Ciao Maurizio,

grazie per avermi ricordato che da un mese[1] rimando la scrittura
della risposta a questa domanda che mi è stata posta offlist da
diverse persone.

Ho cercato di rispondere a ciascuno in modo "personalizzato", ma una
questione fondamentale è comprendere che il valore dei dati è molto
maggiore di quello dei soldi (perché cresce esponenzialmente). [2]

Senza questa comprensione, anche il minimo sforzo intellettuale
necessario a cambiare abitudini, appare insostenibile.


Amministrare il proprio server in autonomia è certamente la soluzione
ideale cui tendere. Come sai, Google usa il proprio potere
monopolistico per censurare (con varie scuse) questa possibilità.

Tuttavia questa opzione sta diventando nettamente più attuabile con la
(lenta) diffusione della fibra ottica.
Piano piano, questa opzione diventerà più comune ed a quel punto
saranno i cittadini a mandare nello spam le mail da GMail.

Vi sono però molte alternative.


On Fri, 4 Mar 2022 11:02:11 +0100 maurizio lana wrote:

> la questione è: c'è un fornitore email di cui ci si possa fidare?

La prima alternativa che ti propongo, la migliore in termini politici
ed informatici è la casella email di autistici.org

https://www.autistici.org/services/mail

Offrono, peraltro gratuitamente
- una storia credibile https://www.autistici.org/who/collective
- un manifesto condivisibile https://www.autistici.org/who/manifesto
- una ottima infrastruttura https://www.autistici.org/who/rplan/ 

Dopo l'amministrazione autonoma, costituiscono la soluzione migliore:
persone di cui ti puoi effettivamente fidare.


La seconda alternativa è quella di comprarti un dominio di primo
livello da un provider europeo o italiano che operi solo in Europa (o
almeno principalmente in Europa) e si tenga ben lontano dai GAFAM.
Parliamo dell'ordine dei 10€ l'anno.

Con il dominio ricevi sempre almeno una casella email.


Infine ci sono questi fornitori commerciali (alcuni offrono free-tier,
ma se non li paghi e non li conosci personalmente, perché dovresti
fidarti?): https://european-alternatives.eu/category/email-providers
Eviterei tutanota e ProtonMail come casella email principale perché
incompatibili con i client standard e NON ANCORA opensource serverside.



> un gestore EU-based sarebbe più affidabile di uno US-based?

Se non ha filiali fuori dall'Unione Europea, è soggetto solo alla legge
europea, ed è tanto affidabile quanto lo è quella stessa legge.


Se però quel gestore sei tu stesso, allora è molto più affidabile.


Se fosse un'organizzazione di cui ti fidi, vale lo stesso discorso.

Giusto ieri in CGIL sottolineavo come sarei orgoglioso del mio sindacato
se si costruisse una autonomia cibernetica e proteggesse i propri
iscritti fornendo direttamente servizi come l'email. [3]

E, aggiungo qui, se evitasse di fornire dati dei propri iscritti ai
GAFAM usando alternative libere sui propri server, come PeerTube,
OwnCast, Mobilizon, Mastodon o Matrix (giusto per fare alcuni esempi).

Mi è sembrato ci fosse un'inconsueta apertura a questa richiesta.


Ad oggi sono molte le organizzazioni che _potrebbero_ favorire la
creazione di una vera sovranità cibernetica... ma non percepiscono
l'urgenza o la responsabilità di intervenire direttamente.


> per GDPR, una persona europea che abbia un account gmail è più
> protetta di una persona non-EU?

Solo a parole.

La copia dei dati non lascia tracce.

Se anche domani gli USA copincollassero il GDPR, l'NSA, l'FBI e le
altre agenzie americane continuerebbero ad accedere ai dati dei
cittadini europei esattamente come facevano ai tempi di Snowden.



Giacomo

[1]
https://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2022-February/023212.html

[2]
https://video.resolutions.it/w/c9b50e80-85de-4b62-bc3a-8f6501d26b65?start=0h59m40s

[3]
https://www.collettiva.it/copertine/italia/2022/03/03/news/la_cybersecurity_e_la_protezione_delle_attivita_digitali-1917571/
(usate TorBrowser ;-)
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