Le fonti alternative non POSSONO fornire tutta l'energia necessaria, dal momento che la danno quando pare a loro, quanta pare a loro e solo nei posti che pare a loro (e il trasferimento da una zona all'altra non è gratis nemmeno se la fonte è gratis). SERVONO fonti controllabili, economiche e poco inquinanti per la base di energia, poi magari le variazioni giornaliere le si fa con rinnovabile. Il nucleare (nelle ultime implementazioni) è economico, sicuro e pochissimo inquinante. Per le scorie immaginiamo un "buffer": al momento è vero che si accumulerebbero (ma fino ad ora se ne sono accumulati pochi metri cubi, sono molte di più le ceneri da impianti a petrolio, PURE QUELLE radioattive), fra pochi anni ci saranno centrali che USERANNO le scorie per produrre energia (già in studio e con prototipi, vedi "Rubbiatrone", ADS o "moltiplicatore di energia"), per cui nemmeno quello è un problema.
Spacciare il rinnovabile come possibile unica fonte è da demagogici, cosa in cui gli ambientalisti spesso sono esperti. Il che non toglie che sia spesso utile, certo si potrebbero diffondere i pannelli di più, ma se la gente si lamenta per ogni cosa solo perché un qualcuno spara che può essere pericoloso, figuriamoci... il bello è che si fa tanto dire a favore della ricerca scientifica quando poi si osteggiano i più basilari risultati, come ad esempio l'innocuità e sicurezza di centrali nucleari, di elettrodotti, .... COERENZA: ci si fida di chi è nel campo o no? se no, non facciamo tante storie perché hanno pochi fondi, se sì ascoltiamoli anche quando dicono cose che possono inizialmente dare fastidio. Comunque se vogliamo una ripresa dell'industria, almeno quella pesante, serviranno fonti più economiche, per cui il nucleare è LA scelta (inizialmente affiancato dal carbone e metano, poi solo metano: più regolabile del nucleare), con a fianco la quota crescente di rinnovabile (comunque importante, eh). Olaf