Salve Anna, grazie della condivisione.

Ho avuto modo di ascoltare Carlo con attenzione tramite Piped
https://piped.garudalinux.org/watch?v=phcGTeIOwjY


Sono un umile programmatore e sono certo che i filosofi in lista mi
potranno correggere, ma non posso fare a meno di notare un difetto
fondamentale nel parallelo proposto da Carlo fra il dono della
scrittura agli egiziani e ChatGPT: Open AI non è un dio.

Open AI è una società sostanzialmente di Microsoft.


Ora, lungi da me voler mettere in discussione la fede religiosa di
Carlo, quale che essa sia, ma come informatico non ho potuto non notare
una profonda confusione (Carlo ad un certo punto la chiama
"offuscamento") su ciò di cui stiamo parlando.

"""
la risposta di Chat GPT, che tra l'altro è una risposta uno a uno,
cioé non è che Chat GPT pubblica sul web, cioé non è un motore di
ricerca.

Poi noi lo usiamo come un motore di ricerca, ma è una conversazione 
uno a uno di un umano con una macchina...
"""

Open AI pubblica Chat GPT sul Web.

Il fatto che non sia un motore di ricerca è irrilevante: anche
https://labtf.rime.inrim.it/webClock_utcit.html non è un motore 
di ricerca, ma INRiM pubblica su quella pagina web l'ora esatta
calcolata dai propri orologi atomici.


Non è Chat GPT è pubblicare qualcosa: è un software pubblicato sul Web, 
tant'é che è accessibile attraverso un browser.
Anche le API di ChatGPT sono pubblicate via HTTP:
https://platform.openai.com/docs/api-reference/authentication

Open AI dunque pubblica Chat GPT sul Web.


Carlo mostra poi una profonda confusione sulla natura di questo
servizio, definendolo una "conversazione uno a uno di un umano 
con una macchina".

Mi sento responsabile di questa confusione, per aver dato per scontato
un aspetto fondamentale nello schema che proposi qualche giorno fa.

Quando N persone, separatamente, scrivono sul sito di ChatGPT il
proprio nome succede questo:

                             
                             Web 
+ Open AI -----------+        |         o < Carlo Blengino
|                    |        |____.\_ /|\ 
|   o                |      / |        / \ 
|  /|\               |     /  |     
|  / \   +-----------+    /   |
|        |           |---+    |     
|   o    |           |        |         o < Brian Hood
|  /|\   |  ChatGPT  |--------|____.\_ /|\ 
|  / \   |           |        |        / \ 
|        |           |---+    |
|   o    +-----------+    \   |            
|  /|\               |     \  |         o < Stefano Quintarelli
|  / \               |      \ |____.\_ /|\ 
|                    |        |        / \      
+--------------------+        |       
                              |
                              | 
                        

Ciascuno invia al sito web di Open AI chiamato ChatGPT che
risponde a ciascuno con una diversa storia statisticamente
correlata (non "inventata") con ciò che hanno fatto nella vita.

Ma sono le persone di Open AI ad aver deciso (statisticamente
ovvero un po'... "alla carlona" :-D) cosa Chat GPT risponderà 
a ciascuno!


Per comprendere che funzione svolge ChatGPT propongo un parallelo
molto più terra terra rispetto al mito del dio Teuth.

Quando video-chiamiamo qualcuno, non vediamo il nostro interlocutore
ma una sua rappresentazione. Tale rappresentazione è mediata da 
innumerevoli automatismi e può essere alterata dai software che la 
veicolano: ad esempio lo sfondo che vediamo potrebbe essere fittizio 
o sfumato.

Questa alterazione è introdotta da un software al servizio 
del nostro interlocutore.


Con Chat GPT fa lo stesso.

ChatGPT non permette di dialogare con GPT4, ma di dialogare con 
le persone che dirigono Open AI, che hanno creato GPT4 per poter 
dialogare con milioni di persone in contemporanea.

Oltre agli innumerevoli aspetti tecnici, hanno letteralmente scelto
i contenuti da utilizzare per la programmazione statistica (che non 
sono tutti quelli esistenti o disponibili) decidendo, in modo più o 
meno attento, ciò che quel software avrebbe detto PER LORO.

Se gliene diamo il merito, dobbiamo anche attribuirgliene la
responsabilità.


Ne deriva che ciò che Carlo confonde con una "conversazione uno a uno 
di un umano con una macchina" è in realtà una conversazione pochi a
molti, in cui pochi utilizzano un proxy automatizzato per fare meno
fatica, ACCETTANDO CHE SCRIVA AL LORO POSTO.

ChatGPT non è diverso dal filtro per lo sfondo, insomma.


Carlo deriva da questa confusione sulla cardinalità della conversazione 
conclusioni giuridiche piuttosto bizzarre:

"""
tutti questi errori avvengono dove? non tanto sul fatto che questo ti
dica delle stupidaggini su "se la terra è piatta o tonda" ma sul fatto
che gli metti dentro "Carlo Blengino" e questo si inventa una biografia
che, se va bene, non centra niente.

MA LO DICE A ME, tra l'altro, e quindi se dice che io sono un pedofilo 
lo dice a me.

Poi certo che se io prendo quella roba e dico "AH ChatGPT ha detto..."
Ha detto a chi? Ha detto a me!
"""

Il problema di questa analisi è la prospettiva individuale utilizzata.

Che succede se le stesse tre persone chiedono, separatamente, ma prima
che venga in qualsivoglia modo alterato il modello di GPT4 la stessa
cosa che avevano chiesto i concittadini di Brian Hood?


                             Web 
+ Open AI -----------+        |         o < Brian Hood
|                    |        |____.\_ /|\ 
|   o                |      / |        / \ 
|  /|\               |     /  |     
|  / \   +-----------+    /   |
|        |           |---+    |     
|   o    |           |        |         o < Brian Hood
|  /|\   |  ChatGPT  |--------|____.\_ /|\ 
|  / \   |           |        |        / \ 
|        |           |---+    |
|   o    +-----------+    \   |            
|  /|\               |     \  |         o < Brian Hood
|  / \               |      \ |____.\_ /|\ 
|                    |        |        / \      
+--------------------+        |       
                              |

Tutti riceveranno pressappoco la stessa risposta.

Dunque Open AI sta diffondendo informazioni false e diffamatorie
su alcune persone in questo momento a N altre persone che ne fanno
richiesta. E questa è diffamazione.


Il fatto che alcune persone si limitino a chiedere informazioni 
su sé stesse e che le risposte risultino evidentemente false, ha 
reso il problema evidente, ma NON E' il problema.


Ma attenzione: non è ChatGPT (o GPT4) a diffamare in modo subdolo
e imprevedibile persone innocenti rispondendo ad allocchi!

E' Open AI! Ovvero le persone che amministrano e governano tale
software. Sta rispondendo per loro: se spegnessero ChatGPT e
rispondessero di persona ci metterebbero più tempo, ed eviterebbero le
stronzate statistiche, ma l'interfaccia Web non richiederebbe alcuna
modifica.


Io non riesco davvero a capacitarmi di come una persona intelligente
e preparata come Carlo possa perdere di vista le persone che si 
nascondono dietro la macchina.


E la cosa, ad essere onesti mi preoccupa.


Non siamo di fronte ad un'invenzione che possa semplicemente mettere
in crisi un sistema oscurantista come il copyright.

Siamo di fronte ad uno strumento PROGETTATO per ingannare le persone,
individualmente e su larga scala.

E l'inganno non sta solo nel "gioco di imitazione" dell'intelligenza
umana.

L'inganno sta proprio nel nascondere alla coscienza di persone 
intelligenti e in buona fede, le responsabilità delle persone che
realizzano e controllano questi strumenti, perseguendo il proprio
interesse.


Non abbiamo di fronte pericolose intelligenze artificiali generali o
divinità benevole.

Abbiamo di fronte criminali che sfruttano la straordinaria ignoranza
informatica diffusa per cercare di dominare il mondo.


Vi prego, adottate un minimo di spirito critico.

Studiate informatica!

E quando avrete compreso come funzionano questi sistemi, chiedetevi
"cui prodest?"


Giacomo
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