> Nicola Larosa ha scritto: >> Non è necessario che la directory top del package si chiami come il >> package che si vuole poi importare, ci sono alternative a metterla nel >> PYTHONPATH:
Manlio Perillo wrote: > Perchè complicarsi la vita? Complicarsi? Sono modi alternativi di fare la stessa cosa, e tornano spesso utili. > Riguardo poi modificare il PYTHONPATH, è necessario perchè non posso > installare l'applicazione nel sistema; deve restare tutto nel mio account.. Allora nel PYTHONPATH metti una dir locale, come /home/user/.python2.x/site-packages , e dentro questa metti il file PTH che punta alla lib del progetto. Quando vorrai installare altri package non dovrai più toccare il PYTHONPATH, ma potrai creare i file PTH (o usare link). >> Inoltre, metterei una directory lib dentro trunk, e metterei il codice là >> dentro, così poi possiamo aggiungere bin, doc, test, README e >> quant'altro. > La directory lib mi piace. > Però io farei poi comunque > /lib/pythonisti/ Se ci tieni... non si riesce ad evitare il doppio pythonisti, quindi? -- Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/ Data preservation is an ogre, and ogres have layers. -- Mark Pilgrim, June 2006
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