Re: Debian su 386?

2000-10-17 Per discussione Colorio Mauro

--- Begin Message ---

>   Secondo voi &#-1; possibile 1 installare una versione di debian su un
> 386 e configurarlo al meglio per dedicarlo solamente alla navigazione in
> internet? Installando solamente le cose necessarie tra cui anche il Server X e
> un gestore di finestre.


dimentica X, vai su home.arachne.cz e scaricati arachne per linux
(dimentica netscape) e lavora solo da console,
ci sono tutti i programmi che ti servono per la rete, dai client FTP
NTTP HTTP
al telnet, irc icq..

oppure prova a vedere www.microwindows.org , ci facevano girare mozilla
ma la vedo dura su un 386:)

quanta RAM hai? dovrai stare attento anche ai servizi che attivi
piu' memoria utilizzi meno sara' performante la macchina

buona fortuna
ciao
Mauro
--- End Message ---


Re: Debian su 386?

2000-10-17 Per discussione TheBong Pipe
> Salve a tutti,
>   vi vorrei porre un quesito!
> Sto cercando di assemblare un computer da dedicare solamente alla
> navigazione su internet utilizzando dei pezzi vecchi come una scheda 
madre con 386
> DX 33, 16 MB di RAM ...
Io da un vecchio portatile extensa texas instruments (486 con 8Mb) ho tirato 
fuori una cosa simpatica: una stazioncina per navigare un pochino e 
consultare l'email. Ho messo X con twm e il menu ha solo 4 voci: 
internet-email-browser-spegniti. Il browser e' mosaic. Funziona anche 
benino, a parte che l'hard disk fa i doppi turni ;). Credo che pero' in una 
situazione con 16Mb di RAM le cose dovrebbero migliorare. Pero' ti prego, 
NON installare netscape!
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Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]

2000-10-17 Per discussione Federico Di Gregorio
Scavenging the mail folder uncovered Daniele Cruciani's letter:
> On Mon, Oct 16, 2000 at 11:37:38AM +0200, Federico Di Gregorio wrote:
> > chiariamo: se offri un servizio (consapevolmente o no) non puoi lamentarti
> > se poi qualcuno lo usa, ovvaimente. se invece qualcuno tenta di usare una
> > nota debolezza per entrare nel tuo sistema va denunciato immediatamente e
> > la cosa migliore che si possa fare e scrivere all'isp. l'errore iniziale e'
> > stato mettere fakebo, ma se quella macchina fosse stata un windows, 
> > sensibile
> > al bo... chiunque tenti di usare un baco noto *e'* colpevole. punto.

> Beh, e' un argomento piuttosto complicato ...  Il fatto e' che si
> stanno giudicando le intenzioni (anche se qui erano piuttosto
> evidentemente dannose).

non potevi citare *tutta* la frase? sono pinemanete d'accordo sul fatto
che le intenzioni *non sono* punibili. ma l'ingresso non autorizzato in
un sistema (anche se malamente protetto) lo e'. la legge deve proteggermi
*anche* se io non sono un esperto in sicurezza. tutto qui'.

> Che poi la notifica all'utente che a lanciato il bo e' solo un monito,
> una tirata di orecchie, sono daccordo, ma i divieti assoluti non li
> sopporto.

dipende dall'argomento. il divieto di entrare sulla mia macchina e'
leggere i miei files *deve* essere assoluto, imho.

> Spiegando con due frase (credo Montessori): "La cattiveria e' figlia
> delle istituzioni, l'uomo sensa leggi cresce solidale"

emm... fortunatamente non e' una frase tua, cosi' posso dichiarare
quanto sia una ca**ata senza offenderti ;)

> Forse questa va un po' oltre, ma l'idea e': piuttosto che vietare
> l'utilizzo di una porta sconosciuta (per pericolo magari che dietro ci
> sia windows98), sarebbe meglio che non ci fosse gente che non ha altro
> da fare che perdere tempo e rom

nessuno vuole vietare l'utilizzo di una porta sconosciuta. uno scan e'
poco educato ma non punibile. usare un exploit per avere accesso ad una
macchina e' un pochino piu' grave.

ciao,
federico

-- 
Federico Di Gregorio [http://www.bolinando.com/fog] {Friend of Penguins}
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 Best friends are often failed lovers. -- Me




Re: Mi sono entrati nel pc?

2000-10-17 Per discussione Federico Di Gregorio
Scavenging the mail folder uncovered Daniele Cruciani's letter:
> > scusa, ma la conosci la differenza fra usare irc ed un portscan?
> > il fatto che sript-kiddies-lameracci-del-menga usino irc, non
> > c'entra niente con la loro deficienza nel sentirsi molto fichi,
> > molto hacker, nel fare "cd nmap; ./configure; make"...

> Scusa, ma come si scrive un programma? posso vedere se quello che ho
> scritto e' giusto? non posso neanche compilarlo? e poi se neanche
> parte? se ho sbagliato qualcosa e ho trovato un bug in qualche
> sistema?

compilalo, cambialo, sperimenta. sui *tuoi* computer. il fatto
di usare i miei non aggiunge *niente* alle tue conoscenze. 

> E' vietato sperimentare?!? E' vietato usare il computer.

scusa, hai fatto un corso di sofistica? e' ovvio a chiunque legga
tutte le parle della frase qui' sopra che non intendevo vietare
di imparare...

> beh, se ne sentono troppe in giro di leggi assurde sulla "buona
> programmazione", che io preferisco qualche fighettone piuttosto che
> delle leggi inconsistenti.

buona programmazione? e cos'e'? 

-- 
Federico Di Gregorio [http://www.bolinando.com/fog] {Friend of Penguins}
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Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]

2000-10-17 Per discussione Giacomo Fiorin
Una frase, per quanto abbastanza condivisa da me, mi lascia
qualche dubbio:

> Voglio dire che non e' possibile perseguire penalmente un lamer che
> pastrocchia nel server di una grande azienda con BO
> installato. Bisogna invece perseguire l'amministratore della rete.

Credo che occorra distinguere a questo punto dalla violazione
della riservatezza (che sta diventando, come deve, un reato: quindi il
lamer del caso è sempre meglio che si diverta con il SUO computer)
dalla inadempienza o incapacità.  Qui occorre porre un limite,
altrimenti di questo passo ogni volta che si scopre un bug nei
programmi Microsoft faccio causa per danni contando ogni giorno che
passa fino alla patch: chi stabilisce l'entità del danno?  Le aziende
stabiliscano i loro standard di sicurezza, e li mettano nel contratto
di assunzione, quindi chi lascia BO nel server di una azienda, va
semplicemente licenziato.

Se uno poi si mette a passare allo scanner le porte del mio PC si
casa non sta ancora facendo nulla di male, è vero: ma se per caso io
io ho lasciato qualche accesso ai miei file, senza saperlo perché io
NON FACCIO DI PROFESSIONE L'AMMINISTRATORE DI RETE, dovrei forse
evitare di collegarmi in rete solo perché qualcuno non ha di meglio da
fare che curiosare tra le mie cose?  Credo che occorra iniziare a
discutere di distinzioni anche giuridiche tra computer personali (e
quindi privati) e quelli pubblici, tipo quelli di aziende e
università.

Finché le cose stanno come adesso, non sarà possibile, ma se si
individuassero regole comuni per le quali non sia più possibile per
qualcuno lasciare il proprio computer inavvertitamente aperto al
pubblico (nel senso di mettere un cartello ``potete entrare'', non
certo di lasciare accessi aperti che ce ne saranno sempre), allora la
violazione di un computer privato dovrà diventare un reato.

  Saluti,   
  Giacomo




Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]

2000-10-17 Per discussione Federico Di Gregorio
Scavenging the mail folder uncovered Giacomo Fiorin's letter:
> Una frase, per quanto abbastanza condivisa da me, mi lascia
> qualche dubbio:
> 
> > Voglio dire che non e' possibile perseguire penalmente un lamer che
> > pastrocchia nel server di una grande azienda con BO
> > installato. Bisogna invece perseguire l'amministratore della rete.
> 
> Credo che occorra distinguere a questo punto dalla violazione
> della riservatezza (che sta diventando, come deve, un reato: quindi il
> lamer del caso è sempre meglio che si diverta con il SUO computer)
> dalla inadempienza o incapacità.  Qui occorre porre un limite,
> altrimenti di questo passo ogni volta che si scopre un bug nei
> programmi Microsoft faccio causa per danni contando ogni giorno che
> passa fino alla patch: chi stabilisce l'entità del danno?  Le aziende

non puoi. quando accetti la licenza accetty anche il WARRANTY DISCLAIMER.

-- 
Federico Di Gregorio
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  99.% still isn't 100% but sometimes suffice. -- Me




tar per archivio multivolume

2000-10-17 Per discussione Alberto Bigazzi

Devo trasferire, con dischetti, un file .tar tra due computers. 
Il file tar da trasferire, come alcuni dei singoli files che lo
costituiscono, e' piu' grosso di 1.44M.  
Ho provato con tar, con l'opzione multi-volume, ma non mi riesce. 

> tar c -L 1440 -M -f foo.tar  foo/
tar: can't open /dev/nst0 : Permission denied

(messaggio misterioso: cos'e' /dev/nst0?)

qualcuno ha esperienza? 
grazie
alberto. 

-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/
Alberto Bigazzi, PhD. 
Research Associate,  
Dept. of Mathematics,   
Politecnico di Milano,   
Piazza Leonardo da Vinci 32,
20133 Milano (ITALY)   
-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/
Phone: +39-02-2399 4508
Fax:   +39-02-2399 4568
email: [EMAIL PROTECTED]
http://www1.mate.polimi.it/~albbig
-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/





Re: tar per archivio multivolume

2000-10-17 Per discussione a . maurizi


Prova con
tar cvMf /dev/fd0 foo/
alla fine del primo floppy ti comparira`:
Prepare volume #2 for `/dev/fd0' and hit return:
ciao


On Tue, 17 Oct 2000, Alberto Bigazzi wrote:

> 
> Devo trasferire, con dischetti, un file .tar tra due computers. 
> Il file tar da trasferire, come alcuni dei singoli files che lo
> costituiscono, e' piu' grosso di 1.44M.  
> Ho provato con tar, con l'opzione multi-volume, ma non mi riesce. 
> 
> > tar c -L 1440 -M -f foo.tar  foo/
> tar: can't open /dev/nst0 : Permission denied
> 
> (messaggio misterioso: cos'e' /dev/nst0?)
> 
> qualcuno ha esperienza? 
> grazie
> alberto. 
> 
> -/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/
> Alberto Bigazzi, PhD. 
> Research Associate,  
> Dept. of Mathematics,   
> Politecnico di Milano,   
> Piazza Leonardo da Vinci 32,
> 20133 Milano (ITALY)   
> -/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/
> Phone: +39-02-2399 4508
> Fax:   +39-02-2399 4568
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> -/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/-/
> 
> 
> 
> --  
> To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
> with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]
> 

---
Alberto Maurizi ISAO-CNR
[EMAIL PROTECTED]   via Gobetti 101
http://www.isao.bo.cnr.it/~abl/maurizi  I-40129 Bologna, Italy
Phone n. +39 051 639 9615   Fax n. +39 051 639 9658




Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]

2000-10-17 Per discussione Samuele Giovanni Tonon
On Tue, Oct 17, 2000 at 10:39:55AM +0200, Federico Di Gregorio wrote:
> dipende dall'argomento. il divieto di entrare sulla mia macchina e'
> leggere i miei files *deve* essere assoluto, imho.
Ma questo lo faccio anche con apache !!! 
come si fa a sapere se leggendo quei file
a) commetto un crimine perche' non volevi che li leggessi ma tu ( vuoi
ignoranza sulla sicurezza, vuoi configurazione sbagliata, vuoi server bacato
che con normale connessione mi permette di vedere tutto ( e.g. ntop in
modalita' web di qualche mese fa ) )
b) sono tranquillo perche' sono autorizzato 
> 
> > Forse questa va un po' oltre, ma l'idea e': piuttosto che vietare
> > l'utilizzo di una porta sconosciuta (per pericolo magari che dietro ci
> > sia windows98), sarebbe meglio che non ci fosse gente che non ha altro
> > da fare che perdere tempo e rom
> 
> nessuno vuole vietare l'utilizzo di una porta sconosciuta. uno scan e'
> poco educato ma non punibile. usare un exploit per avere accesso ad una
> macchina e' un pochino piu' grave.
peccato che il caso dal quale e' partito questo thread non fosse un exploit 
bensi' una cattiva conf.

ciao 
Samuele

-- 

Samuele Tonon <[EMAIL PROTECTED]>
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Linux System administrator at  Computer Science Research Labs of University 
of Bologna, Italy

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Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]

2000-10-17 Per discussione Samuele Giovanni Tonon
On Tue, Oct 17, 2000 at 11:36:58AM +0200, Giacomo Fiorin wrote:
> Una frase, per quanto abbastanza condivisa da me, mi lascia
> qualche dubbio:
> 
> > Voglio dire che non e' possibile perseguire penalmente un lamer che
> > pastrocchia nel server di una grande azienda con BO
> > installato. Bisogna invece perseguire l'amministratore della rete.
> 
> Credo che occorra distinguere a questo punto dalla violazione
> della riservatezza (che sta diventando, come deve, un reato: quindi il
> lamer del caso è sempre meglio che si diverta con il SUO computer)
> dalla inadempienza o incapacità.  Qui occorre porre un limite,
> altrimenti di questo passo ogni volta che si scopre un bug nei
> programmi Microsoft faccio causa per danni contando ogni giorno che
> passa fino alla patch: chi stabilisce l'entità del danno?  Le aziende
> stabiliscano i loro standard di sicurezza, e li mettano nel contratto
> di assunzione, quindi chi lascia BO nel server di una azienda, va
> semplicemente licenziato.
purtroppo non puoi perche' nel Disclaimer del programma e' scritto che non
sono responsabili di questo ... peccato perche' con I Love You ci si poteva
fare i miliardi e togliere dal giro questa ca(vol)o di compagnia 
Interessante comunque notare come al tempo di quel VBS nessun media abbia
fatto notare come solo M$ fosse vulnerabile 
:-)
 
> Se uno poi si mette a passare allo scanner le porte del mio PC si
> casa non sta ancora facendo nulla di male, è vero: ma se per caso io
> io ho lasciato qualche accesso ai miei file, senza saperlo perché io
> NON FACCIO DI PROFESSIONE L'AMMINISTRATORE DI RETE, dovrei forse
> evitare di collegarmi in rete solo perché qualcuno non ha di meglio da
> fare che curiosare tra le mie cose?  
Sei libero di collegarti quando vuoi ma non ti lamentare se una cosa del
genere esiste, Internet fondamentalmente e' Libera e Anarchica , esistono
dei principi per un suo buon uso non delle leggi e francamente spero 

rimanga tale per sempre. E' assurdo (e pericoloso ) chiedere dei criteri 
protezionistici che vengano attuati a livello mondiale, 
a) nessuno sara' mai completamente daccordo
b) si rischia di ledere la liberta' individuale ( per proteggerti dagli
hacker abbiamo vietato la crittografia ! vi sembra assurdo un discorso del
genere ? beh sappiate che gia' lo si fa in alcuni paesi ).

>Credo che occorra iniziare a
> discutere di distinzioni anche giuridiche tra computer personali (e
> quindi privati) e quelli pubblici, tipo quelli di aziende e
> università.
Tale distinzione nel DPR sull'abuso informatico esiste gia' 
> 
> Finché le cose stanno come adesso, non sarà possibile, ma se si
> individuassero regole comuni per le quali non sia più possibile per
> qualcuno lasciare il proprio computer inavvertitamente aperto al
> pubblico (nel senso di mettere un cartello ``potete entrare'', non
> certo di lasciare accessi aperti che ce ne saranno sempre), allora la
> violazione di un computer privato dovrà diventare un reato.

io spero che le cose rimangano tali proprio perche' internet non e' una 
cosa da subire ( o un diritto) bensi' una cosa da costruire assieme 
( e quindi un dovere ) , almeno questo e' quello che ho imparato dalla
filosofia GNU .

ciao
Samuele 
-- 

Samuele Tonon <[EMAIL PROTECTED]>
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Linux System administrator at  Computer Science Research Labs of University 
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Re: Stiamo scherzando ? [Re: Mi sono entrati nel pc?]

2000-10-17 Per discussione Samuele Giovanni Tonon
On Mon, Oct 16, 2000 at 07:30:59PM +0200, Luca - De Whiskey's - De Vitis wrote:
> On Sat, Oct 14, 2000 at 08:42:03PM +0200, Samuele Giovanni Tonon wrote:
> > ripropongo un altro caso : ho installato apache senza accorgermene e la mia 
> > macchina si chiama samu.it ( sono fico, ho i soldi , mi sono comprato un
> > dominio  ecc ecc ) io apache non so che ce l'ho eppure la gente si 
> > collega
> > e inizia a vedere i miei file ( perche' la conf e scazzata) e riesce a 
> > leggere
> > tutto il mio hd .
> > quella genmte ha commesso reato ? devo iniziare a mandare una mail per ogni
> > host che uso e per ogni suo servizio aperto( smtp , www, nntp, pop3 , imap )
> > ? mi baso solo su eventuali conf strane ? 
> 
> non credo che il problema si equivalente, ma simile al piu`.
> in questo caso tu hai lasciato la possibilita` a qualcuno di accedere "non
> violentemente" ai tuoi dati, al tuo computer ecc
> 
> Nell'altro casi invece c'era la malignita` nel fatto che qualcuno ha cercato
> di accedere "violentemente" a qualcosa a cui non gli era permesso accedere.
Assolutamente no ! la Legge non distingue tra porte pericolose , Servizi
comuni e non ! e spero che mai lo faccia Internet non e' solo www smtp e pop3!
Esistono 65535 porte sul tuo computer e se uno vuole puo' e deve, installarci 
qualsiasi demone e chiunque deve poter accedervi senza la paura di commettere
reato .

ma ancora giusto per fare un esempio HardCore :-)
Se la vostra vicina di casa 25enne si spoglia con le finestre aperte e voi 
la guardate al max vi beccate un Porco! non certo una denuncia , questo anche 
se e' lei che inavvertitamente l'ha lasciata aperta ( la finestra ovviamente
. ) .

ciao
Samuele 
-- 

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Re: Documentazione del traffico

2000-10-17 Per discussione Samuele Giovanni Tonon
On Mon, Oct 16, 2000 at 07:10:09PM +0200, [EMAIL PROTECTED] wrote:
> Salve a tutti!
> 
> Volevo chiedervi se c'è qualcosa in giro che logghi il traffico tipo 
> iptraf ma senza che sia interattivo. Sopratutto che abbia un log umano.

ippl ? 
iplogger ?
provali 
ciao
-- 

Samuele Tonon <[EMAIL PROTECTED]>
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Re: Mi sono entrati nel pc?

2000-10-17 Per discussione Daniele Cruciani
On Tue, Oct 17, 2000 at 10:42:56AM +0200, Federico Di Gregorio wrote:
> Scavenging the mail folder uncovered Daniele Cruciani's letter:
> > > scusa, ma la conosci la differenza fra usare irc ed un portscan?
> > > il fatto che sript-kiddies-lameracci-del-menga usino irc, non
> > > c'entra niente con la loro deficienza nel sentirsi molto fichi,
> > > molto hacker, nel fare "cd nmap; ./configure; make"...
> 
> > Scusa, ma come si scrive un programma? posso vedere se quello che ho
> > scritto e' giusto? non posso neanche compilarlo? e poi se neanche
> > parte? se ho sbagliato qualcosa e ho trovato un bug in qualche
> > sistema?
> 
> compilalo, cambialo, sperimenta. sui *tuoi* computer. il fatto
> di usare i miei non aggiunge *niente* alle tue conoscenze. 
> 

Si aggiunge qualcosa alle mie conoscense. Prendi questo scenario: io
non possiedo una rete con 20 O.S. differenti, e sto scrivendo qualcosa
(client o server che sia), che richiede di accedere ad una certa porta
(caso client) o fornisce un servizio su di una porta (caso
server). Voglio sapere come il client si comporta con altri O.S. che
non hanno (o non dovrebbero avere) quella porta aperta. Casualmente
le mie richieste su quella porta risultano essere un tentativo
d'attacco. Ok, concesso, decisamente improbabile, ma qui si sta
giudicando le intenzioni.

Ora, il fakebo e' stato creato per testare il comportamento di un
"client" microsoft quando si rivolge ad una macchina linux.

Si' tutto discutibile, ma si tratta comunque di giudicare intenzioni.

> > E' vietato sperimentare?!? E' vietato usare il computer.
> 
> scusa, hai fatto un corso di sofistica? e' ovvio a chiunque legga
> tutte le parle della frase qui' sopra che non intendevo vietare
> di imparare...
> 

Ancora intenzioni, non vietare di imparare ma vietare di usare la
conoscenza secondo il proprio arbritrio, io propendo piu' verso
l'educazione al rispetto degli altri invece che verso i divieto di
fare xxx1 col programma yyy1, xxx2 col programma yyy2, ... quante
leggi e leggine dovremmo avere?

> > beh, se ne sentono troppe in giro di leggi assurde sulla "buona
> > programmazione", che io preferisco qualche fighettone piuttosto che
> > delle leggi inconsistenti.
> 
> buona programmazione? e cos'e'? 
> 

Qualcosa tipo ucita, riguarda gli states, ho letto qualche pagina qua'
o la'.

Daniele.

-- 
Daniele Cruciani <[EMAIL PROTECTED]>
Universita` di Pisa - Informatica -
http://www.cli.di.unipi.it/~cruciani/




Re: Mi sono entrati nel pc?

2000-10-17 Per discussione Federico Di Gregorio
Scavenging the mail folder uncovered Daniele Cruciani's letter:
> Si aggiunge qualcosa alle mie conoscense. Prendi questo scenario: io
> non possiedo una rete con 20 O.S. differenti, e sto scrivendo qualcosa
> (client o server che sia), che richiede di accedere ad una certa porta
> (caso client) o fornisce un servizio su di una porta (caso
> server). Voglio sapere come il client si comporta con altri O.S. che
> non hanno (o non dovrebbero avere) quella porta aperta. Casualmente
> le mie richieste su quella porta risultano essere un tentativo

chiedi gentilmente all'amministratore di un grande sistema di lasciarti
sperimentare. *prima* chiedi, poi sperimenti. e' buona educazione prima
di tutto il resto. se mi arriva un portscan, *prima* scrivo all'isp e
poi chiedo perche' al mittente. se il mittente fosse stato in buonafede,
non avrebbe avuto nessun problema ad avvertirmi. 

-- 
Federico Di Gregorio
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 A short story: I want you. I love you. I'll miss you. -- Me