Il giorno ven 24 mar 2017 alle 11:36, gerlos <gerlo...@gmail.com> ha
scritto:
Gnome Boxes in effetti è uno strumento “semplice” che usa
QEMU+KVM, ma è anche troppo semplificato. Per esempio, non ti dice
cosa diavolo sta facendo e dove sta mettendo i file delle macchine
virtuali, cosa che può essere utile sapere, visto che spesso
“pesano” decine di GB. Secondo me cercando di essere troppo
“user firendly” finisce per diventare ostile all’utente. Per
ora stanne alla larga. Magari migliorerà in futuro.
Se clicchi F1 ti appare la guida e cercando "cartella" trovi:
"""
Per impostazione predefinita, Boxes salva le immagini disco nella
cartella ~/.local/share/gnome-boxes/images/. Se si usano altre
applicazioni che si interfacciano con libvirt, come virt-manager, Boxes
leggerà anche dalla cartella usata da queste per salvare le immagini.
"""
Io mi trovo molto bene con Gnome Boxes. L'importante è usare versioni
recenti (in questo momento sto usando la versione 3.22.4).
Il mio unico "fastidio" con Gnome Boxes è che non è possibile
scegliere il nome della macchina virtuale. E può capitare che non sia
in grado di rilevare il sistema operativo del guest per cui la macchina
viene chiamata boxes-unknown:
https://bugzilla.gnome.org/show_bug.cgi?id=763219
https://bugzilla.gnome.org/show_bug.cgi?id=755297
Per questo a volte preferisco installare una nuova macchina virtuale da
terminale con libvirt e poi scelgo se usare Boxes o virt-viewer per
avviarla.