Matteo Buferli ha scritto: On Thursday 29 March 2007 21:45, Franco Rossi wrote:
Ciao, sto ricompilando dei kernel, ora,non mi è perchè il preemtive è consigliato solo sui desktop, e non sui server? In teoria non dovrebbe apportare benefici in termini di prestazioni sia ai desktop sia ai server? Ciao, allora, riportando un po di definizioni da wikipedia per evitare errori: La prelazione è l'atto di interrompere un programma a prescindere dalla volontà del programma stesso, ciò avviene grazie a delle particolari strutture hardware integrate nel microprocessore che automatizzano il cambio di contesto (context switch): in questo caso non solo lo scheduler interviene nelle circostanze previste da uno scheduler senza prelazione, ma anche in casi quali: * il passaggio di un programma dallo stato di esecuzione allo stato di pronto per essere eseguito; * il passaggio di un programma dallo stato di attesa allo stato di pronto per essere eseguito; Un desktop innanzi tutto ha molti piu' processi di un server (questo in linea di massima, ovviamente), quando si parla di offrire servizi a una molteciplita di utenti (server) io preferirei optare per context switch classici e non per migliore le prestazioni, interrompendo magari in modo anomalo e non previsto un demone piuttosto che un processo, per guadagnare qualche frazione di ms totale di computazione, ma magari creando o apportando anomalie non previste. Ovviamente tutto cio' e' solo un consiglio che chi ha scritto il kernel ti da.. tu ovviamente puoi compilare un kernel preemptive anche su una macchina server e probabilmente non succedera' niente.. Se ho detto cavolate, correggetemi! Ciao! Grazie, però, riporto da questa pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Multitasking_preemptive /************ inizio citazione Multitasking senza prelazione (cooperative) Detto anche multitasking cooperative, in questo caso i programmi cedono volontariamente il controllo al sistema operativo una volta finita l'operazione in corso: è il caso di Mac OS fino alla versione 9, o di Windows 3.0 e 3.1. Il vantaggio maggiore di questo metodo è che non ha bisogno di supporto hardware e si può implementare su ogni tipo di architettura. Il grave svantaggio è che un singolo programma che si rifiuta di cedere il controllo, o che si ferma per qualche errore, può bloccare l'intero computer in quanto il sistema operativo non ha modo di riprendere il controllo da solo. Più precisamente lo scheduler senza prelazione attua un cambio di contesto solo in circostanze quali: il passaggio di un programma dallo stato di esecuzione allo stato di attesa; il termine del programma stesso; /*******Fine citazione Quello che ho messo in grassetto, mi lascia alquanto sconcertato e non mi sembra accettabile su un sistema desktop, figuriamoci in un sistema server. Se fosse in qualche modo anomalo.. non sarebbe nel ramo stabile del kernel, no..? sbaglio? :-) Ciao, e grazie --------------------------------- L'email della prossima generazione? Puoi averla con la nuova Yahoo! Mail