> On 13 Dec 2022, at 21:24, <nexa-requ...@server-nexa.polito.it> > <nexa-requ...@server-nexa.polito.it> wrote: > > From: "Antonio Vetro'" <antonio.ve...@polito.it > <mailto:antonio.ve...@polito.it>> > To: mailing list nexa <nexa@server-nexa.polito.it > <mailto:nexa@server-nexa.polito.it>> > Subject: [nexa] ChatGPT e la geopolitica di Internet > Message-ID: > > <am0pr05mb41806fc3d2d9be59e3b707aae0...@am0pr05mb4180.eurprd05.prod.outlook.com > > <mailto:am0pr05mb41806fc3d2d9be59e3b707aae0...@am0pr05mb4180.eurprd05.prod.outlook.com>> > > Content-Type: text/plain; charset="windows-1252" > > Paolo Bennati offre una lettura (geo)politica del "fenomeno" ChatGPT : > > "La mia lettura a questo punto diviene una “preoccupazione “ geopolitica. > Dietro OpenAI c’è Musk
Musk è stato tra i fondatori ma è uscito dal CdA di OpenAI, quando ancora era un’associazione non-profit. Adesso OpenAI è divisa tra OpenAI LG (for profit) e OpenAI Inc (non profit). Nella prima ha investito $1 miliardo Microsoft, che fornisce anche l’infrastruttura di calcolo cloud per il training dei Large Language Models. > che con Thiel sono, come lo è stato Schmidt per Obama, il braccio IT dei > repubblicani. ChatGPT come Google replacement può rompere o danneggiare il > predominio di Big G.Gli effetti e il potere di questo nuovo Bignami della > fine degli anni 20 di questo secolo, può farne non solo uno strumento che > rispecchia nei risultati il senso comune ma il vero nuovo produttore > dell’opinione pubblica" Alquanto dubbio: i testi prodotti dai LLM sono difficili da controllare, sia nel bene che nel male. — Beppe > > AV >
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