Buongiorno,

grazie della divertentissima segnalazione!

Alberto Cammozzo via nexa <nexa@server-nexa.polito.it> writes:

> <https://www.corriere.it/opinioni/24_febbraio_05/chat-cattiva-che-scaccia-quella-buona-a0311f16-c43a-11ee-93f1-a16183fd09f8.shtml>

di Roberto Battiston, 5 febbraio 2024 

[...]

> Del resto è un tema ben noto anche in Italia, dove, in un contesto di
> difficoltà del settore dell’ informazione, l’ accesso a pagamento alle
> più autorevoli testate subisce la concorrenza di canali di
> informazione gratuiti, di minore qualità ma molto diffusi.

Dateli via gratis!... ve lo chiede l'Europa per combattere la
disinformazione di minore qualità, ce ne vuole una autorevole!

> Non è il solo esempio di politicizzazione di ChatGPT: Bernie Bot, la
> versione cinese di ChatGPT, è stata costruito in modo da evitare a con
> cura discussioni su Taiwan o su Xi Jinping e potremmo continuare.

...il pangolino che ha starnutito sul pipistrello ed è uscito il
SARS-CoV-2?

> Ma il caso dei filtri delle testate giornalistiche è anche più
> interessante, perché mostra come regolamentare il mercato dei dati

Dati?  Mercato?!?   Divertentissimo osservare come persone intelligenti
confondano allegramente le opere dell'ingegno coi dati *e* le norme sul
diritto d'autore con quelle sui contratti :-D

«Ho visto certa gente discutere abilmente della psicanalisi come fosse
l'uncinetto» (cir.)

[...]

> La qualità delle risposte di ChatGPT dipende anche dal fatto che il
> web sia così grande da assicurare un ragionevole equilibrio
> relativamente ai vari punti di vista.

Però quelli degli altri sono disinformazione... e in più sono gratis e
ci rovinano il "mercato dei dati"

[...]

> con l’andare del tempo i chatbot generativi verranno allenati su data
> base sempre più culturalmente circoscritti. [...] per renderli
> megafoni di una visione del mondo piuttosto che di un altra.

Che è già così, nonostante la propaganda di quelli che vorrebbe far
credere che i bot sono oggettivi

> Questa rischia di essere la strada maestra per rendere questi
> algoritmi i nuovi strumenti per una temibile manipolazione dell’
> opinione pubblica, questione particolarmente delicata nel 2024, anno
> in cui più della metà della popolazione mondiale parteciperà a
> processi elettorali.

É uno scandalo: vogliamo il monopolio della manipolazione dell'opinione
pubblica!

> L’interfaccia rimane quella suadente e amichevole a cui siamo
> abituati, ma i contenuti sono quelli scelti a monte da chi ha
> costruito il modello di linguaggio.

Mica come facciamo noi per scegliere i contenuti che pubblichiamo!
...eh?  Uh? ...mumble [1]:

> Nulla di più, nulla di meno, direte, di un talk show, di un comizio o
> di un giornale schierato politicamente. Nel caso dei chatbot
> generativi si tratta però di sistemi interattivi, flessibili,
> personalizzati e continuamente adattabili all’interlocutore con cui
> interagiscono

interagiscono [2]?!?

> in linguaggio naturale, per questo molto più potenti ed efficaci nell’
> azione di orientamento delle opinioni.

...a meno che l'UTENTE abbia gli strumenti cognitivi per capire:

1. che NON sta interagendo: può fare SOLO quello che l'interfaccia
utente gli consente, stabilito da chi l'ha programmata.  Interagire con
un sistema chatbot implicherebbe poterlo (ri)programmare.

2. che c'è una discreta probabilità che il chatbot stia emettendo frasi
che, verificate da un agente ESTERNO, risultino non corrispondenti alla
realtà dei fatti o allo stato dell'arte della conoscenza.  Correggere le
stronz... ops gli errori è *impossibile* perché sono generati
statisticamente.

Nota a latere: anche coi talk show, comizi, giornali è impossibile
interagire :-O

Quando comprendi il processo di confezionamento delle notizie sui media
"tradizionali" [1] e sui chatbot hai meno probabilità di essere
MANIPOLATO nella formazione dei tuoi GIUDIZI (fanculo le opinioni).

Comprendere quanto sopra è alla portata di tutte le persone dotate di un
minimo di intelligenza, basta smetterla di trattarle (e trattarsi) come
dei MINORATI http://btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ar01s04.xhtml.

Kant aveva già scritto dei mass media, dell'AI (a sua insaputa?!?) e
dello spauracchio della minaccia rappresentata dalla
c.d. disinformazione:

--8<---------------cut here---------------start------------->8---

È così comodo essere minorenni! Se ho un libro che ha intelletto per me
[...] non ho certo bisogno di sforzarmi da me.  Non ho bisogno di
pensare, purché sia in grado di pagare: altri si assumeranno questa
fastidiosa occupazione al mio posto.  A far sì che la stragrande
maggioranza degli esseri umani [...] ritenga il passaggio allo stato di
maggiorità, oltreché difficile, anche molto pericoloso, si preoccupano
già quei tutori che si sono assunti con tanta benevolenza l'alta
sorveglianza su di loro.  Dopo averli in un primo tempo istupiditi come
fossero animali domestici e aver accuratamente impedito che queste
placide creature osassero muovere un passo fuori dal girello da bambini
in cui le hanno ingabbiate, in un secondo tempo descrivono a esse il
pericolo che le minaccia qualora tentassero di camminare da sole.»

--8<---------------cut here---------------end--------------->8---
(Nota: l'AI è rappresentata dai tutori come il libro che ha intelletto)

[...]

Saluti, 380°


[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Gatekeeping_(communication)

[2] https://www.treccani.it/vocabolario/interagire/: Agire mutuamente,
    reciprocamente; esercitare un’azione o avere un’influenza l’uno
    sull’altro; [...]

-- 
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
 non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts.  Ask me about <https://stallmansupport.org>.

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