> Il giorno 08/lug/2014, alle ore 21:16, Alberto De Prezzo > <justor...@linuxmail.org> ha scritto: > > Ascoltando quanto detto da Kenneth Reitz poco tempo fa, sono rimasto colpito > dai 2 termini usati: si definisce preoccupato, addirittura *terrorizzato* dai > numeri ancora troppo a favore di Python 2.x. Ciò è causa di dispersione di > forze e frammentazione. > > La mia curiosità è la seguente: quotidianamente, i partecipanti a questa ML, > con che versione si trovano a lavorare maggiormente? Quanti, oggi, dovendo > iniziare un progetto, utilizzano ancora la 2? Perchè? Per la mia esperienza > personale -ad esempio- posso affermare che io ed i miei collaboratori ci > troviamo ad affrontare ~90% codice 3.x, facendo praticamente sempre il > porting di tutte le librerie non ancora disponibili. Se posso > scegliere/decidere io, non ho dubbi: i vantaggi della 3 sono superiori. Voi? >
Credo che sia stato ampiamente sottovalutato il problema della transizione sulla base codice installata. Chi ha molto codice in python 2 non sempre ha il tempo e le risorse per migrare tutto. D'altra parte una migrazione a metà porta inconvenienti e quindi l'effetto frenante è davvero importante. Con maggiore lungimiranza si sarebbe forse potuto lasciare una sorta di retrocompatibilità automatica che garantisse il funzionamento del codice 2 all'interno di python 3. Comunque prima o poi passeranno tutti. Ma non sarà così indolore. E cambiare per cambiare, magari sceglieranno un altro linguaggio, come ad esempio GO. G _______________________________________________ Python mailing list Python@lists.python.it http://lists.python.it/mailman/listinfo/python