Tool grafico di gestione postgres

2012-09-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
sto rifacendo il mail server aziendale e vorrei usare postgres anzichè
mysql.
Sapete consigliarmi un tool grafico stile phpmyadmin per la gestione ?
Grazie.

-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Tool grafico di gestione postgres

2012-09-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 04 settembre 2012 12:25, Matteo Magni  ha
scritto:

> 2012/9/4 Domenico Rotella :
> > Ciao a tutti,
> > sto rifacendo il mail server aziendale e vorrei usare postgres anzichè
> > mysql.
> > Sapete consigliarmi un tool grafico stile phpmyadmin per la gestione ?
> > Grazie.
>
>
> Pgadmin che non è web
> o pgMyAdmin che è stile phpmyadmin
> Hola
>
> --
> http://magni.me
> tel: 051 0546614 - mobile: 366 4336238
> via Seminario, 24 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
> skype: ilbonzo.org - http://twitter.com/ilbonzo
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive:
> http://lists.debian.org/cabuwjmp5yia7vpe1jb_xi1vmtufopbrjuhueu70nsuwpcn4...@mail.gmail.com
>
>
ok grazie, me li vado a vedere entrambi, anche se dal momento che non
installo X sul server mi sa che opterò per pgMyAdmin.
Ciao.

-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Tool grafico di gestione postgres

2012-09-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 04 settembre 2012 13:32, Federico Di Gregorio  ha
scritto:

> On 04/09/2012 12:28, Domenico Rotella wrote:
> > ok grazie, me li vado a vedere entrambi, anche se dal momento che non
> > installo X sul server mi sa che opterò per pgMyAdmin.
>
> Che c'entra? :) Ovviamente puoi installare pgadmin sul tuo
> desktop/laptop ed usarlo per collegarti ad un server remoto.
>
> federico
>
> --
> Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
> Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
>There's no certainty - only opportunity. -- V
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/5045e6bf.7010...@dndg.it
>
>
Non c'entra nulla, ho risposto prima di andare a vedere di cosa si tratta,
giusto per ringraziare chi mi ha risposto ed ho pensato che girasse
localmente sul server su cui è installato e non accettasse connessioni da
remoto. :)
Grazie.


-- 
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Conan Doyle.


Problema con generazione parametri Diffie Hellman in openvpn

2012-11-26 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
devo rifare i certificati e le chiavi di un server in cui è configurata una
vpn con appunto openvpn.
Nel momento in cui tento di generare il dh con lo script build-dh, ottengo
questo errore:
./build-dh: line 7: dhparam: command not found
Mi sono ricontrollato tutti i vari file di configurazione ed ho googlato un
pò, ma non riesco a venirne a capo.
Avete qualche suggerimento ?
Grazie.
Domenico Rotella.

-- 
---


Re: Problema con generazione parametri Diffie Hellman in openvpn

2012-11-27 Per discussione Domenico Rotella
Risolto...
questo è un server che ho rifatto importando delle impostazioni e in alcuni
files di configurazione c'erano dei parametri che in quelli vecchi erano
assenti. Spiegato il motivo dell'errore.
Grazie.
Ciao.
Domenico Rotella.


Il giorno 26 novembre 2012 15:57, Biagio Massimo  ha
scritto:

> On 11/26/2012 12:20 PM, Domenico Rotella wrote:
>
>> Ciao a tutti,
>>
> Ciao.
>
>
>  devo rifare i certificati e le chiavi di un server in cui è configurata
>> una vpn con appunto openvpn.
>> Nel momento in cui tento di generare il dh con lo script build-dh,
>> ottengo questo errore:
>> ./build-dh: line 7: dhparam: command not found
>>
>
> dhparm non è un comando, ma un parametro di openssl, penso che il tuo
> script sia corrotto, prova a riscaricare il pacchetto openvpn che contiente
> quello script.
> la riga in esame dovrebbe essere qualcosa tipo openssl dhparm -out etc etc.
> mentre a prima vista nel tuo manca proprio openssl.
> Vado a supposizioni comunque quindi controlla e facci sapere, ciao.
>
>
>  Mi sono ricontrollato tutti i vari file di configurazione ed ho googlato
>> un pò, ma non riesco a venirne a capo.
>> Avete qualche suggerimento ?
>> Grazie.
>> Domenico Rotella.
>>
>> --
>> ---
>>
>>
>
> --
> Biagio Massimo Sardo.
> -
> Key fingerprint
> B139 25E9 F6BB 56DC 5B53  32BB 1C43 44BB C387 61DB
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-REQUEST@lists.**debian.orgcon
>  oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to 
> debian-italian-REQUEST@lists.**debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: 
> http://lists.debian.org/**50b38354.5010...@gmail.com<http://lists.debian.org/50b38354.5010...@gmail.com>
>
>


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Re: Rilevare ip server smtp di un provider

2012-12-05 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 05 dicembre 2012 09:58, Christian Surchi  ha
scritto:

> On Wed, Dec 05, 2012 at 09:38:23AM +0100, Domenico Rotella wrote:
> > Ciao a tutti,
> > sul mio server mail adotto una serie di filtri antispam, fra cui anche la
> > ricerca nelle liste spamcop.
> > Capita però che alcune mail provenienti da libero e fastweb ad esempio
> > vengano bloccate perchè l'indirizzo del server è finito in una di queste
> > liste.
> > Vorrei farmi una white list con gli ip che ritengo sicuri, ma vorrei
> > inserire da subito la lista degli ip che il provider di turno usa per
> > l'invio.
> > Anzichè leggermi i log ed inserire gli indirizzi man mano che vedo che
> > vengono bloccati, sapete se esiste un modo per trovarli ?
> > Tempo fa per google l'avevo trovato, adesso ho bisogno anche degli altri.
>
> Non credo di aver capito bene le tue intenzioni. Quali indirizzi
> vorresti recuperare automaticamente, e sulla base di quale criterio?
>
> Ti piace rischiare di perdere tanta posta buona, se hai deciso di
> usare le BL di spamcop. :)
>
> ciao,
> Christian
>
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/20121205085812.ga20...@lampredotto.org
>
>
Vorrei trovare gli ip che libero in questo caso, usa per inviare la posta.
Un host libero.it per esempio è incompleto, in quanto nei log vedo
outrelay6.libero.it che host non mi restituisce.
Si in effetti qualcosa viene bloccato, ma il server gestisce
solo l'azienda per cui lavoro e se qualcosa non arriva ed era atteso me lo
comunicano.
Ma di spam ne passa davvero poco poco... ;)



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Conan Doyle.


Re: Rilevare ip server smtp di un provider

2012-12-05 Per discussione Domenico Rotella
Sto affrontando il problema di libero perchè un mio utente ieri aspettava
mail da una casella @libero ed ho visto nei log che il server
outrelay06.libero.it è nella blacklist di spamcop. Volevo quindi trovare
una lista dei loro server o segmenti di rete che usano per inviare posta,
in modo da farne una sorta di rbl_override che "superi" i blocchi di
spamcop,
Host me ne davi alcuni ma non tutti, poi con script con dig ho visto che i
server outrelay vanno da 01 a 16 ed ho implementato un file hash, adesso se
funziona lo terrò aggiornato.
Rispetto alla parte iniziale della tua email, forse mi sono spiegato male,
non blocco la posta delle caselle @libero per cui non m'importa cosa usano
per inviare, se supera i controlli, va bene.
Grazie.
ciao.
Domenico Rotella.


Il giorno 05 dicembre 2012 14:50, Marco Bertorello
ha scritto:

> Il 05 dicembre 2012 09:38, Domenico Rotella
>  ha scritto:
> > Ciao a tutti,
> > sul mio server mail adotto una serie di filtri antispam, fra cui anche la
> > ricerca nelle liste spamcop.
> > Capita però che alcune mail provenienti da libero e fastweb ad esempio
> > vengano bloccate perchè l'indirizzo del server è finito in una di queste
> > liste.
> > Vorrei farmi una white list con gli ip che ritengo sicuri, ma vorrei
> > inserire da subito la lista degli ip che il provider di turno usa per
> > l'invio.
> > Anzichè leggermi i log ed inserire gli indirizzi man mano che vedo che
> > vengono bloccati, sapete se esiste un modo per trovarli ?
> > Tempo fa per google l'avevo trovato, adesso ho bisogno anche degli altri.
>
> In realtà non c'è modo per sapere a priori l'ip che invia una mail con
> mittente @dominio.tld, in quanto SMTP non applica restrizioni su
> questo.
>
> Se non ricordo male l'SMTP per l'invio non è legato al dominio ma alla
> rete: in parole povere, tu puoi spedire col dominio che vuoi, ma
> dovresti utilizzare l'SMTP del tuo network; Quindi puoi ricevere mail
> da mittenti @libero.it che però usano l'SMTP di Telecom perchè hanno
> una ADSL alice.
>
> Però è anche vero che nella stragrande maggioranza dei casi potremmo
> dar per scontato che i server "della posta" siano sia SMTP per
> l'invio, sia Mail eXchanger per il dominio (per estendere il concetto
> di prima, senza violare l'RFC, i provider in genere forniscono anche
> SMTP autenticato).
>
> Quindi con una query DNS del tipo
>
> host -t mx dominio.tld
>
> dovresti già trovare la maggior parte degli IP che ti servono. Ti
> dovrebbero poi rimanere i casi particolari, da gestire attraverso i
> log.
>
> Spero di non aver detto troppe vaccate, ma comincio a far la ruggine
> sull'argomento :)
>
> Ciao!
>
> --
> Marco Bertorello
> System Administrator
> http://bertorello.ns0.it
>
> "prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
> noi siamo la comunità toglietevi il cappello"
>



-- 
---
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Conan Doyle.


Re: Rilevare ip server smtp di un provider

2012-12-05 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 05 dicembre 2012 15:13, Marco Bertorello
ha scritto:

> Il 05 dicembre 2012 15:02, Domenico Rotella
>  ha scritto:
> > Sto affrontando il problema di libero perchè un mio utente ieri aspettava
> > mail da una casella @libero ed ho visto nei log che il server
> > outrelay06.libero.it è nella blacklist di spamcop. Volevo quindi
> trovare una
> > lista dei loro server o segmenti di rete che usano per inviare posta, in
> > modo da farne una sorta di rbl_override che "superi" i blocchi di
> spamcop,
> > Host me ne davi alcuni ma non tutti, poi con script con dig ho visto che
> i
> > server outrelay vanno da 01 a 16 ed ho implementato un file hash, adesso
> se
> > funziona lo terrò aggiornato.
>
> Ok, ma tiene conto che questa è "una pezza", non una soluzione.
> Dovrebbero essere quelli di Libero a delistarsi dalla blacklist (e se
> non fossimo nel mondo de "l'ignorante ha sempre ragione", questo non
> sarebbe un tuo problema).
>

Hai perfettamente ragione, trattasi di "pezza" bella e buona...


>
> > Rispetto alla parte iniziale della tua email, forse mi sono spiegato
> male,
> > non blocco la posta delle caselle @libero per cui non m'importa cosa
> usano
> > per inviare, se supera i controlli, va bene.
>
> Non intendevo questo, intendevo dire che chi ha scritto al tuo utente
> da un account @libero, avrebbe potuto (stando all'RFC, avrebbe
> *dovuto*) anche utilizzare un SMTP di Tele2 (se la sua rete è Tele2)
>

Si certo vero anche questo, ma nei log, vedo che il server usato per
inviare la posta è di libero e visto che non ti permettono di usare
un loro server se non fai parte della loro rete, credo che il mittente sia
abbonato a loro.


>
> Ciao,
>
> --
> Marco Bertorello
> System Administrator
> http://bertorello.ns0.it
>
> "prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
> noi siamo la comunità toglietevi il cappello"
>

Ciao.

-- 
---
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Conan Doyle.


Re: openvpn - alcuni dubbi

2014-01-10 Per discussione Domenico Rotella
Mi sa che fai hai le idee un pò confuse :)
Non avrebbe senso usare una vpn in una rete locale, normalmente si crea un
tunnel sulla wan (internet).
Affinchè un servizio sia raggiungibile "a casa tua", è necessario che tua
sia raggiungibile da internet e non nattato dal tuo gestore, (chi ha un
collegamento a fastweb in fibra, normalmente non è direttamente
raggiungibile da internet), quindi è necessario creare sul router/firewall
delle regole che permettano alle connessioni in ingresso di essere
indirizzate verso la giusta destinazione.
Per quanto riguarda la configurazione uno dei nodi deve fungere da server e
quindi e l'altro da client. Le chiavi le generi sul server e poi le copi
sul client (quelle necessarie).
Ti consiglierei di leggere qualche man sul sito di openvpn.
Saluti.


Il giorno 10 gennaio 2014 01:19, Ennio-Sr  ha scritto:

>
> Ciao a tutti!
>
> Sto cercando di capire, da un punto di visto pratico, come funziona
> openvpn. Ho letto un poco qui e là (man, wiki, faq) ma le idee mi si
> confondono sempre più ;(
> Poco fa, rileggendo il man, sezione 'examples' ho letto che: [libera
> traduzione] "prima ancora di lanciare questi  esempi dovrete avere
> installato openvpn su due macchine che possano essere connesse in rete
> tra loro [letter. 'two machine with network connectivity between them'].
>
> Mi chiedo di quale 'network' si parli: una LAN, una WAN, il WEB? Se lo
> riferisco ad una rete domestica (LAN) mi chiedo se abbia senso,
> ritenendo (erroneamente???) che il collegamento tra due PC sulla stessa
> rete domestica siano già sicuri (magari con ssl). Oppure il traffico di
> una rete domestica viene 'visto' anche dall'esterno?
>
> Se invece si parla di WEB, mi chiedo se sia possibile raggiungere un PC
> "A" (a valle di un router che riceve un IP dinamico da Telecom-Alice) da
> un PC "B" connesso (via Wi-Fi) a Internet, ad es. tramite  un
> "WebCubeNew" della Tre. [E' il mio caso concreto con il quale sto
> sperimentando, ma non mi riesce di raggiungere il PC "A", sebbene abbia
> tolto ogni firewall (almeno così credo) al router (Netgear DG834GT).
>
> L'altra grossa curiosità (almeno per il momento) è:
> il pacchetto openvpn installato su "A", ossia:
> openvpn_2.1.3-2+squeeze1_i386.deb
> contiene una serie di scripts che inserisce nella subdir 'easy-rsa',
> mentre quello installato su "B":
> openvpn_2.1.3-2+squeeze2_powerpc.deb
> mette quegli scripts in /usr/share/doc/openvpn/examples/easy-rsa.
> Ho manualmente creato su "B" una situazione analoga a quella presente in
> "A", ma (dopo avervi naturalmente trasferito i file .crt e .key creati
> in "A") ottengo un errore di autenticazione quando tento di avviare (su
> "B") openvpn.
>
> Infine (si fa per dire ...), quand'anche io fossi riuscito ad avviare
> openvpn su entrambi i PC e questi si 'parlassero tra loro' (ping), in
> che modo potrei, da "B", navigare su "A"? Potrei, forse, indicare nella
> riga del browser 'http://ip-di-A' o dovrei usare (da linea di comando in
> console) $ ssh "A" ?
>
> Spero che qualcuno di voi voglia chiarirmi le idee direttamente oppure
> indirizzandomi a istruzioni "for dummies"...
>
> Vi ringrazio dell'attenzione,
>  ennio
>
> --
> [Perche' usare Win$ozz (dico io) se ..."anche uno sciocco sa farlo.   \\?//
>  Fa' qualche cosa di cui non sei capace!"  (diceva Henry Miller) ](°|°)
> [Why use Win$ozz (I say) if ... "even a fool can do that.  )=(
>  Do something you aren't good at!" (as Henry Miller used to say) ]
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/20140110001944.ga32...@mcm-deby.ei.hnet
>
>


-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: openvpn - alcuni dubbi [RISOLTO, con nuovi dubbi...]

2014-01-18 Per discussione Domenico Rotella
Beh, openvpn ti permette di creare un tunnel, per collegarti attraverso
internet come se tu fossi a casa o in ufficio. Il fatto che tu possa
diventare root su un server non è influenzato dalla vpn ma dalla
configurazione del server stesso. In una realtà più complessa di quella
casalinga, in cui magari esistono più reti, si può configurare la vpn in
modo che faccia il push solo di una rete, che in caso di intrusioni non
permette l'accesso a dati troppo importanti.
Per quanto riguarda i certificati è come dici tu, se una persona entra in
possesso dei cert client e server si può collegare, a patto di conoscere
l'ip della rete. Volendo oltre all'uso dei certificati, come ulteriore
sicurezza puoi proteggere il collegamento con una password robusta. Sul
sito ci sono tutti gli howto necessari.
Ciao.


Il giorno 18 gennaio 2014 01:27, Ennio-Sr  ha scritto:

> Riprendo questo vecchio post per ringraziarti nuovamente: dopo aver
> 'studiato' un po' sono riuscito a stabilire il collegamento VPN e ad
> entrare nel PC da remoto, anche con un iPad ;-)
> Ma ...
>
> * onetmt  [100114, 09:09]:
> > Il 10/01/2014 01:19, Ennio-Sr ha scritto:
> > >
> > > Ciao a tutti!
> > >
> > > Sto cercando di capire, da un punto di visto pratico, come funziona
> > > [...]
> > Quando avevo il router di Alice, usavo uno script che rilevava l'ip
> > pubblico e - se cambiato - me lo spediva per email, mentre con Fastweb
>
> Per ora ho preferito fare anch'io cosě, viste le esigenze ridotte e
> sporadiche.
> > > Ho manualmente creato su "B" una situazione analoga a quella presente
> in
> > > "A", ma (dopo avervi naturalmente trasferito i file .crt e .key creati
> > > in "A") ottengo un errore di autenticazione quando tento di avviare (su
> > > "B") openvpn.
>
> Avevo semplicemente pasticciato nell'indicazione dell'user.
>
> > intrusione, ma richiede una procedura un po' laboriosa. In ogni caso,
> > trovi una guida qui:
> >
> >
> http://openvpn.net/index.php/open-source/documentation/miscellaneous/77-rsa-key-management.html
> >
>
> Davvero ottima: c'č tutto (o quasi) ciň che si deve sapere (a patto di
> avere le idee piů chiare su ciň di cui si sta parlando (e io non le
> avevo!)
>
> > [...]
> > Come esempio, ti mostro i file di configurazione del server e del client
> > (punto-punto semplice):
> >
>
> Anche questa mi č stata utilissima.
> >
> > In questo caso, io ho usato un tunnel tcp sulla porta 443. Se hai creato
>
> Hai scelto  443 per motivi di sicurezza o altro?
> -
>
> Come dicevo nel 'subject', ho avuto la soddisfazione di collegarmi ma mi
> sorgono altri dubbi, questa volta sulla sicurezza:
>
> 1.= Ho fatto le prime prove creando certificati e chiavi su 'A' (un PC
> secondario della mia rete casalinga), ho copiato il client.conf su
> 'C' e da quest'ultimo (collegato su altra rete) ho stabilito il
>  tunnel VPN ed ho verificato che potevo accedere ad 'A' con ssh.
>
> 2.= Visto che funzionava, ho semplicemente copiato certificati e chiavi
> di cui sopra su mio PC principale 'B' (lasciando com'era il
> client.conf in 'C' ed ho visto che potevo collegarmi a 'B'
>
> Ora mi chiedo: se qualcuno dall'esterno si impossessasse dei file di cui
> sopra (ossia tutto il contenuto di 'easy-rsa' oltre a client e
> server.cert), potrebbe naturalmente fare altrettanto!?
>
> 3.= Nei due file di configurazione ho inserito le righe 'user nobody' e
> 'group nogroup', ma riesco egualmente a diventare 'root' dopo aver
> collegato 'C' a 'B'.
> Mi pare di aver letto che quelle istruzioni servivano ad evitare
> proprio questo. Allora, non ho capito io oppure c'č qualcosa che non
> va?
>
> 4.= Stabilito il collegamento ssh con iPad ho provato ad accedere a X,
> ovviamente senza successo. Immagino che girando l'iPad su sistema
> con caratteristiche diverse non sia possibile
> l', vero?
>
> Grazie dell'attenzione, Ennio
>
> --
> [Perche' usare Win$ozz (dico io) se ..."anche uno sciocco sa farlo.   \\?//
>  Fa' qualche cosa di cui non sei capace!"  (diceva Henry Miller) ](°|°)
> [Why use Win$ozz (I say) if ... "even a fool can do that.  )=(
>  Do something you aren't good at!" (as Henry Miller used to say) ]
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/20140118002757.ga21...@mcm-deby.ei.hnet
>
>


-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Migrazione da server dominio Win2k3 a Debian stable

2014-02-14 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 14 febbraio 2014 13:45, dea  ha scritto:

>
> Ciao !
>
> Il mio consiglio è:
>
> -) Usa un server Samba 4.1 (migliorato nettamente rispetto al precendente
> 4.0).
> -) Usa un file server Samba come file server in join con il dominio Samba 4
> (preferisco usare due server separati per fare compiti diversi), ricorda le
> ACL estese...
>
> Inserisci in dominio Win2003 Samba 4.1 come DC aggiuntivo, poi trasferisci
> le
> funzionalità verso il secondo DC (dai tool di gestione di dominio di M$),
> quindi elimini il precedente DC 2003.
> Così facendo la tua infrastruttura rimane inalterata.
>
> CIAO
>
> Luca
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/20140214124209.m19...@corep.it
>
>
A parte la non semplice gestione di un server lpad sotto linux, che ha
funzionalità un pò diverse da un dominio Windows, è alquanto improbabile
migrare un dominio o comunque i ruoli ad un controller di backup se il
primario non è accessibile.
Per cui ti direi che se hai in previsione di abbandonare active directory,
è il momento giusto per farlo :)
Ciao.
Domenico.


Re: Aiuto configurazione server di rete

2014-02-18 Per discussione Domenico Rotella
Anche io per esperienze passate, ti consiglierei di metter su un server
windows, meglio il 2008R2 se hai bisogno di active direcotry, fai una cosa
più semplice e non diventi matto a configurare ldap che non fa le stesse
cose di ad e comunque è un bel casino da configurare.
Come consigliato da Luca, anche io per pochi utenti lascerei perdere ad,
visto che hai comunque intenzione di abbandonarlo nel prossimo futuro.
Spero di essere stato utile.
Ciao.
Domenico.


Il giorno 18 febbraio 2014 08:26, dea  ha scritto:

>
> Ciao !
>
> Rispondo solo alla questione backup, sul resto ho già espresso il mio
> pensiero
> e quindi, molto dipende da te.
> Probabilmente se hai pochi utenti e vuoi fare lo cose più semplici, non ti
> conviene usare AD.
>
> Comunque, riguardo ai backup io uso rsnapshot, dato che usando pesantemente
> hardlink ti permette di risparmiare un sacco di spazio, esponendo delle
> revisioni dello storage fatte in tempi diversi ai tuoi utenti.
>
> Ma, attenzione, usa uno storage per il file server su LVM2. Così che possa
> essere messo sotto snapshot LVM durante la procedura di backup.
>
> Comunque questa è la prassi che seguo sui miei file server.
>
> Uno share di backup in RO dove sono contenute le fotograzie dello storage
> ogni
> x ore (di solito ne faccio 4 al giorno), più una history di y giorni,
> direttamente accessibile agli utenti, così che possano recuperare quello
> che
> cancellano/sovrascrivono.
>
> Ciao
>
> Luca
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> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
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> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/20140218072034.m1...@corep.it
>
>


-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Virtualizzazione client

2014-03-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
sto valutando la possibilità di virtualizzare dei client, in quanto sono
troppo "vecchi" per essere aggiornati a win7 e xp ormai è a fine ciclo di
supporto.
Qualcuno ha esperienze in merito ?
Mi piacerebbe poter installare sui client una versione minimale di Debian e
poi collegarmi al server dove vorrei virtualizzare i client.
Anche se non ho approfondito bene, conosco Citrix e Red Hat che propongono
qualcosa, ma mi sembra di aver capito che sono tutte soluzioni proprietarie
di cui bisogna acquistare le licenze e visto il numero dei client
interessati, non ha molto senso investire in costose licenze.

Grazie.
Domenico Rotella.


Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Ciao a tutti,
dovrei configuare un hotspot wifi per una scuola. L'obiettivo è quello 
che studenti e docenti si registrino, e con la loro password personale 
possano collegarsi solo con un dispositivo o comunque quelli ammessi 
dalla direzione. La situazione attuale è che la chiave della rete wifi è 
stata comunicata a tutti, per cui oltre a collegarsi con un tablet come 
era nelle loro previsioni, ognuno fa ciò che vuole.
La mia idea sarebbe di installare su Debian un server radius, lasciare 
la rete senza autenticazione, ma all'accesso ci sia un redirect verso un 
captive portal su cui registrarsi, se l'utente è già registrato non sia 
permessa l'emisisone di una seconda password e ovviamente che la 
password assegnata sia usabile da un solo dispositivo.
Per quanto riguarda il captive portal stavo valutando Chillispot, anche 
se vedo che è un pò datato.

Avete esperienze in merito ?
Consigli ?
Grazie.
Domenico.


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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 16:36, Marco Bertorello ha scritto:

Il 21 novembre 2014 16:15, Domenico  Rotella  ha scritto:

Ciao a tutti,
dovrei configuare un hotspot wifi per una scuola. L'obiettivo è quello che
studenti e docenti si registrino, e con la loro password personale possano
collegarsi solo con un dispositivo o comunque quelli ammessi dalla
direzione. La situazione attuale è che la chiave della rete wifi è stata
comunicata a tutti, per cui oltre a collegarsi con un tablet come era nelle
loro previsioni, ognuno fa ciò che vuole.
La mia idea sarebbe di installare su Debian un server radius, lasciare la
rete senza autenticazione, ma all'accesso ci sia un redirect verso un
captive portal su cui registrarsi, se l'utente è già registrato non sia
permessa l'emisisone di una seconda password e ovviamente che la password
assegnata sia usabile da un solo dispositivo.
Per quanto riguarda il captive portal stavo valutando Chillispot, anche se
vedo che è un pò datato.
Avete esperienze in merito ?
Consigli ?

Zeroshell

Grazie. Adesso gli do un'occhiata.


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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 16:46, Luca Costantino ha scritto:
mailto:marco.bertore...@gmail.com>> ha 
scritto:



> La mia idea sarebbe di installare su Debian un server radius,
lasciare la
> rete senza autenticazione,


che intendi senza autenticazione? senza wpa? e' molto male che il 
traffico di tutti giri in chiaro e sia potenzialmente sniffabile, imho...


[ot] sto rispondendo con google inbox e non riesco ad eliminare la 
formattazione in html, scusate! suggerimenti ben accetti
Intendo che alla rete wifi ci si possa collegare liberamente, senza 
dover inserire una chiave wpa, poi nel momento in cui si tenti di 
navigare in internet, la richiesta venga rediretta verso una pagina web 
di autenticazione, un pò avviene negli aeroporti per esempio.
Il fatto che il traffico sia potenzialmente sniffabile non costituisce 
un problema in questa situazione, non circolano dati sensibili ma al 
massimo smartphone o tablet usati per messaggiare, navigare in rete ecc. 
Sono alunni di scuole medie e superiori.


Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-21 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 17:38, Luca De Andreis ha scritto:
Il 21 novembre 2014 16:36:53 CET, Marco Bertorello 
 ha scritto:


Il 21 novembre 2014 16:15, Domenico  Rotella  ha 
scritto:

Ciao a tutti, dovrei configuare un hotspot wifi per una
scuola. L'obiettivo è quello che studenti e docenti si
registrino, e con la loro password personale possano
collegarsi solo con un dispositivo o comunque quelli ammessi
dalla direzione. La situazione attuale è che la chiave della
rete wifi è stata comunicata a tutti, per cui oltre a
collegarsi con un tablet come era nelle loro previsioni,
ognuno fa ciò che vuole. La mia idea sarebbe di installare su
Debian un server radius, lasciare la rete senza
autenticazione, ma all'accesso ci sia un redirect verso un
captive portal su cui registrarsi, se l'utente è già
registrato non sia permessa l'emisisone di una seconda
password e ovviamente che la password assegnata sia usabile da
un solo dispositivo. Per quanto riguarda il captive portal
stavo valutando Chillispot, anche se vedo che è un pò datato.
Avete esperienze in merito ? Consigli ? 



Zeroshell


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Ho lavorato su una realizzazione simile... usando Pfsense ed un server 
Debi an Radius per autenticare il captive portal (poi Radius usava 
Oath, ma questo è un'altro discorso).


Luca 
Ero partito dall'idea di usare un server Debian che fa da proxy 
ampliandone le funzionalità.
Adesso valuto se continuare su questa strada o se magari affiancarci un 
altro server su cui installare pfsense che già uso come firewall in 
altri posti o zeroshell.


Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-24 Per discussione Domenico Rotella

Il 21/11/2014 17:38, Luca Costantino ha scritto:

Il 21 novembre 2014 17:32, Domenico  Rotella  ha scritto:

Intendo che alla rete wifi ci si possa collegare liberamente, senza dover
inserire una chiave wpa,

[cut]

Il fatto che il traffico sia potenzialmente sniffabile non costituisce un
problema in questa situazione, non circolano dati sensibili ma al massimo
smartphone o tablet usati per messaggiare, navigare in rete ecc. Sono alunni
di scuole medie e superiori.

Capisco benissimo che non ti aspetti nessuno con capacita' o interesse
allo sniffing, ma continuo a credere che sarebbe meglio impostare una
chiave wpa di cifratura, magari immediatamente ricordabile, come
uguale all'essid...

luca


Ciao,
si per carità il tuo pensiero non è sbagliato, un pò di sicurezza in più 
non guasta. :)



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Re: Hotspot con Debian. Quali pacchetti ?

2014-11-24 Per discussione Domenico Rotella

Il 23/11/2014 20:34, gerlos ha scritto:

Il giorno 23/nov/2014, alle ore 20:19, andrea biancalana 
 ha scritto:


il giorno Sun, 23 Nov 2014 20:11:10 +0100  gerlos  ha 
scritto:



Quando si parla di client isolation ci si riferisce ad opzioni per impedire ai client di 
un certo access point wifi di scambiarsi pacchetti tra di loro (“non si vedono..."), 
ferma restando la possibilità di farlo con i nodi presenti sulla LAN cablata e con 
Internet (“… ma navigano su Internet").

Vedi per esempio:
http://is.gd/Fq0CVF


ok. Grazie. Ma forse (almeno nel nostro ambiente scolastico) e' piu' importante 
che i client wireless non possano accedere a quelli della LAN; o forse mi 
sfugge qualche cosa.

Secondo me dipende da qual è lo scopo di avere una rete WiFi.

Per noi era per dare un servizio in più agli allievi, così potevano andare su 
Internet.
Isolare i client aumenta un po’ la loro sicurezza, perché è più difficile che 
un malintenzionato collegato alla rete wifi (o uno studente intraprendente) 
possa attaccare qualche client collegato.
O che Andrea possa vedere i file che Barbara ha sbadatamente lasciato sulla 
condivisione pubblica del suo notebook.

Magari nel vostro caso potreste volerli far collaborare tra di loro (per 
esempio scambiandosi file), e quindi isolare i client potrebbe non servirvi.

Decidete voi. Ma assicuratevi di applicare le misure di sicurezza più elevate 
possibile per i vostri scopi.
Quando si espone una rete al pubblico, non è raro trovare gente con più 
fantasia di noi… soprattutto tra gli studenti… non sottovalutiamoli ;-)

saluti
gerlos


--
"Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You do more
of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do something
else. The trick is the doing something else."
< http://gerlos.altervista.org >
  gerlos  +- - - >  gnu/linux registred user #311588


Quoto in pieno il fatto che ragazzi delle scuole superiori anche solo 
per gioco o per dimostrare di essere in gamba se le inventino tutte, per 
cui meglio non sottovalutare.
Per quanto mi riguarda il fatto di lasciare la rete aperta, senza 
wpa/wpa2 ma poi richiedere una coppia nome utente/password per farli 
navigare, era solo un'idea, ci sta anche mettere una chiave di rete. Il 
mio problema o meglio della direzione scolastica sarebbe fare in modo 
che ogni utente, studente o docente che sia, si possa collegare solo con 
i dispositivi concessi. Allo stato attuale ci sono persone che oltre al 
tablet il cui uso è concesso anzi richiesto, si collagano con 
smartphone, notebook, lettore mp3 ecc. con tutte le problematiche ad 
esso associate, (consumo banda, necessità di una sottorete piuttosto 
ampia, ecc..)



--
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Re: systemd: che ne pensate?

2014-12-02 Per discussione Domenico Rotella

Il 02/12/2014 13:19, Pol Hallen ha scritto:

ciao a tutti :-)

leggendo qua e la noto che:

- systemd ha i suoi log (binari) - rispetto a quelli testuali di syslog
- tutti i servizi della macchina dipendono da systemd (e di 
conseguenza se crasha occorre riavviare)


la logica di SysV era (è) appunto di separare ogni singola attività 
(servizi) per renderli indipendenti e di facile debugging...


(ad esempio) un grave bug di apache/systemd può creare un crash totale 
della macchina...


a tal proposito nasce il fork di debian: devuan (una debian senza 
systemd)


quanto ai tempi di avvio lasciamo stare che tanto (i server non si 
riavviano mai, i client vanno in sleep ;-)


qualcuno con esperienze dirette? o anche indirette perchè no :-)

Pol


Premesso che non ho approfondito per bene l'argomento systemd, qualche 
giorno fa tentavo di capire come mai sia tanto odiato.
Visto che è stata aperta questa discusisone, qualche anima pia, 
spiegherebbe a me ed a chi come me ignora, come mai ci sia così tanta 
diffidenza verso systemd ?
Intendo anche una spiegazione breve, senza magari farvi perdere troppo 
tempo ad entrare nel dettaglio di cosa faccia o non faccia.

Grazie.
Dom.


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Re: eseguire comandi da interfaccia web

2015-01-30 Per discussione Domenico Rotella

Il 30/01/2015 16:14, Pol Hallen ha scritto:

'giorno a tutti :-)

mi chiedevo in che modo è possibile utilizzare un'interfaccia web per
riavvire un servizio (tipo samba) cliccando sul pulsante "riavvia".

Nel lato pratico: per creare l'interfaccia è meglio usare perl, php, o
cosa? (a memoria con html non si può... o si?)

grazie

Pol


Usa Webmin.
E' in ascolto su ssl, gli metti un certificato firmato se ne hai 
necessità, usi un utente ad hoc e puoi disabilitare tutti i moduli che 
non ti servono fra la miriade di quelli disponibili.

Esiste da molti anni, sicuramente di debug ne avranno fatto parecchio.
Ciao.


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Re: eseguire comandi da interfaccia web

2015-01-30 Per discussione Domenico Rotella


Il 30/01/2015 17:26, Gian Uberto Lauri ha scritto:

Domenico Rotella writes:
  > Esiste da molti anni, sicuramente di debug ne avranno fatto parecchio.
  > Ciao.

Quello che dici è vero comunque occhio alle nuove feature!


A quali ti riferisci ad esempio ?
comunque non si tratta di spingere webmin, ma credo che sia sempre 
valida le regola per cui sia inutile reinventare ogni volta l'acqua 
calda, se qualcuno ci ha già pensato.

Poi si tratta di valutare da caso a caso:
si sta studiando ? si vuole sperimentare ed il server in caso di accessi 
non desiderati non è un problema ?

Allora va bene scrivere da se qualcosa, appunto imparare.
Ma credo che se il server sia importante, è meglio usare qualcosa di già 
collaudato, poi visto che ci sono i sorgenti, si può anche controllare 
cosa effettivamente un programma fa.

Ovviamente è la mia opinione :)


--
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Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella

Ciao,
ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il "suo lavoro", 
se schedulato in cron lo fa parzialmente.

Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo 
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file 
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla 
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di 
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.

Sapreste darmi una mano ?
Grazie.
Domenico.


--
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Re: Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella



Il 29/06/2015 10:52, Walter Valenti ha scritto:



Ciao,
ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il "suo
lavoro",
se schedulato in cron lo fa parzialmente.
Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.
Sapreste darmi una mano ?
Grazie.

Uno degli errori tipici è dimenticarsi che cron non ha ambiente.
Quindi se usi della variabili d'ambiente del tuo script, se non le importi
(es. source) non te le trovi.

P.S.
Se posti il tuo script possiamo aiutarti meglio.

Walter


ecco lo script:
#!/bin/bash

PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
Day=$(date -d "$D" '+%a')
tar=/bin/tar
rm=/bin/rm
chown=/bin/chown

function creaTar() {
echo 'Inizio operazioni sulla dir DATI...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\DATI_$1 ]
then
if [ -f $2_DATI_$1.bz2 ]
then
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi '
echo "$2_DATI_$1.bz2"
$rm $2_DATI_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
echo "$2_DATI_$1.bz2"
echo 'Della dir DATI...'
echo "Backup\\As400Stamet\\DATI_$1"
$tar -cvjpf $2_DATI_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\DATI_$1 
--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir DATI'

fi
echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\GEN_$1 ]
then
if [ -f $3_GEN_$1.bz2 ]
then
echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi'
echo "$3_GEN_$1.bz2"
$rm $3_GEN_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
 echo "$3_GEN_$1.bz2"
echo 'della dir GEN...'
echo "Backup\\As400Stamet\\GEN_$1"
$tar -cvjpf $3_GEN_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\GEN_$1 
--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir GEN...'
fi

}

case $Day in
Mon)
creaTar "Venerdi" "009" "010"
echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Tue)
creaTar "Lunedi" "001" "002"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Wed)
creaTar "Martedi" "003" "004"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Thu)
creaTar "Mercoledi" "005" "006"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Fri)
creaTar "Giovedi" "007" "008"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
esac
echo 'Fine operazioni della fase di backup..'




Re: Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella



Il 29/06/2015 10:52, Walter Valenti ha scritto:



Ciao,
ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il "suo
lavoro",
se schedulato in cron lo fa parzialmente.
Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.
Sapreste darmi una mano ?
Grazie.

Uno degli errori tipici è dimenticarsi che cron non ha ambiente.
Quindi se usi della variabili d'ambiente del tuo script, se non le importi
(es. source) non te le trovi.

P.S.
Se posti il tuo script possiamo aiutarti meglio.

Walter


e questo è il risultato dello script lanciato da cron:

Inizio operazioni sulla dir DATI...
Controllo se esiste il backup
Inizio operazioni sulla dir GEN...
Controllo se esiste il backup
Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...
ownership of `/bck-as400/001_DATI_Lunedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/002_GEN_Lunedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/003_DATI_Martedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/004_GEN_Martedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/005_DATI_Mercoledi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/006_GEN_Mercoledi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/007_DATI_Giovedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/008_GEN_Giovedi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/009_DATI_Venerdi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/010_GEN_Venerdi.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/DATI_Annuale2014.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/DATI_Mese03.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/DATI_Mese04.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/GEN_Annuale2014.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/GEN_Mese03.bz2' retained as as400:nogroup
ownership of `/bck-as400/GEN_Mese04.bz2' retained as as400:nogroup
Fine operazioni della fase di backup..




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Re: Script shell non funziona correttamente da cron.

2015-06-29 Per discussione Domenico Rotella



Il 29/06/2015 11:15, Walter Valenti ha scritto:

Ciao,

ho un problema con uno script. Se lanciato da shell fa il "suo
lavoro",
se schedulato in cron lo fa parzialmente.
Cosa dovrebbe fare:
rileva il giorno della settimana
richiama una funzione, che controlla se esiste una dir, in caso positivo
controlla se esiste un file, quindi lo cancella e poi crea un file
con lo stesso nome di quello appena cancellato facendo con tar un file
bz2 e cancella la dir usata per creare il file.
Nello script ci sono una serie di echo per controllare cosa fa, ed alla
fine un chown per restituire i files ad un determinato utente.
Se metto lo script in cron, nella email che mi invia vedo l'output di
echo e quello di chown ma i vari rm e tar li salta.
Sapreste darmi una mano ?
Grazie.

Uno degli errori tipici è dimenticarsi che cron non ha ambiente.

Quindi se usi della variabili d'ambiente del tuo script, se non le importi
(es. source) non te le trovi. P.S.
Se posti il tuo script possiamo aiutarti meglio. Walter
ecco lo script:

#!/bin/bash

PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin
Day=$(date -d "$D" '+%a')
tar=/bin/tar
rm=/bin/rm
chown=/bin/chown

function creaTar() {
echo 'Inizio operazioni sulla dir DATI...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\DATI_$1 ]
then
if [ -f $2_DATI_$1.bz2 ]
then
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi '
echo "$2_DATI_$1.bz2"
$rm $2_DATI_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
echo "$2_DATI_$1.bz2"
echo 'Della dir DATI...'
echo "Backup\\As400Stamet\\DATI_$1"
$tar -cvjpf $2_DATI_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\DATI_$1

--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir DATI'

fi

echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Controllo se esiste il backup'
if [ -d Backup\\As400Stamet\\GEN_$1 ]
then
if [ -f $3_GEN_$1.bz2 ]
then
echo 'Inizio operazioni sulla dir GEN...'
echo 'Il backup esiste, procedo...'
echo 'Cancello i file di backup vecchi'
echo "$3_GEN_$1.bz2"
$rm $3_GEN_$1.bz2
fi
echo 'Creo tar...'
 echo "$3_GEN_$1.bz2"
echo 'della dir GEN...'
echo "Backup\\As400Stamet\\GEN_$1"
$tar -cvjpf $3_GEN_$1.bz2 Backup\\As400Stamet\\GEN_$1

--remove-files

echo 'Fine operazioni sulla dir GEN...'




fi

}

case $Day in
Mon)
creaTar "Venerdi" "009" "010"
echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'
$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Tue)
creaTar "Lunedi" "001" "002"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Wed)
creaTar "Martedi" "003" "004"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
Thu)
creaTar "Mercoledi" "005" "006"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
 Fri)
creaTar "Giovedi" "007" "008"

echo 'Assegno la proprietà dei file bz2 ad utente As400...'

$chown -Rv as400:nogroup /bck-as400/*.bz2 ;;
esac
echo 'Fine operazioni della fase di backup..'






Ad occhio è perché non vai nella directory, quando lo esegui con cron.
Prima di poter eseguire i vari rm e tar, devi andarci con: cd __DIRECTORY__

Walter

Hai ragione. Ho modificato lo script per capire quale fosse la dir 
corrente ed era quella di cron.

Ho corretto modificando lo script con cd ecc. e funziona.
Pensavo che cron prendesse come directory di lavoro quella in cui 
risiedeva lo script, ed essendo la medesima in cui risiedono i file su 
cui lavorare non avrebbero dovuto esserci problemi.

Vi ringrazio per l'aiuto.
Domenico.


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Re: Collegare il tablet al PC

2015-07-01 Per discussione Domenico Rotella



Il 30/06/2015 19:02, Rodolfo Medina ha scritto:

Ciao a tutti.

Per collegare al PC un qualunque dispositivo USB, io mi trovo benissimo col
comando blkid: se il PC vede il dispositivo, l'output di tale comando gli
dedica una riga contenente il suo UUID il quale, inserito nel file /etc/fstab,
consente di montarlo facilmente.  Ma il problema sta proprio lì: se blkid veda
o meno il dispositivo: in caso contrario non so che pesci pigliare.  Con gli
Android mi è capitato sia il caso positivo, con un tablet di marca sconosciuta,
che quello negativo con un Samsung Galaxy e anche con un Asus MemoPad.  Ora, il
negozio vicino casa mia dispone di un'ottima offerta della serie SmartPad S2,
economici e di buona qualità.  Qualcuno ha esperienza diretta del collegamento
di uno di questi con Debian?  O se sia possibile, e come, collegarlo al PC
anche se blkid non lo vede?

Grazie di eventuali risposte,

Rodolfo



Hai provato ad installare AirDroid ?
ti connetti al tablet da un qualsiasi browser previo accettazione della 
connesisone dal dispositivo.

Vedi tutto il tablet, puoi copiare i dati sul/dal dispositivo.
Per quanto riguarda il collegamento via usb, dipende da quale versione 
di Android è installata. Io uso lollipop 5.1.1 e via mpt vedo il 
dispositivo.
blkid serve per rilevare l'UID del dispositivo per inserirlo in fstab, 
al posto di /dev/sd.. ma in questo caso ma non ha molto senso, non 
vorrai montare
il tablet ad ogni avvio immagino. Se invece lo colleghi alla solita usb 
e non hai altri dispositivi collegati, lui sarà sempre /dev/qualcosa, 
quindi con un mount lo agganci dove preferisci, oppure dai da shell tail 
-f /var/log/syslog prima di connetterlo e da li leggi a quale device fa 
riferimento.
Se ancora usi debian con Gnome o Kde dal gestore file vedi l'elenco dei 
device collegati, se ci clicchi sopra lo monti.

Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao
Domenico.


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Quesito su mail realying

2010-06-18 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
dovrei creare un programma che si connetta ad un mail server postfix via
pop3, scarichi la posta dei singoli utenti e poi li depositi nelle
rispettive cassette postali di un server Exchange (ahimè mi tocca !!!)
Il mio dubbio riguarda la consegna del messaggio, i protocolli pop3, smtp,
ecc non sono proprietari ma fanno riferimento a delle rfc, per cui
dovrebbero essere standard, quindi se mi collego in pop3 e scarico un
messaggio, come posso consegnarlo tale e quale ? nel  senso che non devo
variare nulla nel messaggio, devo leggere le intestazioni mittente,
destinatario e riscriverlo tale e quale aggiungendo gli allegati o c'è la
possibilità di consegnarlo così com'è ?
E' quello che fa fetchmail per esempio, oppure postfix se configurato per
fare da relaying per un dato dominio, ma preferirei farne uno secondo le mie
esigenze.
Grazie.
Ciao Ciao.

-- 
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Domenico Rotella   domenicocsnt.it
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"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: [OT] R: Quesito su mail realying

2010-06-18 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 18 giugno 2010 14.56, Francesco Zanolin  ha scritto:

>
>
> Ciao,
> Il relay modifica il messaggio, in particolare l'header, in quanto aggiunge
> il relay server  tra i server attraversati.
>
> Per una copia identica puoi usare imapsync o simili se naturalmente hai a
> disposizione sul server di origine imap (exchange sicuro) ma devi avere
> accesso a tutti gli account degli utenti, visto che gia lo facevi con pop3
> non credo sia un problema.
>
> Francesco
>
> P.s. Potrebbe esistere un tool Microsoft per fare la conversione da mbox /
> maildir o imap / pop a exchange, hai controllato?
>

Questo è in effetti ciò he non vorrei (riscrivere header). Adesso ho un
programma che "gira" sul server exchange in ambiente windows e si occupa di
prelevare le e mail dal server linux via pop3 e poi le consegna nelle
cassette postali di exch, ovviamente c'è una configurazione per ogni utente
(pop3, user, pass, server di destinazione). Il problema è che vorrei rifarlo
perchè come al solito c'è tutto, tranne quello che serve. Ora il mio dubbio
non è tanto come scriverlo ma il funzionamente del protocollo, di fatto si
tratta di prendere un messaggio così com'è e trasferirlo, senza aggiungere
nulla...
Grazie.

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Domenico Rotella   domenicocsnt.it
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Re: Quesito su mail realying

2010-06-18 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 18 giugno 2010 16.17, Federico Di Gregorio  ha
scritto:

>
> Usa fetchmail che fa tutto questo e di più (inclusa la consegna locale
> con protocollo SMTP sulla 25, così il server Exchange la vede senza
> nessun problema).
>
> federico
>
> --
> Federico Di Gregorio   f...@initd.org
>  Credo fermamente che da qualche parte, in una scatola ci sia un gatto
>  che non è vivo ne morto. Credo anche che se i fisici non si sbrigano
>  a dargli una scatoletta, ben presto sarà solo morto.
>  -- adattato da una frase di Sam Black Crow
>
>
Si lo so, conosco fetchmail, solo dovrei farne uno x win... :(
con interfaccia win x il cliente ecc...
Grazie.

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Re: Costringere a eliminare Linux in azienda con un sito non utilizzabile se non con IE

2011-02-11 Per discussione Domenico Rotella
Da un client windows ho provato ad aprire il sito con firefox e chrome e non
funziona, non so bene cosa dica la legislazione in merito ma credo che  non
possano fare una cosa del genere, se consideriamo che windows 7 ti proprone
una lista di browser da installare e non impone IE 8.
E loro sono Micro$oft.
Poi anche con IE ti obbliga all'uso dei popup... non è il massimo...
ciao.

Il giorno 11 febbraio 2011 16:30, pac  ha scritto:

> Già tempo fa, aprii un post sul sito www.gaernet.it utilizzabile solo
> con IE, poi un po' grazie a voi e al forum di firefox riuscimmo a
> risolvere il problema.
> Si tratta di un sito che un'azienda deve utilizzare per la gestione
> ordini, fatturazione etc etc e non può non usare. L'utilizzo è
> elevatissimo, quasi al monopoliio.
> Ora da questa mattina il sito è stato rinnovato e tanto per cambiare
> non si riesce ad utilizzare ne con firefox, ne tanto meno con google
> chrome o con Opera o konqueror
> In questa azienda ci sono alcuni utenti che lavorano in ambiente
> linux, se non si trova la soluzione, o si migra a windows . oppure
> ... si potrebbe tentare di installare IE sotto Linux sempre che sia
> possibile.
> il sito maledetto è www.gaernet.it grazie mille a chi mi aiuterà e
> comunque mi domando : è incompetenza o malafede ?
>
>
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Re: Autenticazione Postfix

2011-02-21 Per discussione Domenico Rotella
Ciao,
mi vengono in mente due soluzioni:
1  - questi utenti si collegano sempre dallo stesso ip, lo inserisci nel
main.cf come indirizzo per cui accettare la posta
2 - questo è un pò più complesso, devi implementare TLS, in modo che prima
ci si autentifichi via smtp poi si manda la posta, non è eccessivamente
complicato ma non lo metti neanche su in un quarto d'ora, se ti serve posso
postarti degli howto che avevo usato in passato, ma forse solo per due
utenti è un lavoro un pò sprecato...
Fammi sapere.
Domenico.

Il giorno 18 febbraio 2011 18:41, Andrea Ganduglia  ha
scritto:

> Lenny. Ho un Postfix funzionante per la posta in uscita. Vorrei un
> metodo semplice per permettere a certi utenti esterni di utilizzare,
> autenticandosi, questo server come relay. Non mi interessa la posta in
> entrata e vorrei tenere al minimo le configurazioni. Le pwd in chiaro
> vanno benissimo.
>
> Ho trovato diversi HOWTO in giro, ma mi paiono tutti molto
> cervellotici. Postifx mi ha sempre reso le cose facili, tranne su
> questa issue.
>
> Grazie!
> -Andrea
>
>
> --
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>
>


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Re: Autenticazione Postfix

2011-02-21 Per discussione Domenico Rotella
Ho dato un'informazione in parte incompleta, SASL è il modulo che permette
l'autenticazione e quindi l'invio della posta agli utenti fuori rete, TLS è
per avere in canale di comunicazione criptato attraverso l'uso dei
certificati.
Fondamentalmente devi installare i moduli sasl poi inserire nel main.cf le
specifiche...
Dome.

Il giorno 21 febbraio 2011 16:21, Domenico Rotella <
rotella.domen...@gmail.com> ha scritto:

> Ciao,
> mi vengono in mente due soluzioni:
> 1  - questi utenti si collegano sempre dallo stesso ip, lo inserisci nel
> main.cf come indirizzo per cui accettare la posta
> 2 - questo è un pò più complesso, devi implementare TLS, in modo che prima
> ci si autentifichi via smtp poi si manda la posta, non è eccessivamente
> complicato ma non lo metti neanche su in un quarto d'ora, se ti serve posso
> postarti degli howto che avevo usato in passato, ma forse solo per due
> utenti è un lavoro un pò sprecato...
> Fammi sapere.
> Domenico.
>
> Il giorno 18 febbraio 2011 18:41, Andrea Ganduglia ha 
> scritto:
>
> Lenny. Ho un Postfix funzionante per la posta in uscita. Vorrei un
>> metodo semplice per permettere a certi utenti esterni di utilizzare,
>> autenticandosi, questo server come relay. Non mi interessa la posta in
>> entrata e vorrei tenere al minimo le configurazioni. Le pwd in chiaro
>> vanno benissimo.
>>
>> Ho trovato diversi HOWTO in giro, ma mi paiono tutti molto
>> cervellotici. Postifx mi ha sempre reso le cose facili, tranne su
>> questa issue.
>>
>> Grazie!
>> -Andrea
>>
>>
>> --
>> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
>> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
>> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
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>



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Re: Autenticazione Postfix

2011-02-22 Per discussione Domenico Rotella
Si come ti dicevo richiede tutta una configurazione che forse è un pò
eccessiva...
Puoi provare ad usare pop before smtp, qui trovi una guida
http://popbsmtp.sourceforge.net/quickstart.shtml

<http://popbsmtp.sourceforge.net/quickstart.shtml>mi sembra fatta bene, i
client devono, nelle impostazioni specificare di usare le impostazioni pop
prima dell'invio, e ti basi su un file hash che indichi nella configurazione
di postfix.
Fammi sapere se hai bisogno.
Ciao,
Domenico.

Il giorno 22 febbraio 2011 11:31, Andrea Ganduglia  ha
scritto:

> 2011/2/21 Domenico Rotella :
> > Ho dato un'informazione in parte incompleta, SASL è il modulo che
> permette
> > l'autenticazione e quindi l'invio della posta agli utenti fuori rete, TLS
> è
> > per avere in canale di comunicazione criptato attraverso l'uso dei
> > certificati.
> > Fondamentalmente devi installare i moduli sasl poi inserire nel main.cfle
> > specifiche...
>
> Si` e` la strada che ho seguito, ma e` un pochino ampia come soluzione
> per i miei 10 utenti (senza ip fisso). Mi chiedevo se esistesse
> qualcosa di un pochino piu` leggero, alla fine si tratta di
> controllare la corrispondenza si una stringa in un file di testo!
>
> :>A
>



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Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-23 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
che voi sappiate esiste un programma sotto linux con funzionalità simili ad
Adobe Acrobat ? Nel senso non di una semplice stampante pdf ma qualcosa tipo
Distliller ecc ?
Grazie.

-- 
---
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Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 febbraio 2011 17:14, Dott. Giovanni Bonenti <
gbone...@missive.it> ha scritto:

>
> Cosa fa distiller? Modifica i pdf? per questo c'è l'estensione per
> importare i pdf in openoffice.
> se cerchi su synaptic la trovi.
>

Scusami ma non sono stato completo, non lo devo installare su un singolo pc
ma renderlo disponibile come stampante di rete in azienda e se possibile
rendere disponibile anche un programma tipo distiller...
Grazie.
Ciao.
Domenico.

>
>
-- 
---
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Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-23 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 febbraio 2011 17:37, cosmo  ha scritto:

> In data mercoledì 23 febbraio 2011 17:29:07, Domenico Rotella ha scritto:
> > un programma tipo distiller...
>
> Non hai risposto a Giovanni: cosa fa distiller?
>
> Non ho  risposto  perchè il senso di ciò che mi occorre l'ha centrato in
pieno. Distiller permette di creare file pdf da un file postscript e
comunque la suite di Adobe permette in qualche modo di apportare modifiche
ai file pdf.
Quello che cerco, ed è il motivo del mio thread, visto che una stampante pdf
cups la rende disponibile da molto anni, è uno strumento un pò più
flessibile (leggi modifica) della semplice stampa di un documento pdf...
Sono stato esauriente ?? ;-)
Ciao ciao
Domenico.

-- 
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Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-24 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 23 febbraio 2011 23:34, cosmo  ha scritto:

> In data mercoledì 23 febbraio 2011 17:58:08, Domenico Rotella ha scritto:
> > Non ho  risposto  perchè il senso di ciò che mi occorre l'ha centrato in
> > pieno.
>
> Allora le tue prossime mail le casserò senza aprirle, tanto ci sarà qualcun
> altro che coglierà il senso. ;)
> ciao ciao
>
> --
> Marco Valli
>
>
Scusami ciò che volevo dire era che Giovanni ha fatto una domanda ed ha
anche dato la risposta, per cui pensavo fosse chiaro e quindi superfluo
ripeterlo nuovamente...
Buona giornata... ;-)
Domenico.



-- 
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Re: Pdf simil Adobe su Linux

2011-02-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 febbraio 2011 11:42, Giuseppe Lanzani <
giuseppe.lanz...@unimi.it> ha scritto:

>
> Eh ciao:)
> Costo che pagheremmo comunque a inizio annuo, si tratta di
> alcuni milioni di euro (credo) che ogni anni passano dalle
> casse nostre alle casse microsoft.
> Beh anche l'opensource ha un costo anche molto alto,
> solo che lo paghi in altri modi.
> Prova a star li a spiegare a decine di impiegate che NON
> HANNO ALCUNA VOGLIA DI IMPARARE a usare openoffice invece
> che la versione di office cui sono abituate.. sai che grida:D
> E lo stesso vale in modo abbastanza generico:(
>
> Giuseppe
>
>
E'  un pò la situazione che abbiamo anche noi in azienda, purtroppo se usato
per lavoro a volte non è proprio possibile migrare tutto verso software
opensource, vuoi perchè alcuni programmi proprio non esistono oppure non è
garantita la compatibilità o a volte sono i clienti che ti "obbligano" ad
usare i software approvati da loro, specie se parliamo di cad in genere.
Poi come dice giustamente Giuseppe software libero va inteso come software
senza costo di licenza, ma non come "gratuito", per un' azienda i costi si
profilano anche sotto altri aspetti, vedi appunto l'istruzione del
personale.
Ricordiamo poi una cosa, per le persone spinte dalla curiosità di imparare,
dalla voglia d'indipendenza da una certa software house il software libero
riveste una grande importanza, ma per un'azienda il cui core business non è
l'informatica, ed il fatturato è di svariati milioni di euro l'anno, anche
spendere 20-30.000 euro l'anno in software proprietario non è poi un
problema così importante
Domenico.

-- 
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Re: Gestire un server via web e non via ssh

2011-03-02 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 02 marzo 2011 12:50, Premoli, Roberto
ha scritto:

> Salve.
> Di solito l'amministrazione andrebbe eseguita via ssh, ma poiche' per
> motivi superiori essa dovrebbe essere messa in mano a persone di un
> certo tipo, ecco che una interfaccia piu' leggibile viene ad essere una
> necessita'.
> In poche parole, quello che ora si fa a riga di comando con diritti
> amministrativi, dovrebbe poter essere fatto tramite interfaccia grafica.
>
> Le necessita' sono editare i file di configurazione dei servizi di rete
> (es: dhcp server, tftp server) e la possibilita' di fermare e riavviare
> tali servizi.
> Esiste gia' qualcosa di pronto? Sono su squeeze GNU/linux.
>
>
Sicuramente webmin, fa tutto quello che vuoi, è sufficientemente sicuro
visto che lavora in htpps e poi è modulare, decidi che cosa abilitare per i
vari utenti. Su webmin.com esiste il deb, ci sono 4 dipendenze 4 da
soddisfare, se dai un dpkg -i webmin ti dice cosa mancha e li installi.
Quando proprio non posso farne a meno lo metto su e va bene.
Sono un pò scettico relativamente al fatto di far da sè qualcosa che esiste
già, il rischio di portarsi dietro dei bug propri è elevato e visto che si
amministra il sistema...
Spero di essere stato utile...
Ciao.
Domenico.

-- 
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Re: Gestire un server via web e non via ssh

2011-03-03 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 03 marzo 2011 09:01, Premoli, Roberto
ha scritto:

>
> >>Le necessita' sono editare i file di configurazione dei servizi di rete
> >>(es: dhcp server, tftp server) e la possibilita' di fermare e riavviare
> >>tali servizi.
> >>Esiste gia' qualcosa di pronto? Sono su squeeze GNU/linux.
> >
> >
> >
>
>
> L'ho installato e funziona per quello che mi serve.
> Per il momento ho sistemato la parte di controllo del dhcp server,
> Ma non ho visto la parte dedicata al tftp, e google non mi ha aiutato...
> Comunque un gran bel tool, mi ha piacevolmente sorpreso.
>

A cosa ti serve ? Per trasferire piccoli file ? Per questo esiste nel ramo
"others" il file manager, avvia un'applicazione java che ti permette di
sfogliare il file system e di fare upload/download di files, se invece
intendi un server ftp, esistono i moduli per Proftpd, Froxftp per
esempio
Ciao.
Domenico.

-- 
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Re: debian e raid 5 intel

2011-03-10 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 10 marzo 2011 08:40, Luca Costantino
ha scritto:

> Il 10 marzo 2011 08:32, dea  ha scritto:
> > Lasciali "sfusi" e procedi direttamente con md.
> >
> > CIAO
> >
> > Luca
>
> perfetto
>
> grazie mille per i preziosi consigli
>
>
Ciao aggiungo mia personale esperienza, come detto da tutti, o hai un
controller raid il cui processore si occupa del raid stesso oppure lascia i
dischi "liberi", senza configurazioni strane via bios che funzionano solo
sotto win, poi ti crei lo spazio come linux raid autodetect e ti crei gli md
che ti servono.
Ricorda che il s.o. difficilmente si avvia da un raid5, per cui ti conviene
fare un raid1 per il sistema e magari una partizione /boot da 50MB.
Ho un server di storage con un raid 5 da 1,5TB ed un raid1 da 10GB, ieri
sono morti 2 hdd, ovviamente software, via mdadm ho smontato le partizioni,
cambiato i dischi rifatte e partizioini ed i sync, ovviamente un hdd per
volta, a ricostruire il tutto ci ha messo circa 8 ore, 1GB di ram ed una cpu
celeron, per cui hardware non troppo potente... considera che è gestito
tutto dal sistema. Credo ke per quello che ti serve ti possa bastare...
P.s.
Avvia le notifiche via email dello stato del raid, altrimenti rischi di
accorgerti di avere un disco in fail.. solo quando il sistema non
funziona più
Ciao ciao.
Domenico.
-- 
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Re: debian e raid 5 intel

2011-03-10 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 10 marzo 2011 09:32, Luca Costantino
ha scritto:

> Il 10 marzo 2011 09:24, Domenico Rotella 
> ha scritto:
>
> > Ricorda che il s.o. difficilmente si avvia da un raid5, per cui ti
> conviene
> > fare un raid1 per il sistema e magari una partizione /boot da 50MB.
>
> a questo proposito ieri ho installato una debian al volo su una
> macchina virtuale virtualbox con 3 hdd in raid 5. avevo letto che
> l'avvio non avrebbe funzionato invece è partito tutto al volo.
> l'output di mount e df -h è nelle mail precedenti.
> nel caso nel sistema reale il boot da raid 5 non dovesse funzionare,
> stavo pensando di mettere /boot su una pennina usb da 256 mb che è in
> un cassetto a prendere la polvere, in modo da non dover usare un hd
> apposta (hd che non avrei)
> le scritture sulla pennina sarebbero molto molto limitate (immagino
> solo agli aggiornamenti del kernel) per cui non ci dovrebbero essere
> problemi. per il fronte prestazioni, dovendo rimanere sempre acceso,
> mi interessa poco che ci metta qualche secondo in più a partire...
>
> può essere una buona idea?
>

non ho mai fatto questa prova, in teoria si, ma ricorda che nel caso di
software raid, puoi fare più partizioni sui  dischi e poi creare più di un
raid, nel mio caso:
4 hdd da 400GB
su ognuno una partizione da 10GB in raid1 per i sistema
una da 2GB per lo swap che ovviamente non metti in raid
ed atre 4 da circa 380GB in raid5,
così ho un md0 per il sistema ed md1 per i dati


>
>
> > Ho un server di storage con un raid 5 da 1,5TB ed un raid1 da 10GB, ieri
> > sono morti 2 hdd, ovviamente software, via mdadm ho smontato le
> partizioni,
> > cambiato i dischi rifatte e partizioini ed i sync, ovviamente un hdd per
> > volta, a ricostruire il tutto ci ha messo circa 8 ore, 1GB di ram ed una
> cpu
> > celeron, per cui hardware non troppo potente... considera che è gestito
> > tutto dal sistema. Credo ke per quello che ti serve ti possa bastare...
>
> molto molto bene. pensavo a prestazioni molto più scarse. che chipset
> monta la tua scheda madre? che velocità riesci a raggiungere sui
> dischi?
>
> come ti dicevo è un vecchio storage intel con chipset 875, niente di
formidabile, ma mi esporta dello spazio disco in iscsi per il dfs con il
file server principale...
si attesta a circa 80MB al secondo in scrittura...


>
>

-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
ho un paio di problemi con squeeze, premesso che ho già configurato un paio
di server come quello che mi sta dando problemi, unica differenza la distro,
le alte volte volte ho usato Lenny...
Questo il punto:
creo una bond (una scheda di rete "virtuale" che sfrutta due schede reali
"accoppiate" per maggiori performance) con due schede rete, carico il modulo
per il kernel con modprobe, restarto il servizio di rete e la nuova
interfaccia è su, riavvio ed il modulo non viene più caricato... con
modprobe nome-modulo se non ricordo male al riavvio ricaricava il modulo
stesso.
Altro problema con iscsi, configuro il target, quindi "il server", il
servizio non parte perchè manca il modulo iscsi_trtg, peccato che non esista
sul server, nonostante abbia installato i sorgenti del kernel ed anche
iscsitarget-source.
Suggerimenti ?
Grazie in anticipo.
Domenico.

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"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 13:57, dea  ha scritto:

>
> > Ciao Domenico. Stavo studiando anche io iscsitarget + open-iscsi con
> > debian 6.0. Se ho capito bene manca il modulo iscsi_trgt su debian,
> > questo perche il modulo deve essere compilato. In rete si trovano
> > molte howto, di solito se hai una procedura per la compilazione
> > manuale dei moduli seguila, altrimenti puoi usare module-assistant e
> > debhelper.
> >
> >  # apt-get install iscsitarget-source debhelper module-assistant
> >  # m-a a-i iscsitarget
> >
> > il modulo viene compilato automaticamente. Dopo di che viene creato
> > il .deb che puoi installare anche su tutti gli altri target. Spero
> > di esserti stato utile. Saluti
>
> Si, confermo, è così. Lo uso su due SAN (Debian 6.0) e funziona benissimo.
>
> Luca
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/20110325125730.m2...@corep.it
>
>
Dopo aver scritto in lista ho cercato ancora un pò in /usr/share/doc ed ho
visto quanto da voi suggerito, provato e funziona.
La cosa che credo non abbia molto senso è questo "passo indietro", mi
spiego:
il mese scorso ho fatto un server identico con lenny e non ho avuto alcun
problema, nè a creare il bonding, nè con iscsi, esisteva un pacchetto con i
sorgenti, bastava installarlo così, "apt-get install
iscsitarget-modules-`uname
-r`"
 non mi è chiaro questo passo indietro.
Comunque risolto, grazie per le dritte.
Domenico.


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Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 14:53, Alessandro Baggi
ha scritto:

>
>>  Per curiosità, siccome non dispongo di risorse per poter provare una SAN
> su HOST reali, sono costretto a provarlo su macchine virtuali, dove le
> performance sono abbastanza ridotte. A livello di configurazione e
> funzionalità sono abbastanza soddisfatto, ma a livello di performance non
> posso dire altrettanto. Come vi trovate con le vostre SAN a livello di
> performance? Inoltre, se posso, da quante macchine è composta la vostra SAN
> e che carico devono sopportare?
>
>
> Personalmente ho una situazione un pò complessa, per cui la soddisfazione
varia in base alla configurazione, mi spiego:
2 server in drbd per il datastore delle macchina virtuali, con bonding su
rete a 1Gb e link riservato, nel senso uno switch solo per loro, raid5
hardware, pienamente soddisfatto, trasferisce ottimamente...
un altro server mi esporta dello spazio disco per le macchine virtuali,
anche qui raid 5 ma software, su hardware datato, bonding 2 schede a 100Mb,
qui le performance sono un pò scarse, scrive a 30-40Mb poi ogni tanto "ha
dei colli di bottiglia" però non mi serve che sia veloce,
quest'ultimo per cui ho scritto è un vecchio bakstor della tanderg data che
ho recuperato ed installato linux, ha molto spazio per gli hard disk ma in
generale è in linea con le aspettative dell'hardware, sposta dati a circa
30Mb, mi servirà come datastore per il server di backup bacula per cui anche
qui la velocità non è fondamentale.
Concludendo, direi che le SAN con linux vanno in generale molto bene, a
patto di isolare le reti quando possibile e comunque in linea con
l'hardware
Diciamo che ho tentato di separare un pò tutto,
2 server esx di cui non uso datastore locali se non per macchine di test
datastore per esx separato su 2 server in drbd
un datastore solo per un reparto aziendale in cui conserviamo documentazione
tecnica
un server per dello spazio disco "lento"
un altro per bacula
un altro ancora per il datastore di bacula
Ho messo in piedi questa configurazione in modo che se un server "muore" io
fermo tutto

Spero di essere stato esauriente... :)

Domenico.

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Conan Doyle.


Re: Prestazioni softraid5

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 15:36, Luca Costantino
ha scritto:

> buongiorno lista
>
> forse qualcuno ricorderà che qualche tempo fa avevo chiesto dei
> consigli per mettere su un serverino con softraid5.
> ebbene ieri ho montato ed intallato il tutto. sid nuova fiammante e
> raid5 software.
>
> ora devo spostare sull'array un bel po' di dati (~1Tb). ieri sera ho
> messo a copiare i primi 500gb, ed ora il processo non è ancora finito.
> la velocità di scrittura si attesta sui 6/7 MiB/s. la sorgente è un
> disco esterno usb che normalmente mi permette trasferimenti sui 20/25
> MiB/s.
>
> è possibile che il bassissimo throughput sia dovuto solo al calcolo
> delle parità oppure ci può essere qualche altro collo di bottiglia?
>
> hdparm -t mi ritorna dei valori che penso accettabili per i nuovi hd,
> ovvero ~120 MB/sec, mentre a titolo di confronto una pennina usb
> ciofeca si attesta su 10 MB/sec
>
> si in effetti non è molto veloce, ma hai considerato che prima il sistema
deve "creare" il raid ?
ieri pomeriggio ho creato un raid5 soft con 1.8TB di spazio, ha impiegato
qualche ora solo per crearlo.
Prova se il sistema non è tutto in raid a copiare dei dati da un disco non
usb, vedi se così va meglio.
Domenico.


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---
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Conan Doyle.


Re: Prestazioni softraid5

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 15:55, Giuseppe Lanzani
ha scritto:

> ciao
> hai provato a misurare la velocità di accesso sul device raid?
> Purtroppo non ho usato raid5 ma su un mio server web (ma uno di quelli
> molto economici... :D ... un atom con raid software ) ,su raid mirror
> ottengo ciò:
>
> hdparm -tT /dev/md2 (la root)
>
> /dev/md2:
> Timing cached reads:   1208 MB in  2.00 seconds = 603.57 MB/sec
> Timing buffered disk reads:  198 MB in  3.03 seconds =  65.42 MB/sec
>
> e per la scrittura:
> dd if=/dev/zero of=test.bin bs=512 count=100
> 100+0 records in
> 100+0 records out
> 51200 bytes (512 MB) copied, 14,0402 s, 36,5 MB/s
>
> io quando genero un raid verifico sempre questi valori... magari è una
> cazzata?
>
> Giuseppe
>
> Io continuo ad essere poco convinto dell'usb, fai la prova suggerita da
Giuseppe e vedi che dati hai, per confronto ti posto anche i miei, su un
raid "vuoto" creato ieri

root@bacula-ds:~# hdparm -tT /dev/md0

/dev/md0:
 Timing cached reads:   1502 MB in  2.00 seconds = 750.60 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 662 MB in  3.00 seconds = 220.43 MB/sec

root@bacula-ds:~# dd if=/dev/zero of=/backup/test.bin bs=512 count=100
100+0 records in
100+0 records out
51200 bytes (512 MB) copied, 7.85573 s, 65.2 MB/s
esattamente uguali, così hai 2 riferimenti...
Facci sapere.
P.S.
 hai configurato il monitor per mandarti le notifiche in caso di problemi ?
domenico.




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Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 16:12, Alessandro Baggi
ha scritto:

>
>>  Grazie Domenico. Ho ancora qualche altra domanda al riguardo. Come ho gia
> detto la mia SAN è tutta virtuale per scopi di studio e prove, ed è composta
> da 4 target e un initiator. Ho provato a lanciare un hdparm -tT
> sull'initiator, ma il risultato è deludente. Ovvio che le prestazioni su
> macchine virtuali sono molto ridotte, le interfacce sono virtuali, (nel mio
> caso senza bonding), gli hdd anche virtuali. Ho provato a lanciare anche un
> hdparm su uno dei target, e il risultato è decisamente migliore. Dato che le
> prestazioni tra un singolo host e una SAN dovrebbero essere diverse,
> suppongo che con 4 target (reali e non virtuali) dovrebbe andare abbastanza
> bene, i risultati che mi vengono proposti da hdparm (su initiator)
> corrispondono quasi ad 1/4 delle prestazioni della singola macchina virtuale
> (pensandoci bene sembra tutto normale perche le risorse vengono divisi per 4
> su un unico host per 4 vm), ma tralasciando questo, penso che al minimo la
> velocita dovrebbe raddoppiare, per cui non posso prendere in considerazione
> questi valori.
> Volevo chiederti se potevi darmi dei dati veritieri e non fittizzi come i
> miei.
>

Premesso che in calce ti copio i result di un mio server reale, credo sia
difficile fare una stima ed ottenere dati veritieri nella tua
configurazione.
Mi sembra di capire che tu abbia tutto sulla stessa macchina, questo vuol
dire:
sistema operativo
qualcosa tipo vm-server
le macchine virtuali
i dischi virtuali condivisi
un unico link virtuale. che unisce tutto il sistema
L'optimum sarebbe poter dividere tutto, io come ti dicevo ho l'esx su una
macchina, il datastore su un altra, dove le macchine sono in drbd, ma questo
è solo per sicurezza, non aumenta la velocità, ed ho tutte reti reali
diverse con uno switch, quindi:
1 - rete lan
2 - rete san per collegare le macchine virtuali all'esx
3 - rete drbd per collegare gli host replicati
poi ok la wan e la dmz ma non sono influenti
tutti i link sono in rete Gb
questo è hdparm su un sistema raid5 software su un sistema non troppo
performante
 Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 717.41 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 218.22 MB/sec

questo su un server con un raid5 hardware
 Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 7240.80 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 171.80 MB/sec




>
> L'altra domanda è al riguardo dei raid software. Come detto ho 4 target,
> ognuno in una vm, alla quale ho legato 4 hdd virtuali ad ognuna. Dato che
> l'obiettivo sarebbe quello di avere una grande quantita di dati ad alta
> velocita, su uno spazio vasto, ti volevo chiedere, data la tua esperienza è
> preferibile impostare un raid (software o hardware indipendentemente dalle
> prestazioni) prima su ogni singolo target, e poi uno sull'initiator che
> magari riprende tutti gli altri dev condivisi, oppure gestire il raid
> software direttamente dall'initiator? Suppongo la prima ma un confronto puo
> aiutare a trovare altre vie.
>

Fammi capire, vuoi creare un raid con dello spazio disco importato via iscsi
??
Sinceramente è una cosa che non ho mai fatto, ma credo che non abbia molto
senso difficile da gestire, se si guasta un pezzo ? cosa si degrada  ?
Quale disco in quale raid ?
Se vuoi avere ottime performance l'unica strada è un unico archivio
esportato via iscsi che colleghi in Gb all'initiator, poi dipende anche se
trasferisci tanti piccoli file o grandi...



>
> Ulteriormente, supponendo di voler fornire HA all'initiator della SAN, e
> supponendo di avere i target con raid hw, e supponendo di creare un
> ulteriore raid sugli initiator (raid5), creando il primo raid sul primo
> initiator, dopo averlo creato dovrebbe calcolare la parita per il failover.
> Creando invece il raid sul secondo initiator (sempre raid5), ricalcola la
> parita e crea problema con il primo initiator? oppure fornendo un
> --assume-clean funziona a dovere? oppure è meglio creare un lvm al posto del
> raid?
>

Come sopra, non ho mai sentito una cosa del genere ma sul mio sistema non la
farei, se ti può servire come consiglio...
Domenico.


-- 
---
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Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-25 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 16:53, Domenico Rotella
ha scritto:

Correzione di hdparm del server con raid hw (errore di copia/incolla ;)
questo su un server con un raid5 hardware
 Timing cached reads:   14434 MB in  1.99 seconds = 7240.88 MB/sec
 Timing buffered disk reads: 516 MB in  3.01 seconds = 171.80 MB/sec



>
> Il giorno 25 marzo 2011 16:12, Alessandro Baggi <
> alessandro.ba...@gmail.com> ha scritto:
>
>
>>>  Grazie Domenico. Ho ancora qualche altra domanda al riguardo. Come ho
>> gia detto la mia SAN è tutta virtuale per scopi di studio e prove, ed è
>> composta da 4 target e un initiator. Ho provato a lanciare un hdparm -tT
>> sull'initiator, ma il risultato è deludente. Ovvio che le prestazioni su
>> macchine virtuali sono molto ridotte, le interfacce sono virtuali, (nel mio
>> caso senza bonding), gli hdd anche virtuali. Ho provato a lanciare anche un
>> hdparm su uno dei target, e il risultato è decisamente migliore. Dato che le
>> prestazioni tra un singolo host e una SAN dovrebbero essere diverse,
>> suppongo che con 4 target (reali e non virtuali) dovrebbe andare abbastanza
>> bene, i risultati che mi vengono proposti da hdparm (su initiator)
>> corrispondono quasi ad 1/4 delle prestazioni della singola macchina virtuale
>> (pensandoci bene sembra tutto normale perche le risorse vengono divisi per 4
>> su un unico host per 4 vm), ma tralasciando questo, penso che al minimo la
>> velocita dovrebbe raddoppiare, per cui non posso prendere in considerazione
>> questi valori.
>> Volevo chiederti se potevi darmi dei dati veritieri e non fittizzi come i
>> miei.
>>
>
> Premesso che in calce ti copio i result di un mio server reale, credo sia
> difficile fare una stima ed ottenere dati veritieri nella tua
> configurazione.
> Mi sembra di capire che tu abbia tutto sulla stessa macchina, questo vuol
> dire:
> sistema operativo
> qualcosa tipo vm-server
> le macchine virtuali
> i dischi virtuali condivisi
> un unico link virtuale. che unisce tutto il sistema
> L'optimum sarebbe poter dividere tutto, io come ti dicevo ho l'esx su una
> macchina, il datastore su un altra, dove le macchine sono in drbd, ma questo
> è solo per sicurezza, non aumenta la velocità, ed ho tutte reti reali
> diverse con uno switch, quindi:
> 1 - rete lan
> 2 - rete san per collegare le macchine virtuali all'esx
> 3 - rete drbd per collegare gli host replicati
> poi ok la wan e la dmz ma non sono influenti
> tutti i link sono in rete Gb
> questo è hdparm su un sistema raid5 software su un sistema non troppo
> performante
>  Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 717.41 MB/sec
>  Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 218.22 MB/sec
>
> questo su un server con un raid5 hardware
>  Timing cached reads:   1436 MB in  2.00 seconds = 7240.80 MB/sec
>  Timing buffered disk reads: 660 MB in  3.02 seconds = 171.80 MB/sec
>
>
>
>
>>
>> L'altra domanda è al riguardo dei raid software. Come detto ho 4 target,
>> ognuno in una vm, alla quale ho legato 4 hdd virtuali ad ognuna. Dato che
>> l'obiettivo sarebbe quello di avere una grande quantita di dati ad alta
>> velocita, su uno spazio vasto, ti volevo chiedere, data la tua esperienza è
>> preferibile impostare un raid (software o hardware indipendentemente dalle
>> prestazioni) prima su ogni singolo target, e poi uno sull'initiator che
>> magari riprende tutti gli altri dev condivisi, oppure gestire il raid
>> software direttamente dall'initiator? Suppongo la prima ma un confronto puo
>> aiutare a trovare altre vie.
>>
>
> Fammi capire, vuoi creare un raid con dello spazio disco importato via
> iscsi ??
> Sinceramente è una cosa che non ho mai fatto, ma credo che non abbia molto
> senso difficile da gestire, se si guasta un pezzo ? cosa si degrada  ?
> Quale disco in quale raid ?
> Se vuoi avere ottime performance l'unica strada è un unico archivio
> esportato via iscsi che colleghi in Gb all'initiator, poi dipende anche se
> trasferisci tanti piccoli file o grandi...
>
>
>
>>
>> Ulteriormente, supponendo di voler fornire HA all'initiator della SAN, e
>> supponendo di avere i target con raid hw, e supponendo di creare un
>> ulteriore raid sugli initiator (raid5), creando il primo raid sul primo
>> initiator, dopo averlo creato dovrebbe calcolare la parita per il failover.
>> Creando invece il raid sul secondo initiator (sempre raid5), ricalcola la
>> parita e crea problema con il primo initiator? oppure fornendo un
>> --assume-clean funziona a dovere? oppure è meglio creare un lvm al posto del
>> raid?
>>
>
> Come sopra, non ho mai sentito una cosa del genere ma sul mio sistema non
> la farei, se ti può servire come consiglio...
> Domenico.
>
>
> --
> ---
> "Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
> Conan Doyle.
>



-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Problemi con iscsi e bonding in squeeze

2011-03-26 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 25 marzo 2011 19:41, Alessandro Baggi
ha scritto:

>
> Comincio a fare un po di confusione.
> Se dico qualcosa di sbagliato correggimi.
> Con una SAN, (tralasciando le schede di rete) abbiamo un initiator e dei
> target, in sostanza il target è colui che da i dischi e l'initiator è quello
> che lo dovrebbe gestire. L'utilizzo di una SAN è legato alla velocita con
> cui i dati vengono trasmessi, e questo non fa forza solo sulle schede di
> rete ma anche hdd, processori ecc..., ecco per cui utilizziamo molteplici
> macchine per lo scopo.
>

Ovvio tutto contribuisce alla velocità della trasmissione dei dati, ricorda
ma credo sia superfluo dirlo che un target può essere associato ad un solo
initiator quindi ogni risorsa esportata via iscsi può essere gestita da un
solo initiator alla volta...


Penso che gli scopi per cui si usa iscsi possano essere principalmente due:
> 1) Avere N macchine, ognuna con uno storage per una determinata sezione, e
> quindi "aggregarli" su un unico sistema. Ma questa tipologia puo essere
> schivata.
>

In realtà lo scopo reale è questo, da una parte hai un initiator, magari un
server non troppo performante, magari virtuale, cui non è possibile
collegare un grande storage, o comunque è poco utile, in quanto in caso di
guasto al server ti trovi senza server e senza storage, nel caso siano
risorse diverse, puoi sempre agganciare lo spazio disco ad un server di
backup o di emergenza e limitare il tempo di down; dall'altra hai una SAN
pensata apposta per fornire storage, a seconda della configurazione con
svariati slot per hard disk hot swap, raid hw, rete ed alimentazione
ridondata, con un s.o. customizzato, come i QNAP per esempio che occupano
pochissime risorse.


> 2) (questa secondo me è la piu utile) Avere N macchine, ognuna con N hdd,
> per creare una unica grande rete che raggiunge dimensioni di storage molto
> molto elevate, questo dovrebbe essere uno dei motivi per cui si dice low
> cost e con prestazioni abbastanza elevate.
>
> Per la prima ipotesi, diciamo che la possiamo tralasciare, avere N server
> storage e aggregarli su una unica macchina, non mi sembra poi cosi utile, in
> fondo lo abbiamo gia il server, che fa il lavoro che deve fare, anzi, se
> l'initiator fallisce abbiamo un unico punto di fallimento, se cade
> l'initiator cade tutta la rete.
>
> iscsi ci permette per cui di dare all'initiator un certo numero di dischi,
> sia questo un hdd normale, sia un md, o un lvm.
>
> Prendiamo in considerazione la seconda ipotesi.
> Ora la domanda che mi pongo è: e se volessi creare un sistema con uno
> storage di dimensioni molto elevate (fantastichiamo petabyte, oppure 3000
> TB) per un qualche scopo, come fare per ovviare a questo? Fino ad ora non ho
> mai sentito di singole macchine che hanno controller in grado di fare cio
> (parliamo sempre di bassi costi, non di mainframe), per ora penso che la
> soluzione possa essere un Cluster di hdd, e per le operazioni servono sempre
> CPU, RAM etc...e penso che con iscsi si possa fare molto facilmente, ovvio
> diventa complesso da gestire ma si possono creare sempre sistemi di
> automazione.
>
> Per la questione dei raid, su ogni singola macchina (target), dovremmo
> mettere i dischi in raidN per fornire una qualche ridondanza per i dati,
> sulla singola macchina, in quanto ora sono le singole macchine a fare da
> point of failure oltre che all'initiator. Per cui se si rompe una macchina,
> o un hdd, o qualche componente e la macchina diventa inusabile la rete cade
> (mi riferisco agli hdd), sempre nel caso di un unico grande storage. Ma se
> invece provvediamo a fornire una ridondanza in rete? Per esempio un raid 1
> tra due dev di due diverse macchine (la sincronizzazione verra tra i due hdd
> via iscsi e vie rete) Facciamo conto che drbd non esista, anche se penso che
> si basi sullo stesso principio. Bhe penso che se cade la prima abbiamo
> sempre la seconda, ovvio che si abbasserebbero le performance fino alla
> risincronizzazione.
>
> Quello che ho pensato io è: abbiamo 4 target e un initiator. Sui target
> abbiamo 12 HDD che configuriamo con un raid5 hardware o software che sia
> (tralasciamo i livelli dei raid) per cui vedremo /dev/md0 sui target,
> sull'initiator abbiamo invece i dev importati sdb, sdc, sdd e sde. E fin qui
> tutto bene. Supponiamo ora di volere un unico gigante archivio per esempio
> per lo storage di siti e materiale relativo ai siti, per una webfarm. Il
> miglior modo per poter fare cio sarebbe quello di condividere i raid dei
> singoli target sull'initiator per fare un "volume" di una certa dimensione.
> Questo permette alta velocita, in quanto il carico viene ripartito su 4
> macchine, e su N HDD, e allo stesso tempo in alta velocita su N schede rete.
>
> Pensi che iscsi possa essere applicato anche a questo concetto? Io credo
> che si possa applicare in tale ambito, cio comporterebbe una complessità
> elevata ma se il sistema è ben progettato sarebbe (secondo me) una soluzione
> a dir poc

Re: Postfixadmin

2011-04-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 07 aprile 2011 12:05, Alessandro Baggi  ha scritto:

> Un saluto a tutta la lista.
> Ultimamente stavo dando un'occhiata a postfix per studiare la creazione di
> un mail server. Il problema che mi pongo è legato alla gestione del database
> mysql, dove vengono inserite tutte le info. La mai domanda riguarda quale
> metodo utilizzare per la gestione. Dopo diverse ricerche e dopo aver
> visionato diversi how to, ho notato che possono essere usati diversi sistemi
> per la gestione:
>
> 1) inserimento manuale;
> 2) phpmyadmin;
> 3) postfixadmin;
> 4) GRSoft;
>
> Ciao,
per quel che mi riguarda uso ormai da parecchi anni, ti parlo di etch,
postfixadmin per la creazione delle caselle di posta, gli alias ecc.
Periodicamente faccio gli aggiornamenti e non ho mai avuto problemi.
Considera che comunque tutta la parte crud viene eseguita sul database che
usa postfix (il cui nome è di solito postfix..), il db di postfixadmin è
"usato" da lui stesso per tener traccia degli amministratori dei vari
domini, potresti per esempio permettere ad un utente del quale gestisci la
posta elettronica, di gestire in autonomia le sue caselle di posta e gli
alias, senza che possa vedere tutti i domini gestiti. Altra cosa spesso nel
db di postfix le password degli utenti si lasciano in chiaro, usando ad
esempio phpmyadmin, hai una gstione completa di tutto mysql server, non solo
del db postfix e quindi anche la lettura della password... :(
Mi sento di consigliartelo in tutto serenità.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Domenico.

-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Postfixadmin

2011-04-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 07 aprile 2011 12:32, Alessandro Baggi  ha scritto:

>
> Dato che l'utilizzo di postfixadmin permette l'utilizzo delle quote, credo
> che il supporto delle quote dovrebbe essere specificato in postfix. Si puo
> usare anche dovecot al postso di postfix per la gestione delle quote? Oppure
> dobbiamo configurarli entrambi?
>
>
>  A suo tempo avevo visto che per abilitare le quote dovevo ricompilare
qualcosa, non ricordo bene adesso, e non uso dovecot. Poi dal momento che
nel mio sistema non ho implementato le quote, non ho approfondito, mi
spiace...
domenico.


-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Postfixadmin

2011-04-07 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 07 aprile 2011 14:40, Alessandro Baggi  ha scritto:

>
> /Automatically rejected mail: /Your message to  was
> automatically rejected: Quota exceeded"
>
>
> Il mio dubbio pero è relativo alle quote che si impostano su postfixadmin.
>
> Qualcuno ha avuto esperienza al riguardo?
>

Perdonami ma secondo me stai perdendo del tempo su una cosa inutile.
Configuri postfix, se hai impostato le quote su postfix sarà lui a generare
un messaggio d'errore per il limite raggiunto, e questo lo gestisci appunto
dalla configurazione di postfix. Postfixadmin non è altro che un'interfaccia
per la creazione di domini, utenti e alias sul db di postfix. Potresti
tranquillamente farne a meno, e tramite uno script o direttamente dalla
console di mysql o da phpmyadmin creare/modificare ecc. utenti e via
dicendo, il punto è che un pò più scomodo.
Anche le query che usi per far dialogare postfix con il db, le scrivi in dei
file e poi le richiami dal master.cf di postfix, non tramite
postfixadmin
domenico.





-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: server ftp quale scegliere?

2011-04-21 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 21 aprile 2011 00:16, alessio  ha scritto:

> un saluto a tutta la lista :)
>
> recentemente mi è stato chiesto di installare e configurare un server
> ftp su una macchina debian stable, da quanto mi è stato detto
>
>
Ciao,
personalmente uso da parecchio tempo proftp, l'ho configurato per lavorare
con mysql, per cui nessun utente reale, nessun accesso anonimo e devo dire
che non mi trovo assolutamente male...
Mi ricordo di aver avuto qualche difficoltà in fase di configurazione per
via di howto poco chiari, ma ti parlo ormai di 3-4 anni fa...
Ciao Ciao.
Domenico.


-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: ot: strano problema con outlook.

2011-05-02 Per discussione Domenico Rotella
Premessa ot
ti vuoi fare del male a scrivere una email del genere qui ??
nella migliore delle ipotesi non trovi risposte perchè nessuno usa outlook
nella peggiore ti fai insultare (ovvio sto scherzando)
Per il tuo problema, in azienda da me mi capita lo stesso errore client xp
ma office 2003 se manda email a qualcuno al di fuori degli esempi citati da
te si pianta direttamente, ho fatto anche io un pò di prove ma nulla, non ho
risolto, cancellato anche il profilo utente da doc. & settings...
Mi sa che mi toccherà formattare...
Fammi sapere se per caso riesci a risolvere.
Ciao ciao,
Domenico.

Il giorno 02 maggio 2011 22:07, giovanni Scudeller <
giovanniscudel...@gmail.com> ha scritto:

> Scusate ot ma ho un strano problema con unico pc con windows Xp e
> outlook 2007
> vi spiego la situazione:
> La posta funziona bene sia come client imap che come smtp  pero riesce
> a scrivere messaggi solo a persone che sono nelle rubrica locale o di
> rete tramite ldap o fare rispondi alla mail.
> Ho provato anche ad eliminare rubriche .pst e assimilabili ma non ho
> trovato soluzioni.
> Tutto il resto dei pc presenti sulla rete circa 200 client non hanno
> problemi ( e dire il vero neanche windows).
>
> visto che ben pochi siete nella mia felice situazione  A qualcuno e'
> capitato qualcosa di simile ?
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/4dbf0ee6.5000...@gmail.com
>
>


-- 
---
"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: ot: strano problema con outlook.

2011-05-02 Per discussione Domenico Rotella
Come ti dicevo stavo scherzando, ma mi è capitato di leggere anche su altre
liste, diciamo quesiti su altre distro o s.o. e si è aperto un flame senza
fine, a volte anche insulti. :(
Bella la tua realtà, nella mia lato server sono libero di usare la soluzione
migliore, tanto per citare ho sia una mail server debian con postfix che un
exchange 2007, ma lato client solo win, non è proponibile ahimè linux...
Comunque per il nostro "comune problema", se riesco a trovare una quadra
prima di formattare posto la soluzione...
Domenico.


Il giorno 02 maggio 2011 22:33, giovanni Scudeller <
giovanniscudel...@gmail.com> ha scritto:

> Il 05/02/2011 10:20 PM, Domenico Rotella ha scritto:
> > Premessa ot
> > ti vuoi fare del male a scrivere una email del genere qui ??
> > nella migliore delle ipotesi non trovi risposte perchè nessuno usa
> outlook
> > nella peggiore ti fai insultare (ovvio sto scherzando)
> be sei vuoi proprio sapere ho scritto sulla lista dovecot dove i
> problemi con outlook sono all'ordine del giorno. Ho ottenuto nel giro 10
> minuti 100 mail con invito a formattare.
> Pero penso di collaborare con una delle poche realtà  europee in cui
> abbiamo solo 5 pc con windows, ma visto che in Italia ci sono tanti che
> usano outlook al lavoro, come te, e la cosa era poteva essere capitata.
>
> > Per il tuo problema, in azienda da me mi capita lo stesso errore client
> xp
> > ma office 2003 se manda email a qualcuno al di fuori degli esempi citati
> da
> > te si pianta direttamente, ho fatto anche io un pò di prove ma nulla, non
> ho
> > risolto, cancellato anche il profilo utente da doc. & settings...
> > Mi sa che mi toccherà formattare...
> > Fammi sapere se per caso riesci a risolvere.
> > Ciao ciao,
> > Domenico.
> >
> > Il giorno 02 maggio 2011 22:07, giovanni Scudeller <
> > giovanniscudel...@gmail.com> ha scritto:
> >
> >> Scusate ot ma ho un strano problema con unico pc con windows Xp e
> >> outlook 2007
> >> vi spiego la situazione:
> >> La posta funziona bene sia come client imap che come smtp  pero riesce
> >> a scrivere messaggi solo a persone che sono nelle rubrica locale o di
> >> rete tramite ldap o fare rispondi alla mail.
> >> Ho provato anche ad eliminare rubriche .pst e assimilabili ma non ho
> >> trovato soluzioni.
> >> Tutto il resto dei pc presenti sulla rete circa 200 client non hanno
> >> problemi ( e dire il vero neanche windows).
> >>
> >> visto che ben pochi siete nella mia felice situazione  A qualcuno e'
> >> capitato qualcosa di simile ?
> >>
> >>
> >> --
> >> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> >> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> >> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
> >>
> >> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> >> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> >> listmas...@lists.debian.org
> >> Archive: http://lists.debian.org/4dbf0ee6.5000...@gmail.com
> >>
> >>
> >
> >
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/4dbf150f.3020...@gmail.com
>
>


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Conan Doyle.


Re: OT: postfix gmail

2011-05-31 Per discussione Domenico Rotella
Ciao,
ho appena fatto un test sul mio sistema postfix, dai log non vedo nessun
tentativo di connessione sulla porta 465, ma direttamente sulla 25, come
dovrebbe essere. Mi sono inviato dalla casella di posta gmail un email ad un
account sul mio server.
Domenico.

Il giorno 30 maggio 2011 22:37, giovanni Scudeller <
giovanniscudel...@gmail.com> ha scritto:

> ciao a tutta lista,
> sui alcuni sistemi con postfix, sto notando qualche difficoltà a
> ricevere le mail da utenti di gmail aziendale.  In pratica gmail si
> connette sulla porta 465 (tls) che è disabilitata, dato scoperto con
> iptraf,  anzichè inviare subito la mail sulla porta 25 ( come da rfc) la
> lascia appesa anche  due giorni.
> A qualcuno sta capitando qualcosa del genere ?
> Ovviamente su sistemi con 465 o 587 attive tutto funziona correttamente.
>
>
> --
> Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
> debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per
> problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org
>
> To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact
> listmas...@lists.debian.org
> Archive: http://lists.debian.org/4de4000a.2080...@gmail.com
>
>


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"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Servizio ftp

2003-02-19 Per discussione Domenico Rotella
Vorrei attivare sul mio server l'ftp x gli utenti registrati. Sto provando a
configurare wu-ftpd. Mi date un parere circa la sua stabilità? Ho negato
l'accesso ad anonymous, guest ecc., vorrei fare in modo che gli utenti
possano entrare sulla dir che scelgo e qui fare upload/download ma senza la
possibilità andare a zonzo x il sistema (cosa che al momento invece
avviene).
Ciao e grazie.


Rotella Domenico
Ass. Tecnica
CDC Point Spa Settimo T.se
[EMAIL PROTECTED]
Tel. 011/8954151
Fax 011/8955644




Re: Servizio ftp

2003-02-19 Per discussione Domenico Rotella


> Io personalmente preferisco usare proftpd è molto meglio sia dal punto
> di vista delle funzionalità che dal punto di vista della sicurezza.
> Il wu-ftpd è un vero colabrodo.
 è l'impressione che ho avuto quando ho tentato di configurarlo. Adesso
provo proftpd.
Grazie.
Ciao 
Domenico.
> Ciao
> Vincenzo
> 
> 
> Domenico Rotella wrote:
> > Vorrei attivare sul mio server l'ftp x gli utenti 
> registrati. Sto provando a
> > configurare wu-ftpd. Mi date un parere circa la sua 
> stabilità? Ho negato
> > l'accesso ad anonymous, guest ecc., vorrei fare in modo che 
> gli utenti
> > possano entrare sulla dir che scelgo e qui fare 
> upload/download ma senza la
> > possibilità andare a zonzo x il sistema (cosa che al momento invece
> > avviene).
> > Ciao e grazie.
> > 
> > 
> > Rotella Domenico
> > Ass. Tecnica
> > CDC Point Spa Settimo T.se
> > [EMAIL PROTECTED]
> > Tel. 011/8954151
> > Fax 011/8955644
> > 
> > 
> 
> 
> -- 
> To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact 
> [EMAIL PROTECTED]
> 




Squirrelmail password utente e localizzazione

2003-04-02 Per discussione Domenico Rotella
Ho 2 domande su squirrelmail :
1- è possibile dall'interfaccia del programma cambiare la password utente o
come mi sembra al momento è necessario che l'utente si connetta al pc
tramite ssh ad es. e da linea di comando la cambi ?
2- esiste un modo per far apparire l'interfaccia del progr. in italiano
anzichè inglese ?

Chao e grazie.


Rotella Domenico
Ass. Tecnica
CDC Point Spa Settimo T.se
[EMAIL PROTECTED]
Tel. 011/8954151
Fax 011/8955644




R: Squirrelmail password utente e localizzazione

2003-04-02 Per discussione Domenico Rotella


> -Messaggio originale-
> Da: [EMAIL PROTECTED] [mailto:[EMAIL PROTECTED]
> Inviato: mercoledì 2 aprile 2003 13.45
> A: debian-italian@lists.debian.org
> Oggetto: Squirrelmail password utente e localizzazione
> 
> 
> On Wed, 2003-04-02 at 12:55, Domenico Rotella wrote:
> > Ho 2 domande su squirrelmail :
> > 1- è possibile dall'interfaccia del programma cambiare la 
> password utente o
> > come mi sembra al momento è necessario che l'utente si 
> connetta al pc
> > tramite ssh ad es. e da linea di comando la cambi ?
> 
> Si... sul sito di Squirell puoi scaricare un plugin che fa al 
> caso tuo.
> Non ricordo il nome pero' :)
Ho controllato sul sito e ce ne sono parecchi di plugin, adesso vedo quale
fa al caso

> 
> > 2- esiste un modo per far apparire l'interfaccia del progr. 
> in italiano
> > anzichè inglese ?
> 
> Certo:
> Opzioni > Impostazioni > LANGUAGE > Italian.

fatto ma non funziona

> Se invece ti riferisci al fatto che non riesci a impostare la 
> lingua italiana
> nonostante sia correttamente presente allora il problema l'ho avuto 
> anch'io.
> Si risolve abbastanza facilmente:
> 
> dpkg-reconfigure locales
> 
> e selezioni it_IT.ISO.8859-1!

Hai perfettamente ragione. Era locales il problema. A volte mi perdo dietro
a problemi banali ;)
Ciao e grazie.

> 
> Ciao  
> 
> 
> -- 
> To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact 
> [EMAIL PROTECTED]
> 




Proftpd -- apache

2003-05-14 Per discussione Domenico Rotella
Ho 2 domande sui progrs in oggetto :
1- apache
ho bisogno che un utente crei/aggiorni il sito e faccia upload sul server
via ftp. Visto che l'utente non ha i diritti di scrittura sulla dir
/var/www, come faccio a permetterglielo ? devo inserirlo nel gruppo www-data
che è quello con cui gira apache ?

2- proftpd
ho attivato questo serer ftp e funziona bene ma da cosa ho visto ci sono 2
modi x farlo funzionare (escludiamo accesso anonimo):
1- stabilire in quale dir loggarsi e quindi non poter *uscire* da li
2- lasciare che ogni utente possa entrare nella sua home, ma in questo caso
può girare x tutto il sistema e anche se i permessi non gli concedono di
fare modifiche questo non mi piace, vorrei poter dire chi può uscire dalla
propria home e chi no. Esperienze in proposito ?
2.1- è possibile creare una dir e proteggere l'accesso alla stessa tramite
autenticazione ?
come al solito mille grassie :)


Rotella Domenico
Ass. Tecnica
CDC Point Spa Settimo T.se
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Tel. 011/8954151
Fax 011/8955644




Installazione debian & libpam-modules

2003-06-09 Per discussione Domenico Rotella
Ho un problema con una nuova installazione di unstable :
durante la prima fase di installazione dei pacchetti dselect (quindi apt) va
in loop dicendo che è necassario disinstallare il pacchetto in oggetto per
eseguire la configurazione, per far questo dice di usare l'opzione
APT::ForceLoopBreak. Ho provato a dargli questa opzione da linea di comando
e fa un casino di errori, fra l'altro disinstalla login e rende il sistema
inutilizzabile. Se scrivo quell'opzione nel file apt.conf, dice che c'è un
errore nella riga del file ( mi limito a scriverci : APT::Force-LoopBreak=
true) e si blocca. Qlc. ha avuto il mio stesso problema o qualche
suggerimento ? Questa macchina avrebbe dovuto essere pronta x venerdì e non
ce l'ho fatta, ma x questa settimana vorrei riuscirci :)
ciao a tutti e grazie.


Rotella Domenico
Ass. Tecnica
CDC Point Spa Settimo T.se
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Tel. 011/8954151
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R: Installazione debian & libpam-modules

2003-06-09 Per discussione Domenico Rotella


> guarda mi è successo lo stesso la scorsa settimana a casa di 
> un amico che
> la installava per la prima volta.
> Ho fatto esattamente i tuoi step ma niente.
> Poi la ca**ata, ho disinstallato libpam-modules, così ho reso tutto il
> sistema inutilizzabile O__o.
> Morale : cfdisk, formattazione e reinstallazione ex novo.dopodichè ho
> detto al mio amico che si tenesse woody


Ho pensato a questa soluzione, ma non mi sembra la migliore, credo che non
siamo i soli ad aver avuto questo problema, ci dovrà pur essere una
soluzione, no ;-P
grazie.
ciao


Rotella Domenico
Ass. Tecnica
CDC Point Spa Settimo T.se
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Tel. 011/8954151
Fax 011/8955644




Migrare posta da maildir a /var/mail

2003-08-18 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a t*,
ho appena installato e configurato openwebmail su un server di posta, con mia
grande sorpresa non legge/scrive posta salvata in Maildir (così dicono sul
loro sito ), dal momento che ho una quantità di posta in maildir, qualcuno sa
dirmi se è possibile trasferirla in /var/mail/nomeutente ?

grazie.

Domenico Rotella.

--
Open WebMail Project (http://openwebmail.org)
Debian Project (http://www.debian.org)




Ventole del server sempre al max

2008-09-11 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
vi scrivo per un piccolo problema che non riesco a risolvere. Ho un paio di
server (firewall e mail server) su cui ho installato etch, su entrambi ho la
sensazione dal rumore che fanno le ventole, che queste girino sempre al
massimo della velocità, infatti ho altri server win con hardware abbastanza
simile che fanno meno rumore. Che voi sappiate esiste un qualche software
che ne può gestire la velocità o mi sono perso una qualche configurazione ?
Come al solito grazie a tutti...
p.s.
so che forse nn è il posto giusto, non è la lista corretta, perdonatemi, ma
ci sono iscritti della lista di torino e provincia che avrebbero piacere di
organizzare un uscita per una birra una sera ?
Saluti a tutti...
ciau nè :)

-- 
--
Domenico Rotella domenicocsnt.it
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GpgFp : 657A C713 9062 488A E043 5963 34CC 38E7 DC55 D47D
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"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Re: Ventole del server sempre al max

2008-09-11 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 11 settembre 2008 17.36, Alessandro Pellizzari <[EMAIL PROTECTED]> ha
scritto:

>
> fancontrol, ma devi installarti anche lm-sensors e, almeno per me, farti
> la configurazione a manina perche` di suo non e` riuscito a rilevare
> niente.
>
> Bye.
>
> --
> Alessandro Pellizzari
>
ok non ci avevo proprio pensato, lo installo e provo a configurarlo, grazie.


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Domenico Rotella domenicocsnt.it
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Re: Ventole del server sempre al max

2008-09-11 Per discussione Domenico Rotella
2008/9/11 Marco DI NARDO <[EMAIL PROTECTED]>

> Ciao,
>
> Sono macchine Fujtsu-Siemens??
>
sono dei server hp serie ML-xxx una è un pò più datata, l'altra invece è
decisamente recente..



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Re: Ventole del server sempre al max

2008-09-12 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 11 settembre 2008 18.29, dea <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

>
> HP ha un system control nativo per Linux, hai provato a cercare sulla
> sezione
> download del sito HP relativamente al tuo modello di Proliant ?
>
> no a questo  avevo pensato provo a controllare, grazie.


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Etch con chipset Intel p35

2008-10-02 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
vi scrivo giusto per un parere. Devo fare un server ed ho una scheda madre
con chipset intel p35. Il kernel di etch non ha i driver al suo interno, per
cui non riesco ad installarla. Qualcuno ha avuto un problema simile ? Ho
cercato in rete ma non trovato soluzioni che mi piacciano, considerando che
andrà in produzione. L'alternativa è un controller separato.
come al solito grazie a tutti.


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Re: Quesito su amavis

2008-11-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 4 novembre 2008 15.45, Christian Surchi <[EMAIL PROTECTED]> ha
scritto:

> Hai letto questo?
>
> http://www.ijs.si/software/amavisd/amavisd-new-docs.html#actions
>
> si grazie si trova anche nella documentazione locale installata con il
pacchetto. Purtroppo non trovo quello che cerco. Forse  sono io a voler fare
una cosa poco usuale e che magari ha poco senso, proverò a cercare ancora un
pò.
Grazie.


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Quesito su amavis

2008-11-04 Per discussione Domenico Rotella
Ciao a tutti,
sono alle prese con la configurazione di amavis e nonostante mi sia letto la
documentazione non riesco a risolvere una cosa. Vorrei fare in modo che se
una mail viene messa in quarantena a causa di un virus o di un allegato
"bannato", venga mandato un avviso al destinatario del messaggio. Al momento
questo avviso riesco a mandarlo all'amministratore del sistema e al
mittente. Che voi sappiate esiste questa possibilità ?
Grazie e buona giornata.

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Re: Quesito su amavis

2008-11-05 Per discussione Domenico Rotella
2008/11/4 gollum1 <[EMAIL PROTECTED]>

> Il martedì 4 novembre 2008 12:56:24 Domenico Rotella ha scritto:
> ...*Vorrei fare in modo che
> > se una mail viene messa in quarantena a causa di un virus o di un
> allegato
> > "bannato", venga mandato un avviso al destinatario del messaggio. Al
> > momento questo avviso riesco a mandarlo all'amministratore del sistema e
> al
> > mittente. Che voi sappiate esiste questa possibilità ?*
>
>
> Di solito è buona norma non utilizzare questo sistema, è una cosa
> fastidiosissima, per non dire anche bellemente inutile, ricevere dei report
> di presenza virus nelle proprie mail, quando in realtà non le hai spedite e
> non puoi averle spedite.


Scusa ma credo di essermi spiegato male o magari hai letto di corsa.. :)
come vedi ho sottolineato la  parte importante, sono d'accordo con te non ha
senso inviare queste notifiche ed in effetti non è quello che voglio fare.
Ti spiego brevemente:
se un utente del mio mail server riceve una email con un virus oppure un
allegato tipo eseguibile, lo banno, lo metto in quarantena ed asmavis manda
una mail all'amministratore del mail server (io in questo caso), mettendolo
al corrente di questo. Bene io vorrei che anche il DESTINATARIO del
messaggio riceva questa notifica che gli dica "tizio ti ha mandato una mail
con un virus o cmq qualcosa di indesiderato rispetto le policy interne,
contatta l'amministratore se pensi che sia un errore o perchè magari hai la
necesità di leggerla comunque"

<(non ho virus e non spedisco mai allegati che non siano fatti direttamente
da
csnt.it
Cs Network snc  Rivarolo C.se
Computers And Networks
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squid & messenger

2009-02-03 Per discussione Domenico Rotella
ciao a tutti,
pongo un problema che credo sia abbastanza comune. In un azienda devo
limitare il traffico su internet con squid, detto fatto chi deve navigare
naviga chi no... Sorge però un piccolo problema, messenger ad esempio ma mi
sembra anche skype se non riescono ad effettuare la connesione perchè
filtrati usano la porta TCP 443, che non riesco a bloccare, mia svista ?
suggerimenti ?
grazie.
ciao ciao.

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Domenico Rotella   domenicocsnt.it
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Conan Doyle.


Re: squid & messenger

2009-02-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 3 febbraio 2009 22.07, Pol Hallen  ha
scritto:

> Ciao
> scusa se cambio discorso :-)
>
> sto amministrando squid in una ditta con 30 client misti (osx, win e linux)
> -
> parrebbe (ma non ne sono certo) che la cache (o comunque l'accesso alle
> pagine web) gia' visitate non sia immediato (sembrerebbe quindi) che squid
> ripeschi da internet la pagina per poi fornirla al client anziche'
> passargli
> direttamente quella della cache.
>
> Circa queste' opzioni cos'hai usato?
>

Guarda in realtà in questo caso non mi interessa tanto un discorso di cache
quanto di limitazione della navigazione internet. Ciò che posso dirti è che
nel mio laboratorio dove passano parecchi pc e quindi continui aggiornamenti
di antivirus e c. ho notato un decadimento di prestazioni e situazioni come
la tua dopo un certo periodo di lavoro; credo che sia dovuto alla quantità
di dati in cache, di solito la faccio ricostruire ex novo e poi riprende a
lavorare bene.
Spero di esserti stato d aiuto.
ciao.



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Conan Doyle.


Re: squid & messenger

2009-02-04 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 3 febbraio 2009 22.04, Pol Hallen  ha
scritto:

> [...]
> Tra gli elementi che compongono le ACL possiamo identificare un header del
> tipo content-type, inoltre possiamo identificare il pattern inviato quale
> risposta ad una intestazione del tipo content-type. Gli elementi che
> compongono le ACL da utilizzare sono il req_mime_type ed il rep_mime_type.
> Se
> vogliamo evitare l'utilizzo del msn-messanger dovremmo impostare le
> seguenti
> ACL
> acl reqmsn req_mime_type -i ^application/x-msn-messenger
> acl repmsn rep_mime_type -i ^application/x-msn-messenger
> Il messanger msn viene identificato quindi dal tag
> application/x-msn-messenger, a questo punto dobbiamo solo applicare le
> regole
> appena definite
> http_access deny reqmsn
> http_reply_access deny repmsn
> [...]
> http://www.acmeconsulting.it/Squid-Book/HTML/sec-acl-web.html
>

Mi spiace ma con queste ACL non si riesce a bloccare. Ho cercato in rete ed
altri hanno lo stesso problema. Infatti se guardo adesso le porte usate da
messenger per collegarsi, usa porte >1, ieri che ero dal cliente dove
dovevo configurare il proxy, usava la 443, in quanto evidentemente le
connesioni su queste porte sono considerate sicure e quindi non vengono
bloccate dal proxy.
Grazie,
ciao.



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piccolo aiuto su squid

2009-02-19 Per discussione Domenico Rotella
ciao lista, :-)
vi chiedo un piccolo aiuto, se qualcuno ne sa più di me
Situazione fino a ieri :
rete aziendale con una dmz, gli utenti navigavano e scrivendo
www.dominio.com, potevano accedere al sito aziendale presente su un server
nella dmz, tutto filtrato e configurato con un firewall.
Situazione ad oggi :
ho installato squid in trasparent, con delle acl che definiscono chi può
navigare ecc, tutto bene, non fosse che se adesso un utente tenta di
ragguingere il sito di cui prima, situato nella dmz, risponde apache
installato sul firewall/proxy. Ovviamente affinchè il proxy non venga
"aggirato", esiste una regola sul firewall che fa il redirect di tutto il
traffico diretto alla porta 80 sulla 3128 (squid appunto). E credo che il
problema sia proprio squid che vedendosi arrivare queste richieste le "gira"
al server locale, ma non so come "istruirlo" affinchè si comporti in modo
diverso.
Come al solito grazie e tutti.
ciao ciao.

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Re: Spamassassin e le mail da se stessi

2009-04-10 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 8 aprile 2009 17.22, RaSca  ha
scritto:

> Ciao a tutti,
> su una Debian Etch ho fatto il tuning del servizio di posta, passando in
> pasto a sa-learn (del pacchetto spamassassin) numerosi archivi di mail
> spammose e configurando postfix affinché effettui il check delle rbl.
> Eppure... Le maledette mail tipo "se vuoi un guadagno supplementare" che
> hanno come mittente il mio stesso indirizzo non vengono mai beccate ne da
> spamassassin, ne dalle rbl e neppure dal filtro locale di Thunderbird.
> Ora, io di guadagni supplementari ne vorrei, ma mi basta sapere che c'è
> l'opportunità una volta sola :-)
>

> Qualcuno di voi è riuscito ad ovviare a questi inconvenienti?

scusa ma nel senso che non mette il tag [spam] a queste e mail oppure perchè
cestini direttamente lo spam e quindi questo passa ?



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Re: E' possibile configurare postfix+mysql?

2009-04-27 Per discussione Domenico Rotella
Il giorno 26 aprile 2009 12.37, zapparano zapparano  ha
scritto:

> Ciao a tutti
>
> Mi piacerebbe configuare un mailserver (tra l'altro mai configurato) che ad
> ogni mail in arrivo questa, venga memorizzata all'interno di un database.
> Inoltre mi piacerebbe anche che gli utenti fossero virutali e anch'essi
> contenuti all'itnerno del db...
> sapete se esistono guide per fare cio? o sapete darmi indicazioni?
>
> quindi ad esempio: configuro il dominio mio_dominio
> e gli utenti: uten...@miodomionio, uten...@miodominio
>
> se qualcuno invia una mail ad uten...@miodomionio, queste venga
> memorizzata nel db associata appunto all'utente destinatario...
>
>
> vorrei usare tipo postfix e mysql ..
>
>
> grazie a tutti in anticipo
>
>
Ciao,
personalmente ne ho alcuni di mail server in produzione che usano postfix +
mysql + amavis ecc...
in rete trovi vari howto ben fatti, anche perchè x email è davvero lunga la
spiegazione.
Vedo difficile salvare le email in un db, di solito si lavora usando le
maildir ed implementarle in un db lo vedo complicato, anche perchè poi la
difficoltà sta nel dire al courier/dovecot della situazione come fare per
scaricare i nuovi messaggi, segnarli come già letti ecc...
Sinceramente vedo la soluzione poco utile, non so cosa ne pensino gli altri.
Se hai problemi ti giro degli howto da cui avevo preso spunti.
Saluti.

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Sistema di controllo remoto simil inquiero

2007-04-02 Per discussione Domenico Rotella

Buongiorno lista,
ho un quesito :
come da oggetto, inquiero (tanto per fare un nome, ma ne esistono
altri) è un sistema che permette di fare assistenza remota sui
computer. Il client si connette ad un certo sito, scarica il plugin e
ti permette di controllare il pc dell'utente (che purtroppo è quasi
sempre win :( ). Vorrei offrire un servizio simile ad alcuni clienti e
mi chiedevo se per linux esiste un sistema simile, da installare sul
mio server in azienda. Questo mi permetterebbe di abbattere dei costi
(che nel caso dell'oggetto sono importanti) ma sopratutto mi farebbe
avere il controllo completo della situazione.
Grazie e tutti.
Ciao.


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Re: Sistema di controllo remoto simil inquiero

2007-04-02 Per discussione Domenico Rotella

Il 02/04/07, heba<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

puoi usare  hamachi, c'è anche per linux, lo trovi qui.

http://www.hamachi.it/download.htm

ok grazie.
A chi potesse interessare ho trovato anche ultravnc, che sembra fare
ciò che sto cercando.
ciao.
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Interfacce di rete virtuali

2007-04-05 Per discussione Domenico Rotella

Buongiorno a tutti,
sto installando un firewall con 3 intrerfacce di rete (uso shorewall).
L'interfaccia esterna ha 4 ip pubblici. Creo una serie di regole
(normalmente dnat) verso dmz o local per permettere l'uso di servizi.
La cosa strana è che la stessa regola provata oggi funziona, domani
magari no.
Tentando di capire dove sia l'errore, ieri facendo dei test ho visto
che l'unico ip che risponde al ping è quello assegnato alla rete non
virtuale ieri ad non funzionavano le regole.
Per assegnare gli ip virtuali ho inserito nel file interfaces dopo la
dichiarazione della rete reale :
up ip addr add 123.123.123.123/xx brd 123.123.123.255 dev eth0 label eth0:0
ripetuto per tutti gli indirizzi.
Ho anche provato a dichiarare le reti virtuali con :
eth0:0 intet static
ip
netmask
ecc.
ecc.
Con ifconfig vedo gli indirizzi corretti assegnati alle varie interfacce.
A questo punto chiarito il problema chiedo lumi, sbaglio qlc.
nell'assegnare gli ip virtuali ?
Qualcuno che abbia avuto problemi simili ?
Grazie.
Ciao.


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Re: Sistema di controllo remoto simil inquiero

2007-04-06 Per discussione Domenico Rotella

Il 05/04/07, Mattia Martinello<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Domenico Rotella ha scritto:
> A chi potesse interessare ho trovato anche ultravnc, che sembra fare
> ciò che sto cercando.
Si, secondo me un'ottima alternativa ad Inquiero (che costa una sassata
mensile secondo me non giustificabile!).
Tra l'altro UltraVNC ha la fantastica opzione SC
(http://www.uvnc.com/pchelpware/sc/index.html) che permette di costruire
un client ad-hoc che permette di collegarsi ad un UltraVNC Viewer in
listen mode. Praticamente come Inquiero (ma con molte funzionalità in
meno), ma gratis.

Infatti mi sembra un'alternativa valida senza pagare quella follia che
chiede inquiero. Devo solo capire come configurare il server, non ho
cercato bene in rete ma non mi sembra ci sia tanta documentazione. Hai
per caso qualche link da darmi ?
Ciao

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Re: Secondario di posta con Postfix

2007-04-06 Per discussione Domenico Rotella

Il 04/04/07, Gianluca <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:



Adesso ho la necessità di mettere su un server di posta secondario che
faccia da backup a quello sopra descritto e che legga le informazioni
necessarie al relay da MySQL.



Dipende da cosa hai bisogno, ti serve un secondo server che riceva posta
quando il primario è down o impegnato e poi consegni al primary oppure vuoi
anche poter leggere la posta degli utenti ?
Nel primo caso leggi il mio commento  dopo, è abbastanza semplice, nel
secondo in pratica devi configurare il server di backup come quello primario
e nel caso di problemi leggi la posta da quest'ultimo. Ti complichi non di
poco la vita però, vedi al esempio la configurazione dei client per
scaricare/leggere la posta.

Infine mi piacerebbe sapere se si può impostare Postfix a fare da

secondario per alcuni domini e da principale per altri.



Certo che si, direttiva 

Il server di backup per quando tempo conserva le email se il primario

non risponde?



Di default credo per qualche giorno, normalmente imposti tu a mano  questo
valore

Spero di esserti stato d'aiuto.
ciao.
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Assenza di webmin in etch

2007-04-20 Per discussione Domenico Rotella

Ciao tutti,
sto installando etch ex novo sul mio server e mi sono accorto che webmin non
è più incluso nella stable in nessuna versione. Ne conoscete il motivo ?
Hanno cambiato il tipo di licenza o ci sono problemi di qualche tipo ?
Grazie.

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Re: Assenza di webmin in etch

2007-04-20 Per discussione Domenico Rotella

Il 20/04/07, Marco Bertorello <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:
io lo uso per configurare shorewall e qualche altra piccolezza, spesso è
meglio guardarsi i files di configurazione piuttosto che usare webmin, solo
volevo evitare di incasinarmi il sistema x un soft di importanzaelativa.
Ciao.


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Re: Quoting (was: Re: Assenza di webmin in etch)

2007-04-20 Per discussione Domenico Rotella

Il 20/04/07, Marco Bertorello <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


[...]

Perfavore, facciamo un uso sensato del quoting... ip non ho mai detto
queste cose.

Hai ragione chiedo scusa. Sono un pò di corsa e non ho fatto attenzione.



Ciao :)




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Quale webmail

2007-04-24 Per discussione Domenico Rotella

Buongiorno a tutti,
vi scrivo per chiedervi un consiglio. Visto che lavoro sempre fuori ufficio,
trovo più comodo usare una webmail x la mia posta. Al momento uso
openwebmail, che oltre ad essere fatta bene secondo me, permette anche una
volta loggati di fare upload/download della proria home. Il fatto è che non
supporta maildir e non è più presente in Debian, credo per qualche
incompatibilità sul tipo di licenza. Avete qualche suggerimento ? Ho provato
squirrelmail ma proprio non mi piace e non mi soddisfa al 100%.
Grazie in anticipo.


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Re: Quale webmail

2007-04-26 Per discussione Domenico Rotella

Il 24/04/07, Hal <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


> http://www.horde.org/webmail/


grazie non lo conscevo ed a prima vista sembra fare quello che mi serve. E
sembra anche presente in stable.



Ciao.





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Re: Quale webmail

2007-04-27 Per discussione Domenico Rotella

Il 24/04/07, Francesco Cecconi <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


>Ti consiglio di provare roundcube [1].

Grazie, come riesco a dedicare un pò di tempo al mio server lo provo. Ho

solo un dubbio, controllando i pacchetti deb,  ho visto che roundcube esiste
solo in experimental e normalmente sono restio a mettere pacchetti
provenienti da li su una macchina in produzione.
Ti farò sapere,
ciao.
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PostfixAdmin su etch e mysql 5.0

2007-05-07 Per discussione Domenico Rotella

Ciao a tutti,
sto configurando un mail server (postfix + mysql + postfixadmin ecc.) su
etch. Quando avvio postfixadmin mi viene restituito un messaggio d'errore
relativo ad una variabile nel config.inc.php che setta la versione di mysql
usata. Mentre su sarge credo ci fosse ancora mysql ver. 4.x, in etch la
versione è la 5.x Ho controllato fra le faq di postfixadmin e si fa
riferimento ad un fantomatico pacchetto php-mysqli da installare che fra i
pacchetti deb sembra non esistere.
Qualcuno si è già imbattuto in un problema simile, idee ?
Come al solito grazie in anticipo per l'aiuto.

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Re: PostfixAdmin su etch e mysql 5.0

2007-05-08 Per discussione Domenico Rotella

Il 07/05/07, Alessandro De Zorzi <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


> non uso PostfixAdmin ma in linea generale per usare mysqli è necessario
> avere php5
> quindi installare PEAR (apt-get install pear) quindi MDB2_Driver_mysqli

> pear install MDB2
> pear install MDB2_Driver_mysqli





Ti ringrazio per la dritta perchè pear non era installato e quindi neanche i

driver. Continua comunque a non funzionare restituendomi lo stesso messaggio
d'errore. In relatà non è che PostfixAdmin sia indispensabile, era solo per
fornire uno strumento visuale semplice per creare/modificare le caselle di
posta a chi non mastica per nulla la sintassi sql e si dovrà occupare della
gestione degli utenti.



Ciao.





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Re: PostfixAdmin su etch e mysql 5.0

2007-05-08 Per discussione Domenico Rotella

Il 08/05/07, Alessandro De Zorzi <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


> ma l'errore quale è?

Mi restituisce un errore nel set di una variabile nel file config.inc.phpin 
quella riga dichiara il tipo di db usato (mysql se la versione di mysql è
al max la 4, mysqli se la versione è la 4.1 o >, oppure altro db tipo
postgres). Nella paginadi errore rimanda anche alle faq sul sito di
PostfixAdmin e sembra appunto dovuto al fatto che non è in grado di usare il
db correttamente. Per adesso ho messo la cosa in standby domattina ci perdo
ancora un pò di tempo.



Grazie,
Ciao.





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Come si installa grub su raid ?

2007-05-15 Per discussione Domenico Rotella

Buonasera a t*,
vi scrivo pe run piccolo problema con grub. Sto installando una etch su un
server con 3 hdd scsi. Ho creato un raid 5 ed una swap togliendo lo spazio
necessario ad un solo disco. L'installazione va a buon fine, ma quando
l'installer tenta di installare grub sull'mbr (grub-install hd0), fallisce
riportando un errore grave non meglio specificato. Ho provato a passare come
parametro di installazione /dev/md0, va continua a darmi errore. Ho provato
a fargli installare lilo ma anche lui non va a buon fine. In queste
condizioni evidentemente non posso lavorare. Avete suggerimenti ? Ho pensato
anche di creare una partizione di boot non sul raid, come x la swap, ma
prima di rifare l'installazione sarebbe bello avere un consiglio.
Come al solito ringrazio chi potesse darmi qualche dritta.
Buona serata.


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Come si installa grub su raid ? --- Risolto !!!

2007-05-16 Per discussione Domenico Rotella

Ciao,
come da mio precedente tread, (ringrazio x i consigli, come al solito sono
stati di grande aiuto) ho risolto in questo modo :
ho creato una partizione di boot di 100 mb (lo so è fin troppo grande, ma lo
spazio non è un problema) in raid1, con una di spare visto che ho 3 hdd. Ho
poi creato una partizione per lo spazio rimanente in raid5 dove ho
installato il sistema. Grub si è installato correttamente nella /boot ed il
sistema si è già riavviato, quindi tutto ok !
Vi faccio solo una piccola domanda, che sappiate come è possibile
controllare lo "stato di salute" del raid ? esiste un qualche software ?
Come al solito grazie x l'aiuto.


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Re: [OT] costruire media center

2007-05-28 Per discussione Domenico Rotella

Il 25/05/07, Fernando ff77 <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


scusate ma non so a chi chiedere..

vorrei costruire un media center.. conoscente qualche mailing list
dedicata ???



Guarda non è che sia proprio un media center, ma c'è un prodotto che si

chiama dreambox che è un ricevitore satellitare e terrestre su cui puoi
montare un hdd x registrare e ci puoi vedere film, ascoltare musica ecc. Ho
lasciato per ultima la chicca più interessante, è una sorta di pc
somigliante ad un videoregistratore su cui è installato linux e ti permette
di smanettare parecchio. In rete ci sono dei team che hanno creato su un
kernel 2.6.x delle cose veramente belle. :)
Se ti interessasse ti dò maggiori info.
P.S. per i malpensanti : lo usi per vedere la tv satellitare con il tuo
abbonamento regolare, non parlo di sistemi per bypassare sistemi di
protezione (illegale e proibito dalla legge ) :)
ciao.
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Re: R: [OT] costruire media center

2007-05-28 Per discussione Domenico Rotella

Il 28/05/07, Premoli, Roberto <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


Qui non ho mai trovato malpensanti... solo gente che si scambia
informazioni e fa ricerca... e si sa che la ricerca a volte, per forza
di cose, travalica alcuni limiti...

lo so non era questo il punto, ma ho visto alcuni thread diventare

chilometrici anche solo per poche parole dette fuori posto o mal
interpretate, la mia intenzione era chiarire in anticipo che non voglio
promuovere la visione della pay tv con metodi *illegali*. Poi ognuno faccia
come meglio crede o ritiene opportuno.
Ciao :)


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"Eliminato l'impossibile ciò che resta per quanto improbabile è la verità".
Conan Doyle.


Problemone con server. Non si avvia più !!

2007-06-11 Per discussione Domenico Rotella

Ciao a tutti,
sono nella m..., scusate ma è così. Ho installato un server di posta qualche
settimana fa, tutto ok, giusto da installare sa ecc. E' un server hp con 3
hdd scsi in raid 5, i dischi sono nuovi ed all'avvio li vede, parte grub ma
dopo aver fatto il check dei dischi e del controller mi dice :
kinit: trying to resume from /dev/sda1
altra serie di errori legati a kinit ed al fatto che non trova /root/dev
/sys insomma non trova il sistema e target filesystem doesn't have
/sbin/init.
Idee ? Nessuno ha toccato il pc e reinstallare tutto mi far venir male,
oltre al fatto che se non riesco a capire la natura di questo errore non mi
fido comunque a reinstallare e mandare in produzione.
Grazie come al solito.
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Raid defunto e check dischi

2007-06-19 Per discussione Domenico Rotella

ciao a tutti,
ho un problema con un server di posta, avevo scritto qualche giorno fa. Ho
acceso il server per gli ultimi aggiornamenti e non parte più. Avevo creato
via software un raid5 e dai messaggi di log vedo che è defunto. I dischi
sono nuovi. Riesco ad accedere al pc con un altro disco su cui avevo
installato il sistema in precedenza ma non riesco a montare il disco
primario del raid. mi servirebbe per recuperare i files di configurazione e
magari il db mysql. Il fatto è che il pc è stato spento un paio di settimane
e nessuno ci ha messo le mani. Avete idea di cosa possa essere successo ?
Adesso vorrei provare a ricreare il tutto ma mi piacerebbe far controllare
ad un software l'integrità dei dischi. Cosa abbiamo sotto linux che lo
faccia ? Se poi riuscisse anche a farlo con i dischi non montati sarebbe
il max.
Grazie.

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