Non lo metto in dubbio. Ma vuoi ridurrgli di 10 centesimi il guadagno? :)
E sarà il karma, ma proprio ora sto litigando con un APC da 8kVA che
*ogni minuto* mi manda una mail segnalando che una delle batterie è
guasta. :( Il Braga Moro (nome italiano, qualità cinese) da 20kW invece
ogni tanto si spegne per conto suo. Meno male che ho insistito per avere
degli ATS che in caso di fail dell'UPS passano tutto automaticamente
sulla linea quasi senza interruzione (i server e gli switch non se ne
accorgono). Dopodiché è come se l'UPS non ci fosse fino a che non lo
spengo manualmente.
Diego
Il 08/05/2024 08:52, Marco Ciampa ha scritto:
Il Wed, May 08, 2024 at 08:36:40AM +0200, Diego Zuccato ha scritto:
IIRC, sull'APC1000 (o almeno su alcuni) puoi sì collegare pacchi batterie
esterni, ma prevedono ognuno il proprio caricabatteria. Solo l'inverter
rimane in comune. E' abbastanza normale nei sistemi modulari (più sono
grossi, più è comune). Poi l'uscita delle batterie viene "parallelata"
quando necessario (beh, diciamo che viene fatto un load sharing, dato che
mettere in parallelo banchi di batterie potenzialmente eterogenee non
sarebbe proprio saggio... anche se non arrivi al BOOOOM la batteria che
fornisce tensione più alta si scarica su quella più deteriorata,
degradandosi velocemente).
Più che "male", il progetto di APC (ma anche di tanti altri) tende al MVP
(Minimum Viable Product, prodotto minimo funzionante) per ridurre i costi di
produzione: l'UPS con la batteria "certificata" funziona come previsto, se
lo alteri sono cavolacci tuoi :)
Tutto giusto, ma sai quanto gli sarebbe costato un limitatore di corrente
di carica in uscita? 2 resistenze e 1 transistor? Mah...
--
Diego Zuccato
DIFA - Dip. di Fisica e Astronomia
Servizi Informatici
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
V.le Berti-Pichat 6/2 - 40127 Bologna - Italy
tel.: +39 051 20 95786