Buongiorno, grazie Marco per LA frase chiave del discorso :-)
"Marco A. Calamari" <marcoc_maill...@marcoc.it> writes: [...] > GPT-3 non funziona così. Non immagazzina conoscenza, ma si perfeziona > nell'abilità di mettere in fila le parole. Solo quello. Credo che sia all'opera un processo che nel "circolo" di c18e.it chiamiamo "mascheramento", simile (ma più complesso) rispetto al mascheramento operato dalle interfacce grafiche (o web) A ben vedere, sotto la maschera, ChatGPT è un sofista (erista) cibernetico autonomo, è maestro nel "mettere in fila le parole" e far /apparire/ che siano vere _solo_ perché sono messe in fila estremamente bene. Tecnicamente, /ontologicamente/, in un Large Language Model: --8<---------------cut here---------------start------------->8--- non interessa se un discorso possa essere vero o falso né le definizioni delle parole che vengono impiegate; il suo unico fine è quello di confutare il proprio avversario e di persuaderlo mediante la retorica a cambiare opinione. Per questo i sofisti della scuola eristica, detti eristi, si vantavano di poter confutare qualsiasi cosa che si dica esser vera o esser falsa. --8<---------------cut here---------------end--------------->8--- (da https://it.wikipedia.org/wiki/Eristica) Qualche millennio dopo, l'uomo è in grado di "costruire" una magnifica MES (Macchina Eristica Stocastica) denominata Large Language Model [1], roba che i sofisti non potevano nemmeno sognarsi di striscio fino a 30 anni fa, erano costretti a ricorrere autonomamente ad altre /tecniche/. Penso che i /narratori/ e i progettisti dei LLM e dell'AI in generale non si pongano minimamente un obiettivo filosofico ma si "limitino" ad applicare _tecniche_ sofistiche: --8<---------------cut here---------------start------------->8--- [...] in antitesi con la parola «filosofia», intesa come ricerca del sapere, che presuppone socraticamente il fatto di non possedere alcun sapere. I sofisti vennero ritenuti falsi sapienti, interessati al successo e ai soldi, più che alla verità. [...] I sofisti concepivano la verità come una forma di conoscenza sempre e comunque relativa al soggetto che la produce e al suo rapporto con l'esperienza. Non esiste un'unica verità, poiché essa si frantuma in una miriade di opinioni soggettive, le quali, proprio in quanto relative, finiscono per essere considerate comunque valide ed equivalenti: si parla pertanto di relativismo gnoseologico. Questo relativismo investe tutti gli ambiti della conoscenza, dall'etica alla politica, dalla religione alle scienze della natura. [...] La dialettica divenne una disciplina filosofica essenziale e influenzò profondamente la retorica, ponendo l'accento sull'aspetto persuasivo dei discorsi, fino a scadere nell'eristica. --8<---------------cut here---------------end--------------->8--- (da https://it.wikipedia.org/wiki/Sofistica) ...solo che, a volte, ce lo dimentichiamo (perché /sempre/ quando c'è di mezzo un computer c'è di mezzo una forma più o meno marcata di mascheramento). [...] saluti, 380° [1] che poi... mi piacerebbe ascoltare il giudizio di qualche linguista in merito alla "stocastica del linguaggio" :-O P.S.: dialettica NON in senso hegeliano, insomma -- 380° (Giovanni Biscuolo public alter ego) «Noi, incompetenti come siamo, non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché» Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.
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