On 24/01/22 20:55, gerlos wrote:
Il 24/01/22 18:28, Davide Prina ha scritto:
QT permetterà di inserire pubblicità negli applicativi realizzati con
tale infrastruttura[¹]. Quindi applicativi per KDE e non solo
potrebbero in futuro contenere pubblicità.
Questo vuol anche dire che una distro, basata su KDE potrebbe fare un
fork per ogni applicativo presente nella distro ed aggiungere pubblicità.
Mi sembra di capire che sia una possibilità in più a disposizione di
sviluppatori che cercano modi per monetizzare le proprie app.
ho scoperto che qualcosa di simile era stata avanzata per npm e che è
stata vietata[¹]
È possibile che qualche sviluppatore possa scegliere di includere
pubblicità nelle proprie applicazioni (ne ha facoltà, e, volendo, poteva
farlo anche prima che esistesse questo framework). Ma non penso che a
qualche punto possa diventare "obbligatorio".
inoltre ho letto che alcuni suggeriscono che essendo una funzionalità
presente nel core di QT potrebbe essere che QT possa arrivare ad
attivare tale modalità per qualsiasi applicazione basata su QT e quindi
far visualizzare pubblicità per tutto ciò che è compilato con QT.
Il problema principale, come dicevo, secondo me è la privacy e questo
potrebbe violare la legge sulla privacy UE (GDPR + ePrivacy) o di altro
stato. Ad esempio qualche giorno fa il garante austriaco ha in pratica
dichiarato che qualsiasi sito web che utilizza google analytics (ma
questo può essere espanso anche ad altre società che offrono lo stesso
servizio) viola la legge sulla privacy UE. Questo risultato è stato
raggiunto dalla società noprofit noyb[²] che è stata fondata dal giovane
avvocato austriaco che qualche anno fa aveva fatto condannare facebook e
l'aveva obbligata ad un trattamento dei dati personali degli utenti
europei congruo alle leggi europee. Tale società ha intrapreso alcune
azioni, tra le quali ha creato un programma che analizza i siti web (per
ora è stato eseguito sui più visitati) e verifica il rispetto delle
normative europee. Per i siti trovati non rispettanti tali normative ha
inviato notifiche di cosa non andava e richiesto di sistemare (indicando
anche come). Ben pochi hanno sistemato, pochi hanno risposto...
soprattutto le multinazionali hanno ignorato tali richieste. Noyb ha
così fatto più di 100 segnalazioni ai garanti di quasi tutti gli stati
UE e al garante europeo, di cui, se non ricordo male, un 20-40 solo per
le 4 principali società IT. E la prima richiesta "passata in giudicato"
è stata appunto l'indicazione che l'uso di Google Analytics in un sito
web non rispetta le normative sulla privacy europee.
Tutto questo per dire e far capire che se uno sviluppatore implementasse
tale funzionalità potrebbe finire nei guai e far finire anche le distro
che distribuissero i suoi applicativi con tale funzionalità.
Tenete conto che questo argomento qui è un po' più complesso di come
l'ho presentato e che in soldoni dice che: "La linea di fondo è: Le
aziende non possono più usare servizi cloud statunitensi in Europa".
Per vedere i dettagli leggersi la documentazione a partire da noyb[³]
Leggevo che anche per facebook e whatsup è in ballo qualcosa del genere
perché facebook ritiene che i dati personali di cittadini europei
possano essere trasferiti e trattati negli USA... però l'articolo che
avevo letto non indicava se c'era sempre dietro noyb.
Ciao
Davide
[¹]
https://www.zdnet.com/article/npm-bans-terminal-ads/
[²]
https://noyb.eu/it
[³]
https://noyb.eu/it/dsb-austriaco-trasferimenti-di-dati-ue-usa-google-analytics-illegali
--
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