Alle 21:47, martedì 28 marzo 2006, Davide Prina ha scritto: > Leonardo Boselli ha scritto: > > Libero è anche il diritto di lasciare scegliere cosa definire > > libero e cosa no. > > non sono d'accordo con questa affermazione. > > Se ognuno può decidere la definizione che più gli aggrada per i > concetti base su cui si poggia il software libero ... allora si può > definire qualsiasi cosa come software libero.
su questo concordo con te... > > Al massimo potrei essere d'accordo sul fatto che uno possa decidere > di utilizzare o meno software non libero insieme al software libero; > ma, in questo caso, deve essere consapevole di utilizzare un sistema > non completamente libero (ammesso che la libertà parziale possa > esistere). bhe... credo che una forma di democrazia informatica sia anche quella di avere la completa libertà di poter scegliere programmi più o meno liberi, in base alle proprie esigenze e in base a quello che si crede sia lo strumento migliore per un determinato compito... piuttosto la cosa importante è che sì usi il software nella legalità... se vuoi usare software commerciale closed source, è giusto che tu lo faccia, se hai pagato... se vuoi usare del software che per qualche motiva (magari la documentazione non è libera, ma il programma si), non vedo perché tu non debba usarlo.... pur apprezzando molto tutto il lavoro che RMS ha fatto in tutti questi anni, a volte mi pare che sia troppo drastico nelle sue valutazioni... Byez > > Ciao > Davide -- Gollum1 Tesssssoro, dov'é il mio tessssoro?