritto:
> > Per curiosità mia, il problema è stato che nessuno voleva prendersi la
> > grana, nessuno era in grado di farlo o nessuno l'avrebbe fatto per
Il 29 aprile 2011 14:12, Christian Surchi ha scritto:
> Il giorno ven, 29/04/2011 alle 11.30 +0200, Marco Bertorello ha scritto:
>> Per curiosità mia, il problema è stato che nessuno voleva prendersi la
>> grana, nessuno era in grado di farlo o nessuno l'avrebbe fatto per
>> quella cifra (ma per d
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 12.40 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:
> Diversamente fra 5 anni saremo ancora qui a disquisire del perchè non si
> finanziano i CAD liberi.
e allora passeremo ai programmi per la musica ;)
--
Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
de
Il giorno ven, 29/04/2011 alle 11.30 +0200, Marco Bertorello ha scritto:
> Per curiosità mia, il problema è stato che nessuno voleva prendersi la
> grana, nessuno era in grado di farlo o nessuno l'avrebbe fatto per
> quella cifra (ma per di più magari si)?
>
> Perchè se il caso fosse l'ultimo, si
Il 29 aprile 2011 12:40, Dott. Giovanni Bonenti
ha scritto:
>
> On Ven, Aprile 29, 2011 12:00, Marco Bertorello wrote:
>>> Le software house ti rilascerebbero il codice?
>>
>> beh, le paghi per farlo... non è una cosa strana, molte aziende
>> richiedono che il software sviluppato appositamente per
Il 29/04/2011 12:00, Marco Bertorello ha scritto:
Si, fondamentalmente è la stessa cosa che intendevo io :)
Oppure l'alternativa è chiedere a ACCA, quanto vuole per liberarlo
(s'era fatto con blender se non ricordo male) e raccogliere i fondi
necessari.
Fermo restando che, IMHO, il Primus di A
Margherita Di Leo ha scritto lo scorso 29/04/2011 12:12:
>
>
> In effetti ogni tanto mi chiedo perchè sia così poco battuta la strada
> di "liberazione" dei software proprietari, comprandoli dai detentori
> del copyright...
>
>
> Marco, ma magari! e` solo che sospetto che un'operazi
On Ven, Aprile 29, 2011 12:00, Marco Bertorello wrote:
>> Le software house ti rilascerebbero il codice?
>
> beh, le paghi per farlo... non è una cosa strana, molte aziende
> richiedono che il software sviluppato appositamente per loro, sia
> accompagnato dal codice sorgente
>
>> Mettiamo che racc
>
> In effetti ogni tanto mi chiedo perchè sia così poco battuta la strada
> di "liberazione" dei software proprietari, comprandoli dai detentori
> del copyright...
>
>
> Marco, ma magari! e` solo che sospetto che un'operazione del genere
richiederebbe ordini di grandezza diversi di moneta a dispos
Il 29 aprile 2011 11:48, Margherita Di Leo ha scritto:
> Ciao Marco,
>
>>
>> Per curiosità mia, il problema è stato che nessuno voleva prendersi la
>> grana, nessuno era in grado di farlo o nessuno l'avrebbe fatto per
>> quella cifra (ma per di più magari si)?
>>
>
> credo un po' tutti questi moti
Ciao Marco,
> Per curiosità mia, il problema è stato che nessuno voleva prendersi la
> grana, nessuno era in grado di farlo o nessuno l'avrebbe fatto per
> quella cifra (ma per di più magari si)?
>
>
credo un po' tutti questi motivi
> Perchè se il caso fosse l'ultimo, si potrebbe fare una racco
Il 29 aprile 2011 10:57, Margherita Di Leo ha scritto:
> Ciao a tutti,
ciao Madi :)
[...]
> software). Poiche` io uso linux ma purtroppo sono anche ingegnere e mi tocca
> usare questa roba, tempo fa quando dovevo comprare Primus di ACCA mi era
> venuta un'idea. Avrei dovuto spendere 3-400 euro
Il 29/04/2011 10:57, Margherita Di Leo ha scritto:
Ciao a tutti,
IMO tra i vari flames ci sono spunti interessanti..
Dai ... non sono flames [ discorsi vuoti o inutili :-) ], altrimenti non
trovavi spunti interessanti.
Lo stesso discorso vale per una serie di altri software tecnici utili
>> (Per chi volesse approfondire http://www.gnu.org/philosophy/selling.it.html)
vi consiglio anche un documentario che molti avranno già visto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Revolution_OS
personalmente l'ho apprezzato.
--
Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
debian-italian-r
Ciao a tutti,
IMO tra i vari flames ci sono spunti interessanti..
Una nota: quando parliamo di software LIBERO molti lo intendono come il
contrario del software COMMERCIALE, ma di fatto e` il contrario del software
PROPRIETARIO. Forse deriva dalla poverta` della lingua inglese, che usa free
sia c
Il 29 aprile 2011 01:41, Dario ha scritto:
> Il 28/04/2011 17:23, Marco Bertorello ha scritto:
>
> Dario
>
>
> P.S.
> Con software libero intendo:
> Libero = Gratis e opensource (in qualsiasi contesto di uso
> privato/commerciale).
>
> che è errato. Il software libero può anche essere a pagamento
Il 28/04/2011 17:23, Marco Bertorello ha scritto:
Dario
P.S.
Con software libero intendo:
Libero = Gratis e opensource (in qualsiasi contesto di uso
privato/commerciale).
che è errato. Il software libero può anche essere a pagamento
Opensource = non sempre libero.
Gratis = non sempre openso
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