Ciao Gerlos e grazie per la risposta.
Mah, io per non saper né leggere né scrivere userei ZFS per i volumi che
contengono i dati, e metterei il sistema operativo su un file system
supportato nativamente dal kernel, come i ben noti ext4 e xfs.
In questo modo nella remota ipotesi in cui qualcosa vada storto con dkms
puoi comunque avviare il sistema, risolvere la questione e montare il
volume o i volumi dei dati in un secondo momento (con l'opzione "nofail"
in /etc/fstab il sistema prosegue il boot anche se non può montare un
certo volume).
La mia intenzione era lasciare solo i dati su ZFS e il sistema su ext4.
A ogni modo anche io userei btrfs, soprattutto per un server di backup
casalingo, dove il fatto che è più lento di zfs non conta più di tanto
(immagino che il collo di bottiglia sia la rete, non lo storage).
Il server non è un server casalingo ma un piccolo server di backup.
Ho usato poco BTRFS ma pensandoci comunque il raid1 non ha problemi
(tipo write hole), ha la compressione, l'integritità e la deduplicazione
ed è supportato nativamente dal kernel di Debian. Devo studiare un po
btrfs perche ho solo letto qualcosa online ma non ho fatto nulla di
concreto.
Intanto perché mi fanno antipatia i problemi di licenza di zfs, ;-) poi
per evitare problemi con dkms,
Stesso sentimento.
e infine perché rispetto a zfs con btrfs
mi sembra più facile "rimescolare le carte" a posteriori (sostituire
dischi, passare da una configurazione all'altra, etc... ma probabilmente
sono io che non ho capito zfs).
In realtà, si, btrfs sembra più flessibile (da quello che ho letto). Con
ZFS non puoi fare alcune cose (non ricordo bene quale operazione) ma
devi per forza ricreare il pool.
Domanda: Usare btrfs su SSD comporta qualche problema?
Saluti,
Alessandro.