*Lo smartphone precoce riduce l'apprendimento degli studenti più esposti agli schermi da bambini*

Lunedì, 11 Settembre 2023

L’uso intensivo e precoce degli smartphone nei ragazzini non favorisce l’apprendimento, anzi, riduce le performance scolastiche di una parte consistente della popolazione studentesca. E ora, una ricerca di Milano-Bicocca e SUPSI sui dati INVALSI lo conferma, andando oltre le semplici correlazioni.

La ricerca dal titolo“Earlier smartphone acquisition negatively impacts language proficiency, but only for heavy media users. Results from a longitudinal quasi-experimental study <https://doi.org/10.1016/j.ssresearch.2023.102915>”, condotta da Tiziano Gerosa, ricercatore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e Marco Gui, direttore delCentro Benessere Digitale <https://www.benesseredigitale.eu/>di Milano-Bicocca (dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale <https://www.sociologia.unimib.it/it>) ha testato le principali ipotesi teoriche sul ruolo dello smartphone nei processi di apprendimento, sia quelle che ipotizzano benefici sia quelle che si attendono impatti negativi.

La ricerca ha riguardato il range di età 10-14 anni, confrontando chi riceve il dispositivo prima dei 12  anni - a 10 e 11 anni -  quindi nel passaggio tra primaria e secondaria di I grado, e chi lo riceve negli anni successivi, cioè 12, 13 e 14 anni. Il campione totale era composto da 1672 studenti delle scuole secondarie di primo grado e le informazioni amministrative recuperate sugli stessi studenti nel tempo dall’Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Istruzione (INVALSI).

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