Il 16/05/2011 23:50, Pietro Battiston ha scritto:
Il giorno lun, 16/05/2011 alle 22.27 +0200, Elisabetta Ronchieri ha
scritto:
Il 16/05/2011 22:00, Gasparini Andrea ha scritto:
Ciao

2011/5/16 Elisabetta Ronchieri<elisabetta.ronchi...@cnaf.infn.it>:
Salve
volevo sapere quale struttura di installazione deve seguire un pacchetto di
file python.
In particolare mi interesserebbe sapere come devono essere gestiti i file
python che corrispondono ad un eseguibile.
Credo che dipenda molto dal sistema su cui vuoi installare. Tu a cosa
ti riferisci?
Di base ti consiglio di dare un'occhiata a EasyInstall, e pypi.
Poi ci sono le varie "politiche" di impacchettamento per le diverse
distribuzioni.
Ubuntu/Debian, RedHat e compagnia, hanno sistemi di pacchetti diversi,
e quindi son creati in maniera differente.

Questo è vero... ma penso che un buon setup.py piaccia a tutti, e
suppongo (perlomeno, è così per Ubuntu/Debian) che una volta che c'è un
buon setup.py e nessuna cosa strana, lo sforzo di pacchettizzazione sia
comunque minimo.

Questo sara' sicuramente il passo da fare successivo agli autotool.
Il setup.py permette di creare uno spec file un po' customizzato, intendo dire con i vari pre, post, preun, etc?

Elisabetta
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