Il rimprovero è più che fondato… non son riuscito a calibrare i tempi e ho
parlato poco di technological devices. Mea culpa. Il punto è che per me ciò
che plasma dall’interno le istituzioni/organizzazioni (norme gerarchie
credenze condivise ecc) sono a loro volta technological devices, che
servono a governare interazioni comunicative. All’interno dei collettivi
organizzati operano sia umani sia oggetti naturali, sia artefatti come lo
smartphone o il portatile. Ciò che conta, è vedere la rete in cui sono
presi tutti questi elementi a partire dai rapporti gerarchici che
permettono al collettivo di gestire la complessità. Per esempio, il
soluzionismo tecnologico (dal Super-GP al sistema di credito sociale
cinese) è una forma di riduzione della complessità. come lo è la teoria
economica mainstream (ciò che chiamiamo neoliberalismo). E non sarebbe
attuabile, tale riduzione, senza il concorso – senza l’agentività direi –
degli artefatti embedded nel collettivo

Qua il mito si inserisce quando si sostanzializzano gli artefatti e si
pensa che la loro agentività sia indipendente dagli umani che  fanno parte
del collettivo (pensare che esista qualcosa come l'"intelligenza
artificiale" per esempio è già un primo passo verso la costruzione di miti
relativi alle nuove tecnologie ecc; qua si colloca il discorso
transumanista, tra l'altro)





Quanto alla biologia, e alla svolta che ha permesso un autentico ritorno a
Darwin, chiudendo la stagione del socialdarwinismo, i principali nomi di
riferimento sono Lewontin, Gould e Eldredge

Se interessa mando breve biblio

Il giorno ven 11 feb 2022 alle ore 19:15 380° <g...@biscuolo.net> ha
scritto:

> Buona sera Giovanni
>
> complimenti e grazie a Giovanni nello specifico e a Nexa in generale per
> riuscire a organizzare eventi di questo livello!
>
> "J.C. DE MARTIN" <juancarlos.demar...@polito.it> writes:
>
> [...]
>
> > ma il Professor Leghissa è andato magistralmente oltre a Hägglund.
> > Visione vivamente consigliata.
>
> sì davvero oltre, talmente oltre che non hai /quasi/ mai usato la parola
> "tecnologia": bellissimo, la tecnologia è "embedded" :-)
>
> se posso fare solo un piccolo appunto è che non mi pare tu abbia
> trattato i tratti (pun intended) religiosi del progetto politico
> transumanista... o me lo sono perso io nella girandola di pensieri?
>
> infine, approfitto solo per una domanda in merito a una specifica cosa
> che hai citato: a partire circa da 01:21:40 parli di "problema che sta
> nell'uso della nozione di natura" e poco dopo spieghi "peché dalla metà
> degli anni '70 il biologo fa un discorso che non vuole più essere
> distinguibile dall'antropologo culturale e dallo storico delle
> religioni, la dicotomia natura e cultura non sta più in piedi (ecc.,
> n.d.r.)"
>
> hai nominato un paio di autori ma non riesco a capire i nomi che citi:
> per favore potresti fornire qualche riferimento bibliografico?
>
> non è una questione prettamente tecnologica ma credo possa interessare
> anche ad altri, per quello lo chiedo qui
>
> [...]
>
> Saluti, 380°
>
>
> P.S.: Giacomo Tesio ha fatto alcuni commenti davvero interessanti tempo
> fa [1] e che IMHO lasciano intravvedere come dovrebbe evolvere l'umano,
> ma per la natura degli argomenti faremmo solo confusione qui in mailing
> list
>
> [1] https://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2022-January/023024.html
>
>
>
> --
> 380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)
>
> «Noi, incompetenti come siamo,
>  non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»
>
> Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
> but very few check the facts.  Ask me about <https://stallmansupport.org>.
>
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