On Thu, 9 Jun 2022 at 12:48, 380° <g...@biscuolo.net> wrote:

> i sistemi automatici devono aiutare gli utenti, non rischiare di
> censurare email del tutto legittime perché la valutazione della
> "spammosità" viene delegata in toto a liste il cui processo di gestione
> (l'algoritmo!?!) non è affatto trasparente e documentato malissimo
> (quando è documentato)
>
> agli utenti: provate a chiedere al vostro fornitore di documentare che
> sistema antispam usano e /con quali parametri/; nel caso usino anche le
> RBL chiedetegli di documentare come vengono usate e come sono gestite
> dai loro fornitori (terzi) :-D


Salve (sperando di non essere OT quindi salto le validissime
raccomandazioni su SPF DKIM ecc),
dalla mia limitata esperienza nel gestire sistemi di posta posso dire che
il nodo centrale non mi sembra essere la gestione delle blacklist, ma
piuttosto il fatto che al mondo ci siano fondamentalmente Google e
Microsoft come grossi gestori di posta che fanno un po' quello che
vogliono. E il resto del mondo si deve arrangiare e cercare di stare dietro
ai loro sistemi che sono anche più oscuri di blacklist con de-listing a
pagamento.. Aggiungiamo a questo il fatto che per ovvi motivi di volume di
utenti, spesso la maggior parte dello spam proviene da account Gmail o
Outlook / Hotmail compromessi (quindi "più o meno" dagli stessi sistemi), e
otteniamo che le risorse interne alle suddette aziende sono molto più
occupate a fare anti-abuse interno piuttosto che a preoccuparsi del mio
mini-dominio che non riesce ad inviare posta a Gmail per mezza giornata.
Per seguire da vicino i problemi di delivery è molto istruttivo iscriversi
alla ML mailop (https://www.mailop.org/).
Per risolvere il problema del duopolio.. è complicato™️.

Buona giornata,
Giacomo Tenaglia
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