Don Luca mi scusi, ma ELLUL LO VEDO INTRISO PESANTEMENTE DI IDEOLOGIA SPICCIOLA [sarò io che, quando sento un sermone, mi irrito; ...se poi è sulla tecnica, da ingegnere ribatto punto su punto].
>>La tecnica non è mai un fatto neutrale. Men che meno la religione... >>...“società tecnologica” ... una civiltà in cui la tecnologia diventa il >>principio organizzativo centrale. Più che "principio", "strumento". Che la tecnologia "organizzi" qualcosa, non l'ho mai visto (solo con certi package con cui degli imbecilli costringono altri imbecilli a organizzarsi come ha deciso l'imbecille autore a monte; tutto il resto delle organizzazioni è un portato umano). >>...“determinismo tecnico”, dove l’efficienza e la produttività sono i criteri >>supremi di valore... >>efficienza e produttività sono criteri molto seri di economia (e qui la >>tecnologia di certo aiuta, ...ma non è essa che guida). Il problema è che efficienza e produttività (sempre buone, in sè: essere inefficienti e improduttivi ha qualche senso solo fuori dall'economia) sono un po' troppo messe avanti ad altri criteri, ma il problema non è loro (ad es. quando si mette il profitto come riferimento gestionale per un'azienda di servizio pubblico, quando il riferimento giusto sarebbe il rapporto servizio-costo, il problema non sono certo efficienza e produttività, ma la logica distorta di altri imbecilli: qui sarebbe carino che la fede facesse qualcosa, ...ma la vedo dura; contro l'imbecillità, neanche la fede ha potere). >>...troppo spesso a discapito della dimensione spirituale. La dimensione "spirituale" ognuno se la gestisce come vuole. Che poi la predazione / sfruttamento / manipolazione sia la costante universale della storia (di cui la guerra è solo l'esempio più triste e tragico), e che ci sia gente che non ha il tempo fisico di vivere una dimensione spirituale, ...è di nuovo un altro discorso. >>...fondamentale distinzione ... tra tecnica – intesa come capacità umana ... >>grazie alla quale l’uomo crea strumenti per potenziare la propria azione – e >>sistema tecnico che si costituisce solo nel corso della modernità. Mi sembra impensabile avere la tecnica, ...e poi non usarla. E qui si torna alla vexata quaestio se sia colpa del coltello il fatto che qualcuno lo usa "male", e te lo infila in pancia. >>Un “sistema” che riduce il sapere a forma di conoscenza specializzata, a metà >>strada tra apprendimento operativo (trasmissibile mediante linguaggi e >>procedure codificate) e condotte sociali di tipo imitativo. Beh, che le organizzazioni possano essere alienanti, è portato non solo tecnico. E le "promesse spirituali" non mi sembrano così ..."migliori". >>Ellul ritiene che il messaggio biblico – visto come un invito alla >>compassione, all’amore per il prossimo e al distacco dai valori materiali – >>delinei un’etica di vita che si oppone alla logica del potere, della violenza >>e della tecnica. Io togliereì: - Sia "distacco dai valori materiali", che mi sembra fra l'ideologico e l'utopistico, - Sia -- appunto -- "tecnica", per le argomentazioni di cui sopra su a) la costante universale della storia, e b) le supposte colpe del coltello. >>...altri autori cristiani ... che ... hanno sviluppato un approccio critico >>alla modernità non in chiave nostalgica (verso un passato perduto), ma >>prospettica (verso un futuro ancora da raggiungere) a partire dalle risorse >>di libertà e autenticità messe a disposizione dalla fede. Io mi sarei fermato ad "ancora da raggiungere", perché il resto è ideologia pura (libertà e autenticità dalla fede? cerca di toglierti il pensiero critico quando sei troppo piccolo per capire cosa ti stanno facendo!). >>...attribuisce centralità alla coscienza individuale, alla lettura diretta >>della Bibbia e al rapporto personale con Dio. Liberissimo. Ma non mi tocchi la tecnica. Da ingenere rivendico il fatto -- inoppugnabile -- che il 99 % delle cose che si toccano e funzionano è stato fatto direttamente o indirettamente da un ingegnere. Che usa la tecnica. (Altrimenti gli rimane solo il coltellino svizzero, e fare la canoa direttamente dal pieno di un albero caduto per conto suo.) DA... >>La fede viene vista come un impegno attivo e una sfida alla società e alle >>sue strutture oppressive. E il cristianesimo viene interpretato... ...HO LASCIATO PERDERE (vedasi l'incipit). ----- Original Message ----- From: don Luca Peyron To: Nexa Sent: Wednesday, March 12, 2025 9:15 AM Subject: [nexa] Ellul: la fede come resistenza al dominio della tecnologia Buona lettura, dl https://www.avvenire.it/agora/pagine/ellul-la-fede-come-resistenza-al-dominio-della-tecnica _________________________ don Luca Peyron Pastorale Universitaria - Apostolato Digitale Arcidiocesi di Torino www.universitari.to.it via XX settembre 83, Torino tel. 011 5156239