dal sito del Garante
ChatGPT: domani incontro tra OpenAI e Garante privacy
<https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9872284#>

<https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9872284#english_version>-
English version
<https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9872284#english>

*ChatGPT: domani incontro tra OpenAI e Garante privacy*

E’ previsto per domani sera un incontro, in videoconferenza, tra i
rappresentanti di OpenAI e il Garante per la protezione dei dati personali,
che nei giorni scorsi ha imposto
<https://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=9870847>alla piattaforma
di limitare temporaneamente il trattamento dei dati degli utenti italiani
finché non si sarà messa in regola con la normativa privacy italiana e
europea.

L’iniziativa, apprezzata dal Garante, fa seguito alla lettera con cui ieri
la società statunitense ha risposto al Garante per esprimere la propria
disponibilità immediata a collaborare con l’Autorità italiana al fine di
rispettare la disciplina privacy europea e giungere a una soluzione
condivisa in grado di risolvere i profili critici sollevati dall’Autorità
in merito al trattamento dei dati dei cittadini italiani.

*Roma, 4 aprile 2023*


*Un caro saluto*


*Mauro*

Il giorno mar 4 apr 2023 alle ore 21:33 Diego Giorio <dgio...@hotmail.com>
ha scritto:

> Al di là dell'iperbole, com'è naturale nell'esempio, se ho colto
> correttamente il senso della tua domanda, la mia risposta, non giuridica,
> ma legata alla mia personale personale, è che un disclaimer (se chiaro e
> comprensibile: né le righe scritte in piccolo delle assicurazioni, né le 50
> pagine di certe privacy policy) non solleva dalla responsabilità, ma aiuta
> certo a condividerla: per quanto un esempio abbia sempre dei limiti,
> propongo questa situazione: mio figlio di 5 anni è gravemente allergico
> alle uova. Se mi arrivano delle polpette o una trota al forno, con scritto
> "non contiene uova" e poi risultano invece presenti la responsabilità è del
> ristoratore. Ma se arrivano delle uova sode o all'occhio di bue, anche se
> per sbaglio c'è scritto "senza uova" sono comunque responsabile nel darle
> al figlio (mi correggano i giuristi se sbaglio), perché devo analizzare
> criticamente quello che c'è scritto e confrontarlo con quello che c'è nel
> piatto. Io ho avuto un principio di distacco della retina e un distacco del
> vitreo: anche se non c'è scritto in biglietteria, so che non devo salire
> sulle montagne russe o su una giostra che scuote eccessivamente o guidare
> una formula1, così come se scalo un 4000 devo sapere che l'aria è rarefatta
> pur senza un cartello all'attacco della via.
>
> L'idea che tutto debba essere descritto, elencato, pensato a prova di
> idiota creerà un mondo dove solo gli idioti si trovano benissimo, ed è
> questo il mio più grande timore nei confronti dell'AI: un mondo dove uno
> studente, un principiante, un apprendista, un pigro non deve pensare,
> perché c'è un'AI che pensa per lui e tutto viene accettato passivamente.
>
> E qui arrivo alla mail di Marco, con il quale evidentemente siamo in
> sintonia, anche se abbiamo espresso l'idea in modo diverso: il problema
> non è la veggente che ti legge il futuro nei fondi del caffè o nelle carte,
> il problema è che qualcuno le vada dietro. Il problema non è Paolo Fox che
> a inizio 2020 prevedeva un periodo favorevole per i viaggi nei primi mesi
> dell'anno, il problema è che, pur dopo la pandemia e il lockdown, continui
> a stare in TV, perché ancora qualcuno lo segue.
>
> Ecco allora che il mio timore non è che ChatGPT dica - erroneamente - che
> ho subito una qualche condanna per crimini infamanti, il mio timore è che
> un giornalista o un datore di lavoro la prenda per buona senza controllare.
> Peraltro il problema non è nuovo (tanto per dirne una, pensiamo ai diari di
> Hitler - falsi - che Panorama aveva comprato a caro prezzo) ma l'AI
> aumenterà enormemente la magnitudo.
>
> Un amico che scriveva un libro, dove parlava tra le altre cose della
> medaglia di San Benedetto, mi ha chiesto aiuto perché non riusciva a
> trovare informazioni sulle prime versioni. Ho provato con ChatGPT e, dopo
> una prima risposta errata, ho riformulato la domanda in linguaggio
> naturale, come avrei fatto con uno studente, e mi ha scovato varie
> informazioni. Cambiando la parole chiave su Google e mobilitando alcuni
> suoi contatti a Norcia ha trovato conferma di ciò che l'AI aveva prodotto,
> il che mi sembra un ottimo esempio sia di utilità del sistema, che è
> riuscita dove i motori di ricerca avevano fallito, ma anche di uso
> responsabile, dato che non si è accettato passivamente l'oracolo ma si è
> andati a verificare alle fonti d'archivio.
>
> L'AI, per me, è uno strumento come un altro (beh, certo più potente e
> quindi pericoloso di altri, ma d'altra parte anche la bomba atomica non
> scherza), che ancora dobbiamo imparare a usare; il fatto che si svilupperà
> in positivo o meno dipende da noi e in questo senso ben vengano iniziative
> come quelle del Garante, che, giuste o sbagliate, scritte bene o male,
> comunque aiutano a tenere alta l'attenzione, come dimostra il vivace
> dibattito anche su questa lista.
>
> Scusatemi la mail un po' lunga
>
> Un buon fine settimana a tutti e buona Pasqua a voi e famiglie
> D.
>
> ------------------------------
> *From:* nexa <nexa-boun...@server-nexa.polito.it> on behalf of Giacomo
> Tesio <giac...@tesio.it>
> *Sent:* Tuesday, April 4, 2023 1:06 PM
> *To:* Guido Vetere <vetere.gu...@gmail.com>
> *Cc:* nexa@server-nexa.polito.it <nexa@server-nexa.polito.it>
> *Subject:* Re: [nexa] ChatGPT disabled for users in Italy
>
> Ciao Guido, Diego e Nexa,
>
> On Tue, 4 Apr 2023 12:16:48 +0200 Guido Vetere wrote:
>
> > il vostro punto di vista è molto interessante e vi ringrazio per
> > averlo esposto con tanta coraggiosa assertività.
>
> :-D
>
> Quando un hacker ti pone delle domande, non pensare di potertela cavare
> con una battuta! ;-)
>
>
> Comunque concordo con Diego: il tuo esempio è molto azzecato.
> Purtroppo la domanda che poni è irrilevante.
> (e conseguentemente, la risposta che proponi)
>
> > Sono al ristorante con un amico, il menù comprende sei piatti. Io li
> > valuto e scelgo quello che preferisco. Il mio amico estrae dalla
> > tasca un dado, lo lancia e sceglie il piatto che corrisponde al
> > numero che esce.
> >
> > Domanda: io e il mio amico siamo nella stessa relazione causale
> > rispetto a ciò che mangerà?
>
> La relazione causale rispetto a ciò che mangerete è irrilevante.
>
> Ciò che rileva è che entrambi avete scelto liberamente COME selezionare
> il vostro menù: tu alla luce di una valutazione gastronomica, lui sulla
> base di un automatismo di cui comprende pienamente il funzionamento.
> Il tuo amico decide il numero di facce, il numero di lanci, e
> conseguentemente la probabilità relativa dei diversi risultati, nonché
> l'interpretazione da attribuire a ciascun risultato (si conta dal fondo
> o dall'inizio? si sottrae il prodotto fra numero di dadi e lanci al
> risultato? etc..)
>
> Il dado è dunque solo uno strumento del tuo amico. Potrebbe farne
> tranquillamente a meno, accontentandosi di un numero pensato "a caso".
>
>
>
> Per fare un esempio più calzante, ipotiziamo che il cuoco decida gli
> ingredienti del vostro pasto sulla base del colore dei vostri vestiti e
> di lanci di un dado. Gli ingredienti sono infatti in barattoli
> colorati e numerati, ma senza etichetta.
>
> Prima di farvi accomodare, il cameriere robotizzato vi informa
> chiaramente che occasionalmente le pietanze potrebbero contenere
> combinazioni indigeste o persino tossiche degli ingredienti (ciascuno
> di per sé commestibile in isolamento), senza che il cuoco possa in
> alcun modo essere ritenuto responsabile per eventuali, occasionali,
> decessi.
>
>
> Voi vi sedete comunque, pensando si tratti di uno scherzo.
> In fondo il ristorante è pieno di persone che sembrano assaporare
> con grande soddisfazione piatti assolutamente deliziosi.
>
> Alla fine del pasto, il tuo ipotetico amico muore.
>
>
> Secondo te, il cuoco è responsabile della sua morte?
> Il fatto di avervi avvertito con un chiaro disclaimer, allevia la sua
> responsabilità penale?
>
> E se la preparazione e la cottura della pietanza fosse completamente
> meccanizzata? Ne risponderebbe il proprietario del locale?
>
> E se invece di morire alla fine del pranzo a causa delle sostanze
> ingerite, il tuo amico si ammalasse di cancro e gravasse sul servizio
> sanitario nazionale per decenni insieme al 5-10% degli avventori del
> ristorante?
>
>
> Laddove un'autorità competente chiedesse conto dei danni prodotti al
> proprietario, ti strapperesti le vesti?
>
>
> Il proprietario del ristorante potrebbe argomentare di che il suo
> robot-cuoco non aveva alcuna intenzionalità e che voi che l'avete usato
> (peraltro, gratuitamente) eravate stati avvertiti con un chiaro
> disclaimer dei rischi?
>
>
> > Se però consideriamo gli sviluppi dell'IA degli ultimi anni, e in
> > particolare i LLM, le cose sono a mio avviso più complesse. Non mi
> > inoltro in argomentazioni metafisiche...
>
> Non c'è niente di metafisico in un software programmato statisticamente.
>
> Cambia (in parte) il modo di programmare questi software rispetto alla
> programmazione linguistica (imperativa, funzionale, a oggetti etc...)
> ma non cambia il fatto che siano programmati: qualcuno li realizza per
> riprodurre automaticamente un certo comportamento.
>
> Il fatto che chi li programma dichiari di non avere piena comprensione
> del loro funzionamento, li rende semplicemente inutilizzabili.
>
>
> Ma non c'è alcuna ragione, etica, logica o metafisica, per cui dovremmo
> garantire a queste persone (e queste aziende) un salvacondotto dalla
> Legge per le violazioni compiute tramite questi agenti cibernetici
> automatici.
>
>
> Loro li costruiscono e li eseguono, dunque loro ne devono rispondere.
>
>
> Giacomo
> _______________________________________________
> nexa mailing list
> nexa@server-nexa.polito.it
> https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa
> _______________________________________________
> nexa mailing list
> nexa@server-nexa.polito.it
> https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa
>
_______________________________________________
nexa mailing list
nexa@server-nexa.polito.it
https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa

Reply via email to