Il 17/11/21 13:10, Giacomo Tesio ha scritto:
On Wed, 17 Nov 2021 09:41:21 +0100 Damiano Verzulli wrote:

In sintesi: non trovo scandaloso quello che è successo, nelle scuole
e negli Atenei, allo scoccare del lockdown.
Io sì.

Quello che hanno fatto, in fretta e furia, Google e Microsoft (perché
in fretta e furia l'hanno fatto) lo poteva fare lo Stato.

Non era fantascienza.

Credo sia necessario dettagliare questo passaggio. Che si intende, esattamente, con: "lo poteva fare lo Stato"?

Di chi stiamo parlando? SOGEI? PagoPA? MIUR (e quindi CINECA)? Il sistema Atenei? ....occorre fare nomi e cognomi, altrimenti restiamo nel mondo dei sogni.


Personalmente continuo ad essere _CERTO_ dell'impossibilità --da un giorno all'altro-- (o anche nel giro di 5/7 giorni) di coordinare centralmente l'avvio di una piattaforma nazionale per la DaD. Chi crede che questo poteva essere possibile... probabilmente non ha chiaro il funzionamento della macchina P.A. (parlo proprio dei processi decisionali; non entro nel merito delle competenze).

...e se per le scuole e per gli Atenei cade l'opzione A), ossia "la piattaforma ce la da Roma e noi semplicemente la usiamo", l'opzione B) diventa banale: "Ci dobbiamo arrangiare da soli". Il cerino, quindi, passa da Roma alle Scuole/Atenei.

E un Rettore, oppure un Dirigente Scolastico, cosa pensate possa mai decidere fra una soluzione che cade totalmente sulle proprie spalle, ed una soluzione gia' pronta e che non porta responsabilità dirette?


SI obiettera':
- "ma la soluzione cloud è problematica in ambito privacy!" => E quindi? Ci occupiamo di privacy... o facciamo partire _DOMANI_ la DaD? - "ma la soluzione cloud è perdente sul piano sociale!" => E quindi? Io devo chiudere _QUESTO_ anno scolastico/accademico. Cosa succedera' poi... non mi interessa... - "ma puoi farlo diversamente!" => Certo! Ma non ho tempo, risorse (hardware) e soprattutto competenze. Perché dovrei farlo, quando ho possibilità di partire _DOMANI_?
- ....

È in questo senso che dicevo che _NON_ mi sento di colpevolizzare la scelta, al "Tempo 0".

Chiaramente, contestualmente a tutto questo caos.... avrei fatto partire una iniziativa parallela che, nel giro di 3/6 mesi, avrebbe risolto la questione definitivamente, e "a modo". Ma non è stato fatto. Ed è questo, dal mio punto di vista, che è estremamente grave.


Rispetto a PoliTO....

Al Politecnico di Torino, Enrico Venuto ci ha lavorato 2-3 giorni (vado
a memoria sulla base di un talk che aveva tenuto).

PoliTO _UTILIZZAVA_GIA'_ BBB. Lo aveva _GIA'_ in produzione, seppure su una scala estremamente piu' ridotta, in termini di docenti/studenti/numero_corsi. Aveva _GIA'_ le "competenze" necessarie ad intervenire, almeno in ambiti di "ordinaria amministrazione" (...e anche piu').

Ed il caso volle --per pura "casualità"-- che c'era dell'HW disponibile in attesa di essere attivato nell'ambito di un progetto terzo, non ancora avviato (ossia: c'erano storage e server ancora nei cartoni!).

È in questo senso che va elogiata la capacità del Rettore Saracco di "inquadrare" l'intero scenario e --previa verifica con la parte tecnica (Venuto)-- dare il via ad una operazione di "x10" (+/-): ossia, prendere quello che c'e' e semplicemente "moltiplicarlo" x10, in modo da coprire tutti i corsi. Chiaramente c'era un margine di rischio. Ma era un margine che --evidentemente-- si è ritenuto di accettare in quanto "minore" rispetto al rischio indotto da ogni altra scelta.

Tutto questo per dire che PoliTO _NON_ ha allestito l'intero processo di DaD, basandolo su BBB, inteso come _NUOVA_ piattaforma, che nasce da zero... da un giorno all'altro.

Con cio' non voglio minimamente sminuire cio' che è stato fatto! Anzi! Io ergerei un mezzo busto di bronzo a Saracco!

Probabilmente anche altri Atenei erano in condizioni simili (con una piattaforma DaD "libera" ad uso di iniziative spot interne). Pero', evidentemente, in questi altri casi... non si è avuto il "coraggio" di una scelta difficile o, comunque, la capacità ed il sangue freddo di "pianificare" un processo che avrebbe chiesto "giorni" (nel migliore dei casi).


Pensare che all'interno di un CED di un Ateneo possa nascere, da zero, una piattaforma di DaD per tutto l'Ateneo nel giro di 1/2 giorni, senza alcun preavviso.... è (quasi) fantascienza. Il "quasi" dipende dalla disponiblità (o meno) dello storage necessario [in primis] e dei server [in subordine]: gia' solo acquisirli sul mercato implica tempi dell'ordine DI UN MESE (quando va bene!).


Fossero anche state 3 settimane sarebbe comunque stato un costo
irrisorio rispetto al valore (o, più propiamente, al potere) impresso
nei dati personali dei ragazzi cui queste aziende hanno messo mano.

Su questo, sono _TOTALMENTE_ d'accordo. Ed infatti, a mio avviso, andava comunque fatto...

Tra l'altro --per inciso-- credo vada _ANCORA_ fatto.... perche' nonostante sia passato (molto) piu' di un anno... io vedo ancora mio figlio su ClassRoom... _ANCHE_ oggi, con le lezioni in presenza (alcuni docenti "scambiano" documenti con lui, via classroom). Questo è _INACCETTABILE_ (per me, oggi, a ~1.5 anni dall'insorgere del problema!).


Mi scuso per la prolissità, ma ritenevo necessario chiarire la mia posizione.

Bye,
DV

--
Damiano Verzulli
e-mail: dami...@verzulli.it
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"...I realized that free software would not generate the kind of
income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able
to get a well paying job as a free software developer, but not
here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008
   http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html

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