ChatGPT: Garante privacy, limitazione provvisoria sospesa se OpenAI
adotterà le misure richieste. L’Autorità ha dato tempo alla società fino al
30 aprile per mettersi in regola
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*ChatGPT: Garante privacy, limitazione provvisoria sospesa se OpenAI
adotterà le misure richieste L’Autorità ha dato tempo alla società fino al
30 aprile per mettersi in regola*

OpenAI avrà tempo fino al 30 aprile per adempiere alle prescrizioni imposte
dal Garante per la protezione dei dati personali riguardo a informativa,
diritti degli interessati, utenti e non utenti, base giuridica del
trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i
dati degli utenti. Solo allora, venendo meno le ragioni di urgenza,
l’Autorità sospenderà il provvedimento di limitazione provvisoria del
trattamento dei dati degli utenti italiani preso nei confronti della
società statunitense e ChatGPT potrà tornare accessibile dall’Italia.

Sulla base del provvedimento odierno
<https://garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=9874702> dell’Autorità, entro
fine aprile la società dovrà dunque adottare una serie di misure concrete.

*Informativa*

OpenAI dovrà predisporre e rendere disponibile sul proprio sito
un’informativa trasparente, in cui siano illustrate modalità e logica alla
base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT nonché
i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati non utenti.
L’informativa dovrà essere facilmente accessibile e collocata in una
posizione che ne consenta la lettura prima di procedere all’eventuale
registrazione al servizio.

Per gli utenti che si collegano dall’Italia, l’informativa dovrà essere
presentata prima del completamento della registrazione e, sempre prima del
completamento della registrazione dovrà essere loro richiesto di dichiarare
di essere maggiorenni.

Agli utenti già registrati, l’informativa dovrà essere presentata al
momento del primo accesso successivo alla riattivazione del servizio e,
nella stessa occasione, dovrà essere loro richiesto di superare un age gate
che escluda, sulla base dell’età dichiarata, gli utenti minorenni.

*Base giuridica*

Quanto alla base giuridica del trattamento dei dati personali degli utenti
per l’addestramento degli algoritmi, il Garante privacy ha ordinato a
OpenAI di eliminare ogni riferimento all’esecuzione di un contratto e di
indicare, invece, in base al principio di accountability, il consenso o il
legittimo interesse quale presupposto per utilizzare tali dati, fermo
restando l’esercizio dei propri poteri di verifica e accertamento
successivi a tale scelta.

*Esercizio dei diritti*

Ulteriori prescrizioni riguardano la messa a disposizione di strumenti
utili per permettere agli interessati, anche non utenti, di chiedere la
rettifica dei dati personali che li riguardano generati in modo inesatto
dal servizio o la cancellazione degli stessi, nel caso la rettifica non
fosse tecnicamente possibile.

OpenAI, inoltre, dovrà consentire agli interessati non utenti di
esercitare, in modo semplice e accessibile, il diritto di opposizione
rispetto al trattamento dei loro dati personali utilizzati per l’esercizio
degli algoritmi e riconoscere analogo diritto agli utenti, qualora
individui il legittimo interesse quale base giuridica del trattamento.

*Tutela dei minori*

Per quanto riguarda la verifica dell’età dei minori, oltre all’immediata
implementazione di un sistema di richiesta dell’età ai fini della
registrazione al servizio, l’Autorità ha ordinato a OpenAI di sottoporle
entro il 31 maggio un piano di azione che preveda, al più tardi entro il 30
settembre 2023, l’implementazione di un sistema di age verification, in
grado di escludere l’accesso agli utenti infratredicenni e ai minorenni per
i quali manchi il consenso dei genitori.

*Campagna di informazione*

Di concerto col Garante, entro il 15 maggio, OpenAI dovrà infine promuovere
una campagna di informazione su radio, televisione, giornali e web per
informare le persone sull’uso dei loro dati personali ai fini
dell’addestramento degli algoritmi.

L’Autorità proseguirà nell’accertamento delle violazioni della disciplina
vigente eventualmente poste in essere dalla società e si riserva l’adozione
di ogni ulteriore o diversa misura che si rendesse necessaria a conclusione
della formale istruttoria tuttora in corso.

*Roma, 12 aprile 2023*



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