Il 21/09/2013 12.53, Manlio Perillo ha scritto:
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On 21/09/2013 12:08, Remo The Last wrote:
'giorno, anche se oggi ho parecchio la luna storta vorrei indicare
due annunci che meritano !?=?@@ᄚ!!!!! Tratto da questi noti
periodici di lavoro:
a sf
[...]
Il tutto me lo spiego assumendo che la laurea di oggi equivale al
diploma di anni fa, ed il diploma di liceo di oggi equivale al diploma
di scuola media di anni fa.
[...]
Ciao Manlio
Mi permetto di intervenire, anche se personalmente sono in tutt'altra
altra situazione.
(non sono laureato e sono in pensione).
I titoli di studio anni fa erano comunque rispettati, e anche ai
diplomati si offrivano normamente lavori
dignitosi e a tempo indeterminato.
Non mi sembra che sia la laurea (e neanche il diploma) ad avere perso
prestigio, ma più generalmente IL LAVORO.
Tutta l'innovazione tecnologica (automazione e comunicazion), sociale
(libera circolazione di persone e merci),
economica (libera circolazione dei capitali) e politica
(liberalizzazione dei rapporti di lavoro) è stata indirizzata
non al miglioramento delle condizioni di vita delle persone (tutte!), ma
al conseguimento di maggiori profitti, e
soprattutto alla riduzione del potere di contrattazione dei lavoratori.
Oggi i lavoratori contano pochissimo, e sono facilmente sostituibili con
altri che costano meno, o anche niente,
qui o da qualche altra parte del mondo.
Singolarmente non contiamo niente. Dobbiamo prenderne atto, e non
pensare più alla scuola come ad uno
strumento per entrare nel "mondo del lavoro", ma solo ad un
arricchimento personale.
Il dubbio "ma che studio a fare?" è più che leggittimo, ma anche se è
vero che lo studio non ti fa trovare lavoro,
certamente la mancanza di studio ti esclude totalmente.
Si deve correre per non restare indietro, ma per andare avanti bisogna
correre molto più forte !
aldes rossi
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