Come scriveva pure Piviul, DietPi non rimuove dei pacchetti, il numero è lo stesso che su Debian, semplicemente modifica la configurazione di alcuni per girare al meglio sulle SBC.
Per quanto adori il minimalismo e ritenga che l'informatica odierna sia smisurata, non trovo che in assoluto sia un problema avere un grande numero di pacchetti. Certo, si potrebbe fare qualcosa per snellire l'installazione minima di Debian, che attualmente occupa circa 1 GB, però capisco che non sia nelle priorità del progetto. Inoltre durante gli aggiornamenti tra una versione e l'altra raramente vengono aggiunti nuovi pacchetti inutili. Di solito vengono semplicemente aggiornati quelli installati. Trovo il minimalismo essenziale per un'informatica libera, ma ancora di più l'approccio modulare, senza il quale il minimalismo è inutile. Preferirei che ci fosse uno sforzo maggiore per non imporre systemd, piuttosto che ridurre il numero di pacchetti su Debian. Non era mia intenzione fare benaltrismo. Perdonatemi se sono sembrato sbruffone. Se cercate un sistema operativo più snello, provate a dare un'occhiata a NetBSD e al sito suckless.org. -- Matteo Bini