Buongiorno,

mi aspetterei che la persona "nexiana media" sia immune all'effetto wow
di «potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci, ma noi
siamo scienza, non fantascenza» [1]; tuttavia vale la pena riportare
l'articolo integrale, che merita di essere indicizzato in questa lista

"J.C. DE MARTIN" <demar...@polito.it> writes:

> https://www.internazionale.it/notizie/alberto-puliafito/2024/05/22/chatgpt-40-intelligenza-artificiale-effetto-wow

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Guida pratica per resistere all’effetto wow sull’intelligenza artificiale
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22 maggio 2024 10:08

Il 13 maggio 2024 la OpenAi ha organizzato una [presentazione in
diretta] sulla piattaforma di streaming YouTube per mostrare ChatGpt
4o, il nuovo modello di ChatGpt.

All'interno di una stanza con le luci soffuse e un gigantesco schermo,
in uno scenario curato nei minimi dettagli e apparentemente informale,
[Mira Murati], direttrice tecnica della OpenAi, ha condotto la
presentazione. Insieme a lei c'erano altre due persone chiave
dell'azienda: [Mark Chen], a capo delle cosiddette ricerche di
frontiera, e [Barrett Zoph], che invece lavora sulle ia una volta che
sono state addestrate. La diretta ha totalizzato più di tre milioni e
mezzo di visite in cinque giorni.

La OpenAi ha caricato altri video sul proprio canale YouTube. In
alcuni casi si tratta di estratti dalla diretta. In altri, invece, i
contenuti e anche i protagonisti sono diversi. Fra questi ultimi, il
più visto – con oltre un milione e mezzo di visualizzazioni – è il
[video] in cui [Greg Brockman], presidente della OpenAi, fa dialogare
due modelli ChatGpt 4o fra loro usando due smartphone diversi. La
fotografia dei video è curata nei minimi dettagli; durante la diretta
il pubblico, sempre fuori campo, fa versi di apprezzamento; ogni
elemento è immaginato a monte per l'intrattenimento e per generare
quello che nel marketing è noto come effetto wow. L'idea alla base è
semplice: quando si presenta un prodotto bisogna generare sorpresa,
ammirazione, superare le aspettative, presentare le novità in modi
inaspettati. È vero che OpenAi ha un prodotto che si presta a questo
effetto wow. Ma allo stesso tempo, se oggi vuoi provare a replicare
quello che fa Brockman con i due smartphone non puoi farlo.

Analizzare la forma con cui queste aziende comunicano è un buon modo
per prendere le distanze dal contenuto e considerarlo in maniera
critica. Altre forme di presentazione dei prodotti, decisamente più
appariscenti e costose, sono i cosiddetti keynote. I più famosi nella
storia della Silicon Valley erano quelli tenuti da Steve Jobs, ex
amministratore delegato della Apple. Avevano addirittura un loro nome
proprio: gli [stevenote]. Il giorno dopo la presentazione della
OpenAi, per esempio, c'è stato il [Google i/o], pianificato da tempo
(è probabile che la OpenAi abbia deciso strategicamente di anticipare
la concorrenza con un evento più piccolo). Lo streaming ha superato il
milione di visualizzazioni. Lo [spot di Gemini], invece, è a oltre sei
milioni. Anche in questo caso sono state presentate funzioni molto
interessanti che però non esistono ancora, come la possibilità di
integrare Gemini in tutte le applicazioni dell'ecosistema digitale
Google (per esempio per cercare fra le mail o fra i tuoi file su
Google drive).

Anche guardare i numeri è importante. Le visualizzazioni sono elevate,
ma nemmeno lontanamente paragonabili a quelle dei video più visti
sulle piattaforma streaming. Le intelligenze artificiali restano un
tema di nicchia: è un altro elemento da considerare per resistere alla
macchina pubblicitaria che amplifica aspettative e impatto delle ia
generative e delle loro funzioni. Questo ci dice anche che queste
macchine sono ancora poco note al grande pubblico e dunque
inavvertibili socialmente.

Tutte le volte che una grande azienda della Silicon Valley organizza
il suo evento succede, poi, che la copertura della notizia nel mondo
tech si amplifica a dismisura: vengono prodotti articoli sulle testate
online specializzate, commenti sui social network, testo, video,
guide, impressioni, recensioni. Lo spazio informativo viene
letteralmente invaso. Molte persone approfittano del fatto che si
parli molto di quell'evento per ottenere visibilità: i loro contenuti
sono spesso preparati rapidamente per cavalcare l'ondata
dell'interesse e quindi, per ragioni di tempo, aderiscono in maniera
acritica al racconto di quel che vede o sente, sono quasi tutti uguali
e poco ragionati. Il tutto non fa che creare confusione e amplificare
l'effetto wow.

Come si può fare, allora, per seguire il lancio di un prodotto come
ChatGpt 4o senza farsi travolgere? Come ci si approccia a un nuovo
servizio di ia? Ecco una guida pratica che contiene anche suggerimenti
d'uso di queste macchine:

• rinuncia a vedere la presentazione in diretta. Se hai un grande
  interesse per il tema potrebbe essere difficile, ma non ci
  guadagnerai nulla in termini di comprensione dei prodotti: starai
  solo guardando una lunga pubblicità che ha l'aspetto di un convegno
  tecnico o di una dimostrazione;
• evita di leggere tutto quel che viene scritto o raccontato nei
  giorni seguenti. In questo modo ti metterai al riparo dalle opinioni
  altrui e potrai farti una tua idea;
• se puoi e ti serve, inizia a giocare con il prodotto. Non si può
  fare con l'hardware ma con i software di ia è diverso. Puoi usare
  ambienti di test come il sito [sito comparativo] Lmsys, dopo aver
  letto attentamente come funziona. Per testare i chatbot come ChatGpt
  4o preparati una serie di prompt che usi sempre, uguali per tutti i
  chatbot. Io inserisco dentro la macchina un mio articolo, chiedo di
  imitare il mio stile e di scrivere un pezzo su un tema affine,
  proponendo alla ia un titolo, il pubblico a cui il pezzo è rivolto,
  il contesto in cui andrà pubblicato. Poi confronto i risultati con
  quelli che mi ero salvato in passato. Puoi fare lo stesso con
  analisi di file di dati o con conversazioni generali, chiedendo un
  piano marketing o un'analisi di una foto;
• leggi il manuale e le specifiche tecniche;
• se stai testando un'ia generativa da testo a testo, chiedi al
  chatbot di dirti cosa sa fare e di crearti una tabella comparativa
  con le sue versioni precedenti;
• ora è arrivato il momento di guardarti la presentazione e leggere le
  opinioni degli altri.

Sembra faticoso e non tutti avremo il tempo di fare questi passaggi.

Ma mettere questa serie di filtri – o almeno sapere che si possono
adottare – è un riparo sicuro dall'effetto wow delle intelligenze
artificiali.

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Saluti, 380°



[1] https://yewtu.be/watch?v=tFXd1LS5_A0

-- 
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
 non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts.  Ask me about <https://stallmansupport.org>.

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